Il tempo che resta

Titolo: Il tempo che resta

Autore: Michelle Grillo

Editore: Alessandro Polidoro Editore

Collana: Perkins

Pagine: 145

Prezzo: € 12,00

Uscita: 27 febbraio 2020

Recensione

“Il tempo che resta”, scritto assai bene da Michelle Grillo, è il primo libro che leggo di Alessandro Polidoro Editore e devo ammettere che inizio subito alla grande.

La storia è molto toccante, intensa ed assolutamente profonda. Non si resta indifferenti davanti alle vicissitudini di Anna, la protagonista, che impariamo a conoscere pagina, dopo pagina. Oltre a lei ci sono diversi altri personaggi che animano il romanzo, nel bene e nel male, tra cui la sua famiglia, che vive nella miseria, composta dai genitori, dalla sorella e dal fratello, inoltre amici e conoscenti.

L’autrice ci racconta le vicende di Anna che si alternano tra quelle in un istituto (in cui si cerca di capire il motivo della sua presenza lì) e quelle nel luogo dove vive. Questo romanzo trabocca di sofferenza, ma anche di vita vissuta, di forza nascosta che a volte non riesce ad uscire.

Ho apprezzato molto il personaggio di Anna che è stato presentato a noi lettori in tutte le sue sfumature. Il suo carattere ed il suo modo di agire risultano molto interessanti, infatti alcune volte è accondiscendente, mentre altre volte esce l’Anna ribelle e più aggressiva. Ci si affeziona a lei e si soffre insieme. La ragazza fa tenerezza e si prova dispiacere per alcune sue disavventure che la portano a stare male.

“Il tempo che resta”, grazie alla scrittura di Michelle Grillo, è molto scorrevole, avvincente e si legge velocemente perché ci conquista con le sue pagine, infatti è quasi impossibile staccare gli occhi dai vari capitoli. Spesso si provano come dei pugni allo stomaco. Tutto è descritto molto bene tanto da riuscire a percepire ogni tipo di sensazione e di turbamento.

La storia è avvolta da un velo di tristezza, a partire dai genitori poco affettuosi e da gente che a volte si approfitta di Anna. L’autrice è stata, secondo me, molto brava a gestire le parole, le varie vicende, senza essere né troppo breve, né troppo lunga. La lunghezza del libro è perfetta per narrare tutto in modo corretto e preciso, facendo in modo che ci sia equilibrio. Il ritmo cresce man, mano che si procede con la lettura, grazie anche ad alcuni colpi di scena, anche forti, che ci fanno sussultare. Ho letteralmente divorato questo romanzo, mi è entrato nella pelle e nel cuore. Le parole scivolano sulla carta e si insinuano dentro di noi facendoci percepire spesso la sofferenza di Anna.

“Il tempo che resta” è a tratti forte, struggente, ma anche schietto e sincero, proponendoci la vita di Anna senza tanti giri di parole. La scrittura, a volte, è asciutta e diretta, i dialoghi veloci e precisi, nulla è lasciato al caso, tutto è descritto in modo accurato. Inoltre il mistero che ruota intorno all’intera storia, in particolare quello che riguarda i capitoli dell’istituto, alimenta la nostra curiosità facendoci nascere diverse domande, grazie anche ai vari elementi di cui veniamo a conoscenza nel corso della lettura. Michelle Grillo, ci narra una storia in cui alterna momenti di aridi sentimenti, a quelli più delicati e profondi. I passaggi che arrivano dritti al nostro cuore e alla nostra mente sono diversi e ci propongono spesso delle riflessioni sulla vita.

Questo romanzo mi è piaciuto molto, in particolare per la protagonista ed inoltre perché riesce a catturare la nostra attenzione grazie ad un ottimo stile narrativo.

Concludo, questa volta, con il potente e forte incipit:

“Sono morta ma nessuno se n’è accorto. Non ricordo di preciso com’è successo. Non c’è stato il funerale, neanche un fiore, né lacrime per me. Sono morta e invece di chiudermi in una cassa mi hanno portata qui.”

Trama

In un istituto, Anna esce dalla sua stanza e attraversa il corridoio per incontrare una psicologa. I suoi giorni si consumano così, tra le visite mediche e la compagnia delle coinquiline.

Dopo un’infanzia vissuta di stenti in una famiglia che sembra non accettarla e il rapporto con il fratello Michele, mai realmente amato, Anna si ritrova bloccata fuori dal mondo per motivi che non conosce e di cui sembra non curarsi, mentre dalle difficoltà emergono ricordi mai sopiti.

Ne Il tempo che resta, Michelle Grillo torna a raccontare vite lacerate ma mai interrotte, con una scrittura capace di tracciare con poche pennellate ritratti di umanità irrisolte.

2 comments
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Comments

  • anna paola maga

    Giugno 6, 2020 at 16:10
    Reply

    penso debba essere un libro che valga la pena leggere

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