Cielo di stoffa – Il commissario Incantalupo

Titolo: Cielo di stoffa – Il commissario Incantalupo

Autore: Paolo Domenico Montaldo

Editore: Yowras Editrice

Pagine: 180

Prezzo: € 12,00

Uscita: 26 aprile 2023

Recensione

L’abile penna di Paolo Domenico Montaldo ci propone “Cielo di stoffa”, la prima indagine della seconda serie dell’ormai famoso e amato commissario Incantalupo, di cui vi ho raccontato spesso; infatti, sul blog, trovate tutte le mie recensioni della prima serie. Se non lo conoscete, molto male, ma potete recuperare tranquillamente i libri precedenti perché ne vale la pena, specialmente per chi ama il genere giallo, quello classico e seriale.

Questa nuova indagine è ambientata al circo, un luogo che non amo particolarmente e che mi trasmette un po’ di malinconia, ma che ha il suo fascino e regala tanti spunti specialmente nel campo delle storie gialle.

Le primissime pagine provocano un senso di adrenalina e di tensione, almeno per me è stato così. La storia è come sempre appassionante, specialmente perché i personaggi sono ormai a noi ben noti e quindi è come assistere alla quotidianità di amici, inoltre è piacevole svagarsi grazie alla bravura della penna dell’autore.

Questa volta ho notato un leggero cambiamento rispetto alle indagini precedenti; infatti, a mio avviso, c’è un pochino meno ironia e un po’ più di indagine e di serietà poliziesca. Inoltre, anche la vita privata mi è parsa più limitata, ciò non è una critica, ma semplicemente una mia impressione.

Il giallo si legge infatti con molto piacere e tiene incollati alle pagine. Il lettore, come sempre, riesce a cimentarsi come indagatore circa la vicenda accaduta, grazie ai dettagli e alle splendide e ben curate descrizioni di Paolo Domenico Montaldo che è molto sciolto a scrivere e sa come incuriosire chi legge ed invogliarlo a girare le pagine con frenesia ed interesse.

I personaggi sono ben raccontati e ciò rende la lettura facile e piacevole. La figura di Marianna Morandi cresce sempre di più e inoltre sta diventando davvero parecchio brava; quindi, occhio commissario Incantalupo che se continua così le ruba il posto. Inoltre, ho trovato divertenti alcuni nomi dei personaggi presenti, tra questi il signor Bellasalma, ottima mossa chiamarli in modo così particolare.

Passo, dopo passo, e seguendo l’iter previsto nei gialli, si arriva alla fine anche di questa nuova appassionante indagine. Ho letto “Cielo di stoffa” con grande curiosità, anche perché è, come ho scritto all’inizio, la prima della nuova serie. Ottimo inizio, brillante e ben organizzato. Tutto scorre con precisione riuscendo a soddisfare il gusto del lettore per questo genere di letture.

Qui sotto trovate l’incipit del primo capitolo:

“Ci sono cose che noi esseri umani normali non riusciremo mai a capire. A volte ci si trova davanti a un inaspettato evento che ci fa sgranare gli occhi, come un quadro perfetto, un tramonto senza paragoni, un trucco con le carte che avviene a pochi centimetri dal nostro naso, un gusto che arriva da lontano nel tempo e che non possiamo dimenticare, una donna e il profumo della sua pelle.

Non riusciamo a vedere il trucco di quel mazzo di carte mosso con delicatezza, come se fosse normale fare sparire e apparire quello che non c’era, che ora c’è, e che di nuovo non c’è. Non riusciamo a capire come quel gusto così particolare, così conosciuto, mai dimenticato, ci è rimasto attaccato alla lingua, quel gusto nel quale sentiamo qualcosa di diverso, perché non è solo la sostanza della quale era fatto, ma perché era un momento speciale per noi, era un gusto che ci riporta a un tempo passato e troppo lontano, ma non dimenticato…”

Trama

I sogni prendono forma in un luogo che non sta mai nello stesso posto. Volare insieme, in due, lasciarsi e ricongiungersi, essere lassù, sentire lo stupore, il silenzio e gli applausi. L’imprevisto spezza il volo, spegne i sorrisi, crea il vuoto. Il circo, arrivato da poco in città, diventa luogo di silenzio e morte.

Una donna a terra, al centro della pista. Questa è la scena che si rivela agli occhi del commissario Incantalupo e di Marianna Morando giunti per primi, con un volenteroso Santini al seguito, per capire le dinamiche dell’incidente. Partono le indagini con l’aiuto della squadra al completo.

Armando Incantalupo ascolta, interroga, fiuta, sguinzaglia e segue tracce che portano lontano, dove tutto funziona come un orologio di precisione. Marianna si ritrova a interpretare una parte inusuale e Santini viene colto con le mani nel sacco.

Molti tasselli si aggiungono a un quadro dagli angoli nascosti, angoli in cui il dolore provoca strappi che non è possibile ricucire.

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