Titolo: I superbi
Sottotitolo: Una donna fra amori e vendette
Autore: Corrado Confalonieri Occhipinti
Editore: Minerva
Collana: Ritratti
Pagine: 280
Prezzo: € 18,00
Uscita: 7 febbraio 2024
Recensione
Corrado Confalonieri Occhipinti, dopo il grande successo ottenuto con il libro “La moglie del santo”, arrivato in libreria grazie alla casa editrice “Minerva”, che ho letto e recensito sul mio blog, è tornato con un nuovo lavoro tutto da leggere, intitolato questa volta: “I superbi” sempre con la medesima edizione.
La storia è ambientata nel 1545 e i protagonisti sono sempre molto ben dettagliati e ben descritti, tra questi troviamo Gianluigi Confalonieri e sua moglie Elisabetta e la sua povera figlia Ortensia (nome che trovo affascinante), il primo duca della città di Piacenza Pier Luigi Farnese (figlio del Papa Paolo III) in pessimi rapporti con l’imperatore Carlo V.
I temi che vengono affrontati sono diversi. Primo tra tutti quello della nobiltà, dei vari privilegi che alimentano alcune ribellioni, inoltre uno sguardo viene dedicato alle dinamiche del potere, all’ambizione e alle relazioni umane.
Nonostante non sia proprio il mio genere di lettura, ho trovato la storia molto appassionante ed avvincente. Il libro ci fa immergere in un mondo complesso, fatto di personaggi che lottano per affermarsi e per realizzare i propri desideri, spesso a discapito degli altri.
Corrado Occhipinti Confalonieri dimostra una notevole abilità nella caratterizzazione dei personaggi che sono sfaccettati, mossi da ambizioni personali e da conflitti interiori.
La superbia, ovviamente, è il tratto che distingue i vari protagonisti ed è come un filo conduttore della narrazione, portando alla luce le conseguenze dell’arroganza e dell’eccessiva fiducia in sé stessi. L’autore non si limita a condannare questo difetto umano, ma lo racconta in tutte le sue sfumature anche complesse, mostrando come esso possa derivare sia da insicurezze profonde, che da un desiderio di affermazione.
La penna dell’autore è scorrevole e mai pesante o noiosa; infatti, il suo stile narrativo è fluido e porta il lettore a riflettere, invitandolo a soffermarsi sui vari dettagli, oltre a considerare le motivazioni più personali e segrete dei personaggi e le conseguenze delle loro azioni.
Il romanzo ha un intreccio ben costruito, riuscendo a tenere alta l’attenzione fino alla fine, con alcuni colpi di scena che sorprendono chi legge e rendono la lettura coinvolgente.
“I Superbi” non è solo una storia di potere e ambizione, ma pure una riflessione sulla società di quel periodo e sulle sue dinamiche, inoltre mostra chiaramente le fragilità umane dando loro, a mio avviso, ampio spazio e mettendo in bilico i vari equilibri. Personalmente ho trovato affascinante il personaggio di Elisabetta, la moglie di Gian Luigi Confalonieri.
Con “I superbi”, Corrado Occhipinti Confalonieri si dimostra uno scrittore capace ed un appassionato del genere da lui narrato, inoltre si percepisce il grande studio e l’intensa ricerca dietro alla stesura del suo secondo romanzo. Se vi piacciono i libri storici non potete perdervelo.
Qui sotto vi propongo parte del prologo:
“Nel 1545, papa Paolo III fece spuntare «in un solo giorno, come un fungo – secondo le parole del cardinale Ercole Gonzaga – il ducato di Piacenza e di Parma e ne mise a capo il maggiore dei suoi numerosi figli illegittimi, Pier Luigi Farnese. «Il pontefice ha scambiato un Camerino con due belle stanze» fu invece il commento sarcastico, dalla sua villa di Tivoli, del cardinale Ippolito d’Este, alludendo allo scambio poco favorevole per la Santa Sede del misero territorio camerinese con le ricche terre padane.
Con quel nuovo Stato, Alessandro Farnese, uno dei più grandi pontefici nepotisti della storia, voleva dimostrare al mondo come la sua famiglia non fosse inferiore a quelle delle altre dinastie rinascimentali. Nonostante i continui suggerimenti alla prudenza dell’anziano papa, Pier Luigi ardeva dal desiderio di diventare un sovrano seguendo il modello del principe di Machiavelli. All’amico Cesare Borgia non era riuscito, ma a lui certamente sì…”
Trama
Piacenza, settembre 1545. La città accoglie il suo primo duca Pier Luigi Farnese, che semina da subito malcontento nella classe dirigente per la sua volontà di recidere i fi li col passato, nonostante i consigli alla prudenza di suo padre Alessandro, eletto papa con il nome di Paolo III. Spinto dall’ambizione di voler estendere il suo ducato, Pier Luigi si inimica anche l’imperatore Carlo V che sostiene una congiura di nobili locali volta a destituirlo con l’uso della forza.
Anche il conte Gianluigi Confalonieri viene chiamato a partecipare al complotto, ma la moglie Elisabetta cerca di farlo desistere: infrangere il giuramento di fedeltà al duca sarebbe un atto di lesa maestà, punibile con la damnatio memoriae. Gianluigi, nonostante gli avvertimenti della moglie, si farà coinvolgere in un intrigo più grande di lui e molto pericoloso: ad andarci di mezzo sarà anche la felicità di Ortensia, la fi glia tanto amata. Elisabetta, suo malgrado, si troverà a prendere le redini della famiglia per evitare che cadano tutti nel baratro.