Titolo: Drama
Autrice: Annina Vallarino
Editore: Neo Edizioni
Pagine: 161
Prezzo: € 16,00
Uscita: 15 maggio 2024
Recensione
“Drama” è il romanzo d’esordio di Annina Vallarino ed è arrivato in libreria grazie a “Neo Edizioni”. Devo ammettere che, come primo libro, è davvero meraviglioso, infatti l’ho letteralmente divorato, non riuscivo a staccarmi dalle sue pagine perché ero avido di sapere che cosa sarebbe accaduto in quelle successive.
Il romanzo è diviso in tre parti più l’epilogo. La scrittura è molto scorrevole, appassionante ed incisiva, l’autrice ha saputo, molto bene, come tenere viva l’attenzione del lettore e come gestire i vari colpi di scena che si trovano all’interno della storia. Inoltre, i personaggi sono abbastanza ben caratterizzati e le descrizioni rendono ciò che Annina Vallarino voleva raccontare. Insomma, per me è assolutamente d’obbligo assegnare un voto elevato a questo suo primo romanzo.
I protagonisti principali sono Daniele, Eva e Christine, tutti e tre sono molto diversi tra di loro, sia caratterialmente, che nel modo di pensare e specialmente di agire. Inoltre, grazie ad Eva, della quale è interessante è interessante conoscere il mondo interiore, è possibile fare con lei un’analisi dettagliata, sia degli avvenimenti, che della situazione, ma anche porsi delle domande circa la grave accusa rivolta da Christine a Daniele, decidendo da che parte stare, a chi credere, anche perché lei è una collega, lui invece è anche un amico.
Eva è molto dubbiosa, cerca di raccogliere più indizi possibili, ma non è così facile a causa di alcuni motivi che vi lascio scoprire all’interno di “Drama”.
Di questo romanzo, che mi ha sorpreso, infatti non immaginavo che mi sarebbe piaciuto così tanto, ho apprezzato tutto, la storia, la scrittura, il modo in cui è stato affrontato il tema, forse qualche pagina in più non sarebbe stato male per ampliare, in particolare, il personaggio di Eva e poi quello di Christine di cui mi sarebbe piaciuto sapere di più.
Annina Vallarino ha saputo stupirmi con una storia frizzante, moderna, partendo da un argomento serio ed attuale, ma gestendolo in modo diverso dal solito e, forse, prendendolo come un pretesto per raccontare il mondo del lavoro e la psicologia dei personaggi.
Ho trovato interessante anche il fatto che, in alcuni momenti, sia stata lasciata una libera interpretazione al lettore, ciò gli permette di interagire, riflettendo e provando a mettersi nei panni dei vari personaggi.
Complimenti quindi all’autrice per questo suo primo lavoro e complimenti a “Neo Edizione” per aver pubblicato “Drama” che si guadagna un posto alto nella classifica dei libri che ho letto finora in questo 2024.
Concludo proponendo l’incipit:
“È successo un casino. Mezzogiorno, e di Daniele ancora nessuna traccia. Tutto ciò che si è degnato di scrivermi è quel messaggio. Anche la sedia di Christine è vuota. Dopo i convenevoli di rito con Debbie, le chiedo dov’è finita. Risposta: malattia. Un sospiro di compassione e proseguo tra le scrivanie. La tipica epidemia del lunedì.
A Londra, “un casino” è spesso una scusa per nascondere i postumi di una sbornia epica. O un problema logistico legato alla metro. Con una cadenza sfrontata, qualcuno si butta sot- to un treno all’ora di punta, mandando all’aria l’agenda di migliaia di persone. Una volta davanti a me. Un boato, la folla che si accalcava, le urla, si è buttato, si è buttato! Non ho neanche guardato i binari, catapultandomi sulle scale mobili per prende- re i troppi bus che mi separavano dall’arrivare in orario alla Little Dreams…”
Trama
Quando Daniele viene accusato di molestie da Christine, Eva – loro collega alla Little Dreams – si trova all’improvviso circondata dai fantasmi del passato. Quei fantasmi che l’avevano portata a lasciare l’Italia per trasferirsi a Londra. Intorno a lei nessuno sembra avere dubbi: Daniele è colpevole, perciò va licenziato ed emarginato.
L’unica a farsi delle domande è Eva. Cos’e successo quella notte? Perché nessuno cerca di scoprire come siano andate davvero le cose? E più le domande aumentano, più si allungano le ombre che hanno accompagnato Eva nell’arco della sua esistenza. Il peso delle menzogne cresce. Il senso di colpa si fa insostenibile. La vita di una giovane donna – una donna in conflitto con la famiglia, il lavoro, i dogmi, le aspettative sociali, il proprio corpo – diventa il racconto dei subdoli meccanismi dell’epoca del sospetto e della gogna mediatica in cui viviamo