In guerra e in amore

Titolo: In guerra e in amore

Autore: Ildefonso Falcones

Editore: Longanesi

Collana: La Gaja scienza

Pagine: 752

Prezzo: € 25,00

Uscita: 17 giugno 2025

Traduzione: Claudia Marseguerra, Claudia Acher Marinelli

«In quel momento, con gli occhi fissi sulla schiena dei tre figli che si allontanavano al di là della folla, Arnau trovò un senso a tutta la sua vita…in guerra e in amore.»

L’atteso ritorno del maestro spagnolo del romanzo storico: Ildefonso Falcones.

Per la prima volta un’ambientazione italiana: la Napoli aragonese del ‘400.

Quasi vent’anni dopo il successo della Cattedrale del mare, Ildefonso Falcones ci regala la nuova puntata di una saga irrinunciabile per gli amanti della Storia. Un romanzo che rivela personaggi femminili indimenticabili sullo sfondo di una splendida e inedita ambientazione italiana, fedele riflesso dell’amore dell’autore per la civiltà e la cultura del nostro Paese.

Un’Italia attraversata da lotte e congiure.

Una grande storia di amore, lealtà e vendetta sullo sfondo di una Napoli rinascimentale ricca di fascino.

Trama

Regno di Napoli, 1442. Arnau Estanyol, conte di Navarcles, compagno d’armi e di caccia del re, è tra i conquistatori di Napoli e tra i membri più in vista della corte aragonese trasferitasi nella città conquistata. Nello sfarzoso palazzo che ha scelto come sua nuova casa, Arnau ascolta con grande attenzione le parole di Sofia, vedova abilissima nel tessere le trame della politica e nel camminare sul filo sottile dei rapporti tra gli spagnoli e l’antica aristocrazia napoletana ostile agli invasori, ne segue gli scaltri consigli e si abbandona all’affetto paterno per la figlia di lei, Marina.

Ma nelle ombre che il sole di Napoli non riesce a dissipare, il fratellastro di Arnau, Gaspar, ricco e subdolo, sta congiurando contro il fratello per portargli via tutto, proprio a partire dalla fedele Sofia. Arnau lo conosce bene, ha già sperimentato la ferocia delle sue azioni, ma non riuscirà comunque a impedire che violenza e crudeltà si abbattano rovinosamente sulla sua nuova casa in terra straniera. Intanto anche a Barcellona le trame ostili contro la sua casata si infittiscono, e il nobile Arnau dovrà fare ricorso a tutte le sue arti per impedirne la rovina…

Incipit:

Quando Partenope annegò nel golfo di Napoli, dopo che Ulisse aveva resistito ai seducenti e insidiosi canti delle sirene, la città era già disseminata di sorgenti che, col tempo, scavarono nel sottosuolo un’intricata rete di gallerie e acquedotti.

Il venticinquenne Arnau, conte di Navarcles e di Castellví de Rosanes, generale degli eserciti del re Alfonso d’Aragona, armato della spada del padre, l’ammiraglio Bernat Estanyol, avanzava circospetto lungo uno di quegli acquedotti alla luce delle torce, cercando di non far risuonare l’armatura, l’elmo, gli speroni… Il giovane militare guidava una fila di ufficiali e di duecento soldati, quasi tutti balestrieri, che procedevano guardinghi e armati fino ai denti, rimproverandosi al minimo rumore e imponendo il silenzio a gesti. Attenti all’acqua e al fango, si aiutavano a non scivolare e reprimevano l’impulso di prendere a calci i topi che squittivano tra i loro piedi.

Davanti ad Arnau camminava Paolo, un napoletano di quindici anni che ogni tanto girava titubante la testa per avere conferma che l’esercito aragonese lo stesse seguendo. Magro, sporco, vestito di stracci, con i piedi nudi e le gambe infangate fino alle ginocchia, anche Paolo stava ben attento a non fare rumore, e mentre li guidava in quel misterioso mondo sotterraneo con timidi gesti esortava Arnau e gli altri ad affrettarsi.

«Secondo te questo ragazzino sa dove ci sta portando?» borbottò un ufficiale.

Biografia

Ildefonso Falcones de Sierra (1959) vive a Barcellona con la moglie e i quattro figli. Il suo romanzo d’esordio, La cattedrale del mare, uscito in Italia presso Longanesi, è stato un successo sensazionale in tutto il mondo, e a oggi vanta oltre un milione di lettori. Vincitore di numerosi premi in patria, in Italia si è aggiudicato il Premio Boccaccio Sezione Internazionale. Longanesi ha inoltre pubblicato i bestseller La mano di Fatima (2009), vincitore del premio Roma nel 2010, che mette in scena lo sterminio dei moriscos per mano dei cristiani nel Sud della Spagna del XVI secolo, La regina scalza (2013), ambientato a metà Settecento tra Madrid e Siviglia, tra l’oppressione dei gitani e il fiorire della vita teatrale, e il seguito della Cattedrale del mare, Gli eredi della terra (2016). Con Il pittore di anime (2019) si riconferma un maestro della narrativa storica raccontata con gli occhi degli umili e dalla parte degli oppressi e in Schiava della libertà (2022) narra la straordinaria epopea di due donne coraggiose alla ricerca della giustizia.www.ildefonsofalcones

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