Titolo: La Strega
Autrice: Marie NDiaye
Editore: Prehistorica Editore
Collana: Ombre lunghe
Pagine: 200
Prezzo: € 18,00
Uscita: 14 marzo 2025
Traduzione: Antonella Conti
Recensione
Marie Ndiaye ci propone il suo nuovo lavoro dal titolo “La Strega”, pubblicato dalla casa editrice “Prehistorica Editore”, che mi ha letteralmente “stregato” per giocare con le parole, per la bellezza, sia per quanto riguarda la storia, sia per la scrittura dell’autrice.
Il libro è diviso in due parti e ho sottolineato diversi passaggi che meritano di essere riletti, come del resto tutta la storia.
La penna di Marie Ndiaye scorre che è davvero un piacere leggerla e si viene catturati veramente dalla vicenda narrata fin dalla prima pagina.
Al centro c’è una famiglia, in particolare la madre, Lucie, che passa i poteri alle sue due figlie, Maud e Lise seppure scettiche. Per quanto riguarda, invece, il padre, risulta essere una persona poco interessante, scorbutico e stremato, che va contro la moglie per quanto riguarda il discorso dei poteri.
Un altro personaggio che arricchisce la storia è Isabelle col suo carattere molto frizzante, particolare e forte, a tratti aggressivo, infatti ciò che vuole lo ottiene, con dei modi spesso non carini, né educati di imporre la sua autorità. Marie Ndiaye riesce a farci immaginare molto bene Isabelle, come del resto tutte le varie scene descritte nel corso della storia.
Stranamente, rispetto ad altre letture, il personaggio che ho preferito e che ha suscitato in me più attenzioni, non è uno dei protagonisti della famiglia, ma proprio Isabelle e il suo modo di agire, il suo carattere. Complimenti all’autrice per averla inserita perché ha dato ancora più movimento e ritmo a tutta la storia.
Il personaggio, invece, che mi è piaciuto di meno è stato Pierrot, avrà i suoi motivi per comportarsi come ha fatto, ma non l’ho gradito. Le figlie sono, invece, secondo me, parecchio particolari, un po’ misteriose e non sono riuscito ad inquadrare del tutto, mentre la madre è ricca di sfaccettature che rendono la lettura piacevole, interessante ed invogliano a continuare per saperne di più, per capire lo svolgersi dei fatti e dei vari comportamenti, oltre ai diversi cambiamenti caratteriali. Ecco i caratteri sono un punto assai importante del libro insieme al lato psicologico che avvolge tutta la storia.
È stato interessante notare, infatti, anche l’evolversi dei fatti, oltre alla forte dose psicologica presente nel libro “La Strega”. Indubbiamente è una lettura che conquista fin dalle prime pagine e si legge proprio con gusto, con grande curiosità oltre ad essere scritto benissimo, inoltre tocca varie tematiche importanti, si occupa di temi che suscitano sicuramente l’interesse del lettore.
Ho trovato la storia molto affascinante e la promuovo consigliandovi di leggere il libro perché troverete, al suo interno, una vicenda anche toccante e comunque nuova che saprà appassionarvi.
Qui sotto vi propongo l’incipit:
“Quando le mie figlie ebbero raggiunto l’età di dodici anni, le iniziai ai poteri misteriosi. Misteriosi non tanto perché ne ignorassero l’esistenza, o perché io glieli avessi tenuti nascosti (a loro non nascondevo nulla di me, dato che eravamo dello stesso sesso), ma piuttosto perché, essendo cresciute con una conoscenza vaga e indifferente di questa realtà, non capivano la necessità di preoccuparsene o di doverla tutt’a un tratto padroneggiare in qualche modo, così come non vedevano l’utilità di imparare a cucinare i piatti che preparavo per loro e che rientravano in un campo altrettanto remoto e poco appassionante.
Eppure l’idea di ribellarsi a questo noioso insegnamento non le aveva sfiorate. Non tentarono mai, neppure in certi pomeriggi di sole, di darci un taglio con una scusa qualunque. Mi piaceva pensare che quella docilità nelle mie figlie tutt’altro che docili, le mie gemelle irascibili e impulsive, fosse dovuta alla consapevolezza che forse avevano, nonostante tutto, di trovarsi di fronte a un obbligo sacro….”
Trama
Visto da fuori, il mondo di Lucie è piuttosto ordinario e rassicurante; quello di una moglie e di una mamma , in un tranquillo appartamento di un’agiata cittadina di provincia. Le donne della sua famiglia, però, possiedono tutte un dono che si tramandano di madre in figlia. Le sue due prodigiose ragazze non fanno certo eccezione.
Lucie cammina così sul filo di un rasoio: cerca da un lato di coltivare i poteri occulti delle figlie, che vede crescere e sfuggire via, e tenta dall’altro di proteggere questo segreto, da una società pronta a distruggere ciò che esula dalla “normalità”. Il suo dono si trasformerà presto in una maledizione. Una delle scrittrici protagoniste della contemporaneità francese, “le cui sottili incongruenze, gli effetti di straniamento, l’onnipresenza di un latente malessere persecutorio denunciano, al di là di un fantastico di vaga ascendenza kafkiana, la difficoltà d’integrazione e d’appartenenza dell’individuo moderno” – per dirlo con Treccani.