Buongiorno,
torno con una nuova intervista, la protagonista è Giulia Galli, autrice del libro “Partita vinta” pubblicato da “Graus Edizioni”.
Se volete potete anche recuperare la mia recensione (con all’interno anche la trama) semplicemente cliccando qui.
Intervista
1 – Chi è Giulia Galli e che tipo di scrittrice sei?
Sono una ragazza di 31 anni, nata nello sport e titolare di uno studio Pilates e Personal Training. Ho studiato Scienze Motorie, poi ho fatto Massoterapia e diversi corsi nel mondo dello sport (corsi di Pilates, Personal Trainer, Mental Coach).
“Partita vinta” è il primo libro che scrivo, il mio modo di scrivere è un modo semplice, veloce e quindi questi sono gli aggettivi che utilizzerei anche per descrivere il tipo di scrittrice che sono.
2– Come, o da dove, è nata l’idea di scrivere il tuo libro “Partita vinta?”
L’idea di scrivere un libro è nata circa tre anni fa, davanti al mare. L’idea è nata dopo aver fatto un lavoro con me stessa anche grazie ad un percorso psicoterapico. Avevo il bisogno di mettere un pò di ordine, di acquisire maggiore consapevolezza e avevo la speranza che il lavoro fatto su di me potesse essere d’aiuto anche per gli altri.
3 – Mi descriveresti il tuo romanzo con tre parole?
Semplice, diretto, umano.
4 – Un pregio e un difetto di Giulia e di Alessandra, due delle protagoniste
Giulia è empatica e cerca di essere un supporto per le sue giocatrici. E’ però pretenziosa da se stessa e quindi poi anche da loro.
Alessandra è in un momento di dolore che a volte riversa in malo modo verso gli altri ma è anche una “spugna” nei confronti del mondo: osserva, accoglie e impara.
5 – Quali sono le tematiche trattate?
Vengono trattate diverse tematiche come ad esempio l’omosessualità, il lutto, il disturbo alimentare, l’essere squadra, l’introspezione e l’importanza di andare al di la delle cose.
6 – Qual è, secondo te, il punto di forza del tuo romanzo?
Secondo me il punto di forza sta proprio nella sua semplicità che, però, arriva diritto al cuore.
7 – Come mai hai voluto aggiungere alla fine l’appendice molto interessante dedicata ad alcune parole chiave e come le hai scelte?
In primis perché avevo io il bisogno di capire cosa fosse davvero importante, quali fossero quei valori su cui fondare le mie radici e rimanerne ancorata sia nei momenti positivi che non. Sono state scelte tramite l’ascolto e la mia esperienza, capendo cosa ha portato maggior benessere a me.
8 – Che emozioni e sensazioni hai provato durante la stesura?
E’ stato un bel viaggio scrivere questo libro, mi ha fatto riaprire cassetti che magari avevo tenuto chiuso per un pò di tempo e mi ha permesso di riaprirli con una maggiore maturità e quindi una visione migliore e più positiva. Questo ti porta non solo all’accettazione del tuo passato ma anche a renderlo utile per il tuo futuro e per gli altri. Ti fa sentire tanta pienezza e gratitudine. Ti fa sentire di essere nel posto giusto, nel momento giusto, a fare la cosa giusta.
9 – Come ti descriveresti con tre aggettivi e quali passioni/hobby hai nel tempo libero?
Iperattiva, onesta e di cuore (anche se non penso sia un aggettivo).
Mi piace tanto viaggiare, soprattutto on the road. Mi piace provare nuove esperienze, soprattutto adrenaliniche e avventurose. Mi piace il cibo, sia cucinarlo (attraverso ricette salutari) e sia mangiarlo fuori provando diversi ristoranti. E mi piace andare in moto.
Passando tutto questo tempo, possibilmente, con le persone che amo.
10 – Infine una curiosità: qual è stato l‘ultimo libro che hai comprato e/o letto?
Uno di Lonely Planet su Tahiti e la Polinesia Francese
Biografia
Giulia Galli, classe 1993. Dopo una laurea in Scienze Motorie e diverse specializzazioni in Massoterapia, Personal Training, e Mental Coaching, apre, all’età di venticinque anni, “Good Vibes”, un’attività di Pilates con macchinari e Personal Training che ancora oggi è un punto di riferimento per la sua zona.
Partita vinta è un racconto in parte autobiografico: nasce dalla rielaborazione di un lutto e intende promuovere positività con un atteggiamento energico,
ironico e leggero.
Grazie di aver risposto alle mie domande!
Alla prossima
Gabrio