Titolo: I frutti del Congo
Autore: Alexandre Vialatte
Editore: Prehistorica Editore
Collana: Ombre lunghe
Pagine: 284
Prezzo: € 20,00
Uscita: 31 gennaio 2025
Traduzione: Gabriella Bosco
Trama
I Frutti del Congo, è innanzitutto un volantino pubblicitario di una magnifica donna nera che porta con sé dei limoni d’oro. Ma anche i sogni degli scolari di una cittadina della montagnosa Alvernia, per i quali questa illustrazione simboleggia l’impresa estrema, la poesia stessa dell’esistenza.
Cos’è del resto l’adolescenza? Proprio questa è la questione cui l’autore risponde, senza di fatto avere bisogno di rispondere, in questo romanzo. Vialatte infatti ci mostra l’adolescenza, con le sue stravaganze, le sue sublimi aspirazioni, i suoi amori febbrili; ci mostra al tempo stesso una città di provincia con le sue kermesse, il suo assassino, il suo dottore, il liceo e la piazza.
Ode alla poesia del quotidiano, alla creatività e all’evasione, ma anche dura critica della società di consumo, I Frutti del Congo si dà come “uno dei più grandi romanzi francesi del XX secolo” – secondo il critico Pierre Jourde –, il capolavoro dell’avventura immaginata. Si tratta di un’opera dall’ambizione altissima, fulgida metafora della Letteratura.
Incipit
Se qualcuno diceva al dottor Peyrolles che comunque ci vuole una cintura per tener su i pantaloni, lui rispondeva che i selvaggi non ne portano e così non soffrono mai di varici. E se lo si rimpro- verava per aver messo come copricapo a suo nipote una bombetta, rispondeva che il cilindro fa troppo cerimonia per un bambino e che il cappello floscio tutti lo considerano eccessivamente sciatto.
E finiva dicendo: “Cos’altro gli si può mettere?”
Quando aveva saputo che era morta la sua povera sorella, già vedova di Monsieur Lamourette, direttore della banda musicale della fanteria d’ordinanza ucciso nel 1914, era in uno chalet sulle Alpi. Miss Cavendish stava dipingendo la Jungfrau dal suo lato più simmetrico, al tramonto e con dei fiorellini in primo piano. Pur veloce, quando arrivò sul posto suo nipote era già lì. Lo trovò sotto la scala del vestibolo che sembrava un ombrello, grondante sulle piastrelle del corridoio

Biografia
Divenuto celebre per aver fatto conoscere per primo ai francesi le opere di Kafka, e per avere tradotto autori del calibro di Nietzsche, Goethe, von Hoffmannsthal, Mann, Brecht, Alexandre Vialatte (1901 Magnac-Laval – 1971 Parigi) ha nel corso degli anni dato prova di un’immensa creatività artistica, che lo ha portato a spaziare dalla poesia alla cronaca letteraria, per arrivare al romanzo. Ha pubblicato presso alcune delle più prestigiose case editrici d’oltralpe, tra le quali Gallimard e Juillard. Oggi, è universalmente annoverato dalla Critica nella categoria dei grandi classici senza tempo.
Traduzione
Gabriella Bosco, la traduttrice di questo libro, insegna letteratura francese all’Università di Torino. Si occupa di teoria della letteratura, stadiando in particolare le neo-avanguardie e le scritture narrative in prima persona. Scrive di letteratura su varie testate italiane e francesi. Traduce romanzi e saggi. Tra gli autori tradotti Eugène Ionesco, Samuel Beckett, Philippe Forest.