Titolo: Nati controluce
Autrice: Giada Strapparava
Editore: Bertoni
Collana: Ira
Pagine: 264
Prezzo: € 17,50
Uscita: 30 giugno 2021
Curatore: Leonardo Di Lascia
“A tutte le donne che la vita ha messo inevitabilmente
in ginocchio
ma non c’era nessuno a ricordarle
che non importa il tempo che rimani a terra
ma il coraggio che usi per rialzarti”
Trama
Amanda Carrara, ispettore della Polizia Scientifica di Passo Norge, riceve una chiamata urgente dal Commissario Montemurro. Il “caso delle camelie” e i corpi delle due bambine non potevano essere archiviati. È stato rinvenuto un terzo cadavere. Stesso modus operandi. Ma questa volta si tratta di un neonato e anche lui ha delle camelie al posto degli occhi.
Il suo ritrovamento farà scattare una serie di inspiegabili sparizioni di donne e di bambini. Amanda al contempo è obbligata a scontrarsi con una dolorosa realtà che riporterà a galla un supplizio e un passato da anni soffocato in un pozzo oscuro, in fondo all’anima.
Ma deve rimanere lucida, l’inganno affila le unghie con tenacia. Attorno a lei le incongruenze aumentano e niente è come sembra. Sarà costretta a farsi tormentare e annegare negli abissi della sua coscienza per poter scoprire la verità, perché questo killer ci porterà nella sua infanzia, nel suo mondo e nella sua psiche tormentata. Tenderà il filo della nostra etica al massimo e ci metterà davanti a bivi moralmente non calpestabili. Ci obbligherà a passare per le devianze della sua mente instabile, fino a sviscerarne le lesioni più recondite.
Incipit prologo
“Sento la testa scoppiare.
Cerco di girarla, ma non ci riesco.
Gli occhi pesano terribilmente.
Dio mio, ma dove sono?
Non ricordo nulla, sento solo un dolore lancinante alla tempia sinistra, una pulsazione che rimbomba al ritmo del dondolio minaccioso di una piccola lampadina sul soffitto. La penombra mi inquieta, non riesco a vedere altro che sagome spettrali sui muri di quella che non so nemmeno se chiamare stanza.
Cerco di mettermi a sedere, ma la mano scivola su qualcosa. Qualcosa di viscoso. Sangue. Inizio a singhiozzare mentre la pelle si accappona sulla nuca e le gambe iniziano a tremare senza controllo.
È solo un incubo, ora ti sveglierai. Dio mio, fammi svegliare!
Mi rendo conto di non essere sola.
Poco distante, una donna urla disperata. Le grida mi arrivano alle orecchie come stilettate sui timpani.
Due bambini le si aggrappano alle gambe con estrema disperazione, stringendo gli occhi come a voler scacciare un incubo…”
Biografia
Giada Strapparava nasce il 21 giugno del 1994, in provincia di Verona.
È una grande appassionata di criminologia e psicologia criminale. Profondamente amante della scrittura e della lettura sin da bambina, pubblica la nuova edizione del libro “L’egoismo del respiro”, il suo romanzo d’esordio, scritto nel 2012 e pubblicato nel 2016 con “Sensolnverso Edizioni”.
Nel marzo 2017, a tre mesi dalla pubblicazione “L’egoismo del respiro” si conquista il secondo posto al concorso letterario “10 SCRIVO” indetto da “Il Giallista”. Con il suo racconto “Fili di pace”, invece, vince la seconda edizione del “Premio Letterario Emozioni”.
Con i suoi racconti, nel corso degli anni riceve numerosi riconoscimenti.
“Sincronia Colpevole” è il suo secondo romanzo e nel 2019 vince il Premio Letterario “Genesis” dedicato a Gabriele D’Annunzio, e nel Settembre del 2018 si aggiudica il premio speciale all’interno del “Concorso Letterario Eccellenze” per il suo valore e significato.
Per “Bertoni Editore” ritorna con una penna tutta crime e pubblica “Nati Controluce”