Ci conosciamo?

Titolo: Ci conosciamo?

Autore: Antonio Patti

Editore: Bookabook

Pagine: 133

Prezzo: € 10,00

Uscita: 8 marzo 2018

Recensione

Un romanzo che tratta vari argomenti che vanno dal lavoro, all’amore al sesso, ai legami con le persone. Non sempre nella vita tutto ciò è facile ed infatti Antonio Patti ci propone una storia vera e genuina che ha per protagonista Angelo Pitò, un neolaureato in Economia, che inizialmente fa da tutor ad un ragazzino con poca voglia di studiare.

Successivamente  la vicenda si movimenta grazie ad una nuova avventura che lo porta a Roma per un concorso. Molte saranno le disavventure e gli incontri che farà. Scoprirà come sono difficili, a volte, anche i rapporti tra le persone.

“Ci conosciamo?” inizia, a mio avviso, in modo abbastanza lento, per poi dare il meglio di sé man mano che la storia procede e specialmente nell’ultima parte che, forse, è quella che ho apprezzato maggiormente.

Lo stile di scrittura di Antonio Patti è certamente scorrevole, semplice e chiaro oltre ad essere spesso anche divertente. Il suo romanzo si legge come se fossimo amici e quindi, in modo colloquiale, ci racconta la vita e le giornate di Angelo Pitò. La lettura l’ho trovata piacevole, ma forse, a volte, ha osato un pochino nel linguaggio e nella terminologia perché, ogni tanto, mi è parso eccessivamente colorito, pur non essendo io il tipo che si imbarazza o si scandalizza (ho letto altro di molto più forte), ma qui forse si poteva evitare in qualche passaggio. Probabilmente ciò è dovuto alla sua passione per Bukowski , dato che è citato. Inoltre, come ho già scritto in altre recensioni, non gradisco troppi riferimenti come in questo caso a film.

Per il resto ho anche trovato e letto diversi passaggi che ho apprezzato molto, come la parte finale che mi ha permesso di arricchirmi e farmi riflettere. Ci sono all’interno del romanzo alcuni messaggi importanti che danno spunto a dei ragionamenti personali ed è ciò che mi piace fare. Inoltre ho notato, nel corso del romanzo, una certa  maturazione del protagonista che riesce così a farsi apprezzare maggiormente. Un altro punto di forza è l’umorismo e, a volte, l’autoironia che gradisco sempre nelle persone.

La lettura delle varie avventure e disavventure di Angelo Pitò riescono, comunque, a tenerci una buona compagnia permettendoci di trascorrere qualche ora di svago. Inoltre, cosa di non poco conto, l’autore ci pone davanti ai vari problemi lavorativi facendoci riflettere sulla questione sempre aperta.

Per concludere ho deciso, questa volta, di riportarvi l’incipit:

“Nel settembre del 2099, io Angelo Pitò, potrei realizzare un mio desiderio. Non ho detto sogno, ma desiderio. I sogni si hanno da bambino, spesso, sono o irrealizzabili o talmente banali che solo un bambino che non ha l’esatta percezione della realtà può definirli tali….”

Trama

In attesa di un lavoro Angelo Pitò, neolaureato in Economia, accetta di fare da tutor a un ragazzino svogliato e viziato, Pietro Maria. La svolta arriva quando Angelo va a Roma per un concorso. Una serie di rocamboleschi episodi in compagnia di uno strano cicerone e di incontri ambigui cambieranno la sua vita.

Il ritorno a Palermo è più difficile del previsto: Pietro Maria, un nuovo amico, un amore, nuove domande. Angelo sembra intrappolato nel suo mondo fatto di routine, ma una scoperta incredibile riaprirà la strada verso il suo futuro, un futuro in cui lui sarà protagonista e non solo spettatore.

 

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