L’ età tradita

Titolo: L’ età tradita

Sottotitolo: Oltre i luoghi comuni sugli adolescenti

Autore: Matteo Lancini

Editore: Raffaello Cortina Editore

Collana: Temi

Pagine: 191

Prezzo: € 14,00

Uscita: 18 novembre 2021

Recensione

Matteo Lancini ci propone il suo ultimo libro, pubblicato dalla casa editrice “Raffaello Cortina Editore”, intitolato: “L’ età tradita” e più dettagliatamente col sottotitolo: oltre i luoghi comuni sugli adolescenti.

Ha deciso, anche con questo suo lavoro, di affrontare il difficile tema dell’adolescenza (il precedente lo trovate qui nel blog in un articolo di presentazione) Un argomento che, pure a me, come a tanti, interessa parecchio ed è spesso assai gettonato. Questo testo aiuta molto, specialmente gli adulti e chi educa i giovani, a capirli meglio e nel profondo, a dare una risposta ad alcuni interrogativi importanti.

“L’ età tradita” è un volume utilissimo e ben scritto, alla portata di tutti e con un tema davvero interessante, affrontato nel modo migliore.

La scrittura di Matteo Lancini è precisa, moderna e scrupolosa. Infatti, lo scrittore è sul pezzo e, sicuramente, prima di scrivere questo importante saggio, ha svolto studi, indagini, nel modo più preciso e dettagliato. Egli dimostra di essere una persona con grandi capacità ed una figura autorevole per affrontare l’argomento.

Matteo Lancini, infatti, è uno psicologo e psicoterapeuta, oltre ad insegnare Psicologia presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca e presso la facoltà di scienze della formazione dell’Università Cattolica di Milano. Leggendo e studiando questo suo testo si impara parecchio, si resta stupiti per come sia illuminante ed interessante, almeno per me lo è stato, essendo io un appassionato della materia.

“L’ età tradita” comincia con una lunga lettera agli adolescenti, scritta dall’autore a marzo del 2020, all’inizio della pandemia. Inoltre è interessante notare che il libro si conclude con un’altra lettera, ma questa volta indirizzata agli adulti (genitori ed educatori).

Questo saggio è diviso in quattro parti: adulti troppo fragili; oltre gli stereotipi sugli adolescenti; oltre internet e la pandemia; oltre la fragilità adulta. Come potete notare sono argomenti vasti, molto moderni ed attuali, sicuramente di grande interesse per tutti. Ovviamente sono suddivisi in capitoli che affrontano l’argomento.

La fluidità della penna di Matteo Lancini, il suo modo di esporre e di affrontare il discorso, fanno in modo di tenere viva la nostra attenzione pure su argomenti assai importanti e difficili, ma raccontati nel modo giusto e appropriato.

Anche questa volta “Raffaello Cortina Editore” ci ha proposto un saggio di grande impatto emotivo e di grande interesse per tutti, in particolare per i genitori e per chi svolge un lavoro che lo mette a contatto con gli adolescenti. A questo punto non mi resta che consigliarvi di leggerlo e di proporvi, qui sotto, l’incipit della famosa lettera che apre il libro:

“Care ragazze, cari ragazzi,

in questo difficile momento è molto importante che ognuno di noi si assuma nuove responsabilità, per sé, per gli altri, per tutta la comunità. Proprio per questo abbiamo deciso di scrivere un sermone che parta da noi, che parli di noi, risparmiandovi, almeno in questa occasione, il solito discorsetto infantilizzante. È giusto comunicarvi che, come è evidente, in questi ultimi anni noi adulti non siamo stati in grado di assumerci le responsabilità necessarie a garantire a voi giovani, e probabilmente anche ai vostri figli, un presente stabile e un futuro non troppo fosco. Non lo abbiamo fatto perché eravamo e siamo cattivi, ma perché una grande crisi di valori ci ha portato a privilegiare il profitto, l’individualismo, l’audience, a concentrarci su un’etica affettiva valida solo per la nostra famiglia, per il nostro caro piccolo nucleo…”

Trama

Gli adolescenti odierni smentiscono gli stereotipi. Non si arrabbiano se le prospettive sono fosche e se una pandemia li costringe a rinunciare a esperienze importanti. Identificati con le fragilità degli adulti, sono stati abituati fin da piccoli a non frequentare cortili e parchi dove avrebbero potuto farsi male. Per questo si sono inventati piazze e giochi virtuali, in cui sperimentare la propria identità nascente.

Gli adulti hanno obiettato che non andava bene, che erano diventati dipendenti da Internet. Poi Internet si è rivelato indispensabile e la mancata accensione della telecamera è stata considerata assenza dalla scuola, il cui portone era in realtà chiuso. Avrebbero potuto arrabbiarsi, invece niente.

Gli adolescenti non sono più trasgressivi, si sono responsabilizzati di fronte a adulti confusi, ma che provano ogni giorno a voler bene a ragazze e ragazzi. Forte della propria esperienza di psicologo e psicoterapeuta, l’autore delinea il ritratto più aggiornato di giovani e giovanissimi e indica agli adulti la strada da percorrere per svolgere al meglio il proprio ruolo e per smettere di guardare gli adolescenti senza vederli.

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