Titolo: Dio, come mi amo…
Sottotitolo: Per amarti di più!
Autori: Ettore Bassi e Debora Iannotta
Editore: Graus Edizioni
Collana: Tracce
Pagine: 120
Prezzo: € 20,00
Uscita: 20 febbraio 2025
Recensione
“Dio, come mi amo…” è un libro pubblicato da “Graus Edizioni” ed è stato scritto a quattro mani dall’attore Ettore Bassi e dalla scrittrice Debora Iannotta.
Pur essendo di poche pagine è una storia molto particolare ed intensa. Si affronta il tema dell’amore, del rapporto di coppia e il sottotitolo “Per amarti di più” ci può portare a riflettere circa uno dei significati della storia. Per esempio, che prima di amare gli altri, in particolare la persona con cui si sta in coppia, occorre amare se stessi. La loro storia ha come tutte degli alti e dei bassi.
I due protagonisti sono Gilda e Riccardo e nel libro si alternano le loro lettere, con i loro pensieri e pareri su vari argomenti e anche circa una lite che accade tra i due, per punti di vista differenti.
Il libro cerca di coinvolgere il lettore sempre di più; infatti, ogni tanto ci sono delle pagine bianche a righe per darci la possibilità di esprimere il nostro parere al riguardo circa il tema affrontato dai due. Ma non è tutto. Infatti ci sono dei Codice QR che contengono delle note per accompagnare la lettura delle lettere.
“Dio, come mi amo…” è una lettura piena di ritmo e coinvolgente sotto tutti i punti di vista che porta a riflettere e che coinvolge parecchio noi lettori chiedendoci di interagire in vari modi.
La scrittura dei due autori è scorrevole, riflessiva, appassionante e appassionata, intensa. Vi segnalo, inoltre che la prefazione è scritta da Roberto Vecchioni.
Essendo un libro di poche pagine uno pensa che allora si legge velocemente, ma essendoci diverse lettere al suo interno, si preferisce spesso soffermarsi su ciò che scrivono Gilda e Riccardo, per riflettere e capire meglio il significato dei loro ragionamenti e dei loro pensieri.
Nel corso della lettura si trovano anche delle pagine con al loro interno delle citazioni. A mio avviso, quindi, “Dio, come mi amo…” è un volume davvero particolare e che si contraddistingue dalle solite letture per vari motivi, alcuni dei quali ve li ho elencati sopra.
Se desiderate un libro diverso dai soliti e pure un po’ interattivo, allora questo potrebbe fare al caso vostro.
Qui sotto vi propongo l’incipit del primo capitolo:
“L’aria è densa di cambiamento, ma anche di tensione.
L’Italia attraversa uno dei suoi periodi più turbolenti: la Seconda guerra mondiale. Le strade di Torino sono popolate da operai che sognano un futuro diverso, ma il regime fascista è ancora saldo, e la paura del diverso, del nuovo, serpeggia ovunque.
Dalle privazioni, alla propaganda, ad un senso pervasivo di attesa. I caffè, una volta affollati di intellettuali e artisti, si sono fatti silenziosi, e le discussioni sull’arte e la letteratura hanno lasciato spazio ai sussurri cauti sulla politica e sul destino imminente. Torino, con le sue architetture eleganti e le sue strade rette, rimane una città laboriosa, ma la sua vitalità sembra soffocata sotto il velo pesante dell’incertezza.
Sul piano culturale, il regime fascista promuove un’immagine di donna docile, madre devota e custode della casa. Le gonne lunghe, i capelli raccolti e le forme femminili ben celate sono l’espressione di un ideale di compostezza e modestia…”
Trama
Dio, come Mi amo… Per amarti di più!: un titolo che sussurra forza e dolcezza, che racchiude la rivoluzione più intima e universale: amare se stessi per poter amare davvero, considerando la cura del Sé come primo gesto d’amore verso l’altro. Un itinerario poetico e coraggioso che attraversa gli ultimi ottant’anni di cambiamenti sociali e culturali, ponendo al centro la donna, la coppia, e il legame indissolubile tra identità e relazione. Ogni parola è un invito a riflettere, a scrivere, per creare connessioni profonde e consapevoli. “Dio, come mi amo… e da dove comincio? Da una lettera. A chi la scrivo? A te, a lui. Perché dovrei farlo? Per amarti di più!”. Un inno alla trasformazione e alla reciprocità, una traccia che ispira l’uomo e la donna ad amare senza dimenticare il valore della propria unicità. “…Così anche il Cielo si sentì partecipato. E la Vita, nel suo intero, si realizzò. Senza fatica”.