Gli immaturi

Titolo: Gli immaturi

Autore: Enrico Valerio

Editore: Augh!

Collana: Frecce

Pagine: 247

Prezzo: € 18,00

Uscita: 12 novembre 2024

Recensione

“Augh! Edizioni” ci propone, nella collana frecce, il romanzo d’esordio di Enrico Valerio dal titolo “Gli immaturi”.

La copertina è assolutamente stupenda, complimenti allo stesso autore per l’immagine e a Luca Verduchi per il progetto grafico.

Veniamo adesso al libro, alla sua storia che si legge con interesse verso i giovani protagonisti. I temi che affronta l’autore sono diversi e si notano i vari personaggi cambiare, mutare nel corso dei capitoli e dell’avanzare del racconto. Troviamo così Lorenzo e Giulia Villa, fratello e sorella, e il fidanzato di lei Marco, oltre ai genitori.

Inoltre, molte parti sono ambientate a scuola, essendo loro dell’età scolastica. Qui tutti noi possiamo fare un tuffo nel passato tra i nostri ricordi di quell’epoca.

“Gli immaturi”, a mio avviso, è un libro generazionale, ma più adatto ai giovani, che invito a leggerlo, e agli adulti per farsi un’idea costruttiva. Inoltre, la narrazione contiene anche un po’ di mistero, che ci arriva già dalla trama.

Giulia si trasferisce a Milano con Marco e ciò è una scelta dolorosa per Lorenzo e la famiglia. Il romanzo è sicuramente di formazione, proprio come piace a me, infatti ho gradito la lettura, specialmente la seconda parte.

Alcuni passaggi scolastici li ho trovati un po’ troppo, ma indubbiamente servono per illustrare e raccontare meglio la storia. Sarà forse anche perché ripensare al periodo scolastico, per alcuni di noi, non è sempre piacevole.

Enrico Valerio ha una scrittura molto gradevole, semplice e ricca di descrizioni, con la terminologia giusta nel raccontare ed illustrare ogni tipo di situazione presente nel libro “Gli immaturi”. Inoltre, ho trovato che ha un certo tatto che permette di affrontare pure gli avvenimenti più sensibili e delicati con maestria.

Oltre a tutto ciò, il romanzo porta il lettore a riflettere su varie tematiche ed argomenti e ciò non è cosa di poco conto.

“Gli immaturi” è anche un libro che, portandoci indietro nel tempo, può, appunto, come affermavo prima, dare vita a una serie di emozioni di vario genere in noi lettori, provando, magari un po’ di nostalgia ad alcuni, e un po’ di agitazione ed ansia ad altri.

Inoltre, c’è un filo di mistero, che invoglia il lettore a leggere tutta la storia con interesse e curiosità, restando incollato alle pagine per scoprire che cosa accadrà e come andrà a finire. Posso affermare che, essendo questo il romanzo d’esordio di Enrico Valerio, è scritto molto bene, l’ho trovato curato nei particolari e, secondo me, c’è dietro uno studio e una grande precisione per raccontare tutto al meglio! La sua penna ha saputo affrontare i vari momenti nel modo migliore, con leggerezza dove serviva questa, con più serietà dove invece occorreva ciò.

Ora non resta che aspettare, si spera arrivi, il secondo lavoro di questo bravo scrittore, per poter leggere una sua nuova storia.

Intanto ve lo consiglio e vi propongo qui sotto l’incipit:

“Avete presente le strisce dei Peanuts? Sì, quelle con le avventure di Snoopy e compagni; ce n’è una in cui Charlie Brown, in mezzo alla nebbia, attende paziente sulla montagnola del lanciatore che gli arrivi la palla appena battuta. Scruta paziente il campo da baseball, senza vedere a un palmo dal naso; fino a quando bonk! – la palla gli precipita sul naso, per l’appunto.

Ecco, quella mattina mi sentivo come Charlie Brown; non stavo giocando a baseball, ma anch’io ero immerso in una nebbia della consistenza di un budino. Avevo trascorso tutti e diciannove gli anni della mia esistenza a Treviso, nella profonda pianura padana: ero abituato ai monsoni in autunno e alle zanzare grosse come elicotteri d’estate, ma – giuro – alla nebbia lattescente di novembre facevo fatica ad abituarmi…”

Trama

Lorenzo Villa, studente di quinta superiore, si dibatte tra il desiderio di concludere il liceo e l’incertezza per il futuro. Il suo porto sicuro sono gli amici, in particolare Valeria; gli equilibri familiari, già labili, vengono invece incrinati dalla decisione della sorella Giorgia di andare a vivere a Milano con il fidanzato. Una mattina, a scuola, Lorenzo viene fulminato dalla figura di John Nash e dalla sua Teoria dei Giochi.

Il ragazzo si immerge nella realizzazione di una complessa simulazione matematica, dove differenti modalità di giocare lo stesso gioco si scontrano l’una contro l’altra: un ecosistema dove chi vince sopravvive, e chi perde muore. Nel frattempo, da alcune telefonate con Giorgia, Lorenzo capisce che qualcosa, a Milano, non sta andando per il verso giusto. In un mondo dove le scelte definiscono il destino, Lorenzo scoprirà che, affrontando le proprie paure con coraggio, alla fine i buoni vincono – e magari, aiutati dalla matematica, salvano delle vite.

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