Titolo: Terra bruciata
Autore: César Pérez Gellida
Editore: Ponte alle Grazie
Collana: Scrittori
Pagine: 574
Prezzo: € 22,00
Uscita: 11 febbraio 2025
Traduzione: Thais Siciliano
“Terra bruciata è uno straordinario thriller storico, capace di stupire più volte con micidiali colpi di scena e di avvincere in momenti di azione fulminanti. Personaggi scolpiti con maestria si muovono come sospinti da forze invisibili verso il proprio ineluttabile destino, in una Spagna contadina ancora nelle mani di grandi latifondisti, tenutasi al di fuori del conflitto mondiale ma in una crisi profondissima e in procinto di essere travolta dalla prima grande pandemia del XX secolo, e in breve dalla guerra civile.”
Un’indagine ricca di colpi di scena, un protagonista che lascia il segno, una scrittura formidabile.
Trama
Estremadura, 1917. Un incendio devasta la tenuta Monterroso. La proprietaria, la misteriosa Antonia, nota come la Vedova, è scomparsa. Unico testimone, e unico indiziato, il fattore (e amante) della Vedova.
A indagare giunge il tenente della Guardia Civile Martín Gallardo, veterano delle guerre a Cuba e nelle Filippine, da cui è tornato portandosi appresso una certa dose di cinismo e la dipendenza dall’oppio. Scoprirà pian piano che la faccenda è ben più grossa di quel che sembra; molti orrori dovranno riemergere prima che venga a galla qualche frammento di verità. E nemmeno lui uscirà indenne dall’incontro con quella donna.
Terra bruciata è uno straordinario thriller storico, capace di stupire più volte con micidiali colpi di scena e di avvincere in momenti di azione fulminanti.
Personaggi scolpiti con maestria si muovono come sospinti da forze invisibili verso il proprio ineluttabile destino, in una Spagna contadina ancora nelle mani di grandi latifondisti, tenutasi al di fuori del conflitto mondiale ma in una crisi profondissima e in procinto di essere travolta dalla prima grande pandemia del XX secolo, e in breve dalla guerra civile.
Lo «stile Gellida» funziona qui davvero al suo meglio (e enorme è stato il successo in patria). Brillante, feroce, senza mai concedere tregua al lettore e ai propri eroi pieni di debolezze, Gellida si conferma un maestro del giallo.
Incipit
“Ci prova, ma non riesce a far sparire gli strilli che sente dentro la testa. Acuti, laceranti, disperati.
Lo tormentano.
L’uomo con la cicatrice sul volto fa del suo meglio per non ascoltarli, ma li sente lo stesso, come se facessero parte della colonna sonora della sua vita. Dà per scontato che quelle grida lo perseguiteranno fino alla fine dei suoi giorni, e tuttavia non è questo a spingerlo a pensare che farebbe meglio a buttarsi sui binari del treno. È la certezza che se lei glielo chiedesse ancora lui lo farebbe di nuovo, senza esitazione.
Tornerebbe a uccidere a sangue freddo.
Tornerebbe a smembrare un corpo.
Tornerebbe a darne la carne in pasto ai maiali.
Come un animale selvatico in gabbia, l’uomo con la cicatrice sul volto cammina avanti e indietro senza sollevare lo sguardo dalla punta smangiata delle sue scarpe…”

Biografia
César Pérez Gellida (Valladolid, 1974), laurea in geografia e storia, master in direzione commerciale e marketing, ha lavorato nelle comunicazioni fino al 2011, quando ha deciso di dedicarsi unicamente alla scrittura.
I suoi originali thriller hanno riscosso grande successo in Spagna – dove si è persino coniato il termine gellidismo per definire lo stile e il tono che gli sono propri – e gli hanno fruttato numerosi premi. Ponte alle Grazie ha pubblicato i suoi L’ultima a morire (2021) e Schegge nella pelle (2023).