La morte e il mago

Titolo: La morte e il mago

Autore: Marco Castagna

Editore: Edizioni Spartaco

Collana: Dissensi

Pagine: 167

Prezzo: € 14,80

Uscita: 4 novembre 2021

Recensione

“La morte e il mago” è il primo caso di Bolla (il protagonista). Il libro è scritto, brillantemente, da Marco Castagna ed è stato pubblicato da “Edizioni Spartaco”.

Parto subito parlando dello stile narrativo che ho trovato assai buono perché, oltre ad essere molto scorrevole ed avvincente, possiede pure una certa dose di ironia che apprezzo sempre parecchio, sia nei libri, che nella vita. Il ritmo è ben dosato e tiene incollati alle pagine invogliando ed incuriosendo il lettore. Per quanto riguarda i capitoli sono lunghi e ricchi di descrizioni e di dialoghi.

I personaggi li ho trovati ben costruiti ed interessanti. Tra questi, ovviamente, il protagonista Bartolomeo Bolla che è un cartomante e non un investigatore, ma con i suoi tarocchi è come se lo fosse; infatti, acquista sempre maggiori informazioni grazie alle sue carte e a questa sua capacità e passione. Inoltre, conquista diversi clienti interessati a sapere qualcosa in più su determinati eventi.

Oltre a lui, nel libro, tra gli altri, facciamo la conoscenza dello Zio Tango che mi è piaciuto moltissimo anche perché regala alla storia un tocco in più.

I colpi di scena presenti incrementano l’interesse verso la storia rendendola ancora più “esplosiva” ed aggiungendo anche una dose di avventura, oltre a quella già presente di suo.

Sono rimasto, quindi, piacevolmente colpito da “La morte e il mago”,  non vi anticipo, ovviamente, parti della storia per non rovinarvi la sorpresa, ma consiglio sicuramente la lettura a chi ama il genere, un giallo, ma non solo; infatti, va pure oltre grazie a momenti di vita.

Man, mano che si procede nella lettura si apprezza la figura di Bolla e, a volte, ci si dimentica quasi che è semplicemente un cartomante e non un investigatore. Infatti riesce a svolgere bene entrambi i ruoli. Mi complimento, quindi, con Marco Castagna per la geniale idea di aver dato vita ad un protagonista di questo genere, molto originale e particolare. Il fatto che sulla copertina sia proprio indicato “I casi di Bolla” ci fa ben sperare che presto ne arriveranno altri.

“La morte e il mago” è, quindi, una detective story fuori dal comune che, grazie specialmente a Bartolomeo Bolla ed allo Zio Tango, riesce a conquistare i vari lettori che si immergono nella lettura di questo caso.

L’originalità del libro saprà conquistarvi, farvi appassionare alle indagini e alla storia narrata e penso proprio che apprezzerete il protagonista che diventerà, pure per voi, come un amico.

Qui sotto vi riporto la prima pagina:

“Il primo arcano era la Morte, il secondo il Bagatto. Non si può prevedere il futuro. Si può solo provare a indovinarlo. Per farlo bisogna essere abbastanza bizzarri, almeno quanto lo è il caso. E Bolla era un uomo bizzarro. Mise accanto le due carte allineandole al bordo del tavolo. Un profumo distante di mare filtrava attraverso le stecche della tapparella. Si impastava alle note suonate da un sassofonista squattrinato per un pubblico sfatto di turisti e professionisti sottratti al lavoro dal primo sole di maggio, seduti ai tavolini all’aperto in via Principe di Bel monte, grati per quell’isola di pace al centro di Palermo. Chiuse gli occhi. Bolla aveva ripetuto dentro di sé la domanda rivolta poco prima alle carte.

«Ho fatto bene?». La Morte. La fine, un accadimento obbligato e ineluttabile. Un passaggio che può essere doloroso, difficile, comunque indispensabile per l’evolversi delle cose. Chiudere con il passato e troncare legami o abitudini provoca sempre sofferenza…”

Trama

Quando l’incantevole Rebeca bussa alla sua porta, Bartolomeo Bolla non ha idea di quanto il timone della sua vita girerà per cambiare rotta. Sa solo che i tarocchi l’hanno già previsto. Perché è un cartomante. E indovino. «Devi aiutarmi, il mio amante è scomparso». Ma lui non è un investigatore. «Tu sei un macumbeiro. Riesci a capire l’anima delle persone» insiste la brasiliana. In realtà Bolla è soprattutto un uomo bizzarro. E accetta, ammaliato dagli occhi nocciola e dalla bocca amarena della donna. Il tizio che ha fatto perdere le sue tracce è un notaio. Bolla conduce le ricerche nell’ambiente dell’alta borghesia siciliana e nel mondo della prostituzione, scoprendo drammi e paure di una carrellata di personaggi di cui svela ipocrisie, eccessi e segreti. Al suo fianco, zio Tango, ex poliziotto appassionato di vino, che gestisce la Taverna dei Tre chiodi, la «spicciafaccende» Nica, l’amica d’infanzia Dada. E alberi, fiori, piante dai quali attinge l’energia cosmica e persino qualche buona dritta. Sullo sfondo i contrasti di una Palermo maestosa nei suoi palazzi nobiliari e umile nelle botteghe artigianali, struggente nei giardini fioriti e nei borghi marinari.

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