Titolo: L’hotel del tempo perso. Non rubare
Autrice: Ilaria Gaspari
Editore: Rizzoli
Collana: I dieci comandamenti
Pagine: 110
Prezzo: € 13,00
Uscita: 22 aprile 2025
Recensione
La casa editrice “Rizzoli” ha lanciato sul mercato una nuova interessante collana legata ai “Dieci Comandamenti” che consiste in dieci brevi libri, scritti da dieci grandi scrittrici.
Tra i primi tre usciti (i successivi saranno in libreria nei prossimi mesi) c’è quello di Ilaria Gaspari dedicato al comandamento “Non rubare” ed intitolato “L’hotel del tempo perso”.
Già da subito ho apprezzato, nelle prime due pagine, l’elenco dei personaggi protagonisti della storia narrata, ottima scelta, molto utile, secondo me, per noi lettori.
La storia l’ho letta con estremo piacere e l’ho trovata appassionante, coinvolgente ed originale. I personaggi sono il punto forte del libro perché sono descritti davvero bene, con la presenza di vari dettagli che riguardano il loro carattere e il loro modo di essere.
Inoltre, sono rimasto parecchio colpito positivamente dalla scrittura di Ilaria Gaspari e ringrazio questo libro per avermela fatta conoscere; infatti, andrò a recuperare gli altri suoi lavori. Penso che sia una scrittrice davvero brava, mi piace tanto la sua penna, ha un modo di scrivere che ho trovato affascinante, a tratti ironico, coinvolgente e scorrevole.
Complimenti per avermi intrattenuto con facilità e aver scritto una storia breve, ma ricca di descrizioni precise, di personaggi che lasciano una traccia in noi, infatti sono carismatici ed interessanti, oltre ad un significato importante.
“L’hotel del tempo perso” è ricco di particolari che catturano l’attenzione del lettore, è di gradevole lettura, ha un ritmo assai intrigante che incuriosisce e mette alla prova chi legge. Mi è piaciuto il modo con cui l’autrice ha costruito la storia e l’ha suddivisa nelle varie parti, affrontando argomenti importanti specialmente quello attinente al titolo che lascio a voi scoprire. Pur essendo breve ha tutte le caratteristiche da conquistare e affascinare.
Sono curiosissimo, ora, di scoprire gli altri libri dedicati a questa interessante collana, in cui le autrici raccontano la storia descrivendo un dei Dieci Comandamenti a modo loro. Ciò penso sia molto stuzzicante ed interessante. Bravissima, come ho scritto sopra, Ilaria Gaspari, perché è riuscita perfettamente nel realizzare “Non rubare” nel suo romanzo intitolato “L’hotel del tempo perso”.
Ve lo consiglio, sia per la storia, sia per la scrittura dell’autrice che merita parecchio!
Qui sotto trovate l’incipit del prologo:
“Esistono al mondo luoghi in cui il tempo si ferma. E, prima o poi, anche chi ha corso all’impazzata tutta una vita si imbatte in un posto del genere. Succede.
Sono città crepuscolari, giardini polverosi, strade di periferia inzaccherate di pozzanghere. Sono le gallerie in cui si infila il treno, mentre sotto la ferrovia a strapiombo si spalanca la costa. Il treno ulula e trapassa la montagna.
Sono chioschi chiusi sul lungomare, cancelli di cinema all’aperto su cui sbiadiscono vecchie locandine di film visti una sera d’estate – c’era anche il bar, vendeva rotelle di liquirizia…”
Trama
Tauro Pigro, ridente località termale punteggiata di palme. Un hotel dall’eleganza sfiorita – tappeti polverosi, mobilio di mogano tarlato – accoglie dieci ospiti che arrivano alla spicciolata, ognuno col proprio carico di solitudine e aspettative. C’è la socialite d’altri tempi ossessionata dall’età, la bibliotecaria con la testa fra le nuvole, lo storico dell’arte che si ostina a non andare in pensione, la coppia sposata da decenni, lo scrittore incompreso. E poi l’architetto seduttore seriale, il parrucchiere rapato a zero, la capa che tiranneggia la sottoposta senza pietà.
Non sono tutti entusiasti di stare lì, qualcuno indossa una maschera di malumore poco adatta a quel luogo di riposo, ma senza saperlo hanno in comune qualcosa. Poco dopo il loro arrivo, nell’hotel si manifestano piccoli inconvenienti: i corridoi sembrano non finire mai, gli orologi segnano l’ora sbagliata e la cena tarda a essere servita. Presto diventa chiaro che c’è un motivo per cui quella compagnia di viandanti si trova lì. Ognuno di loro nasconde un segreto e nessuno può dirsi davvero innocente.
Ilaria Gaspari ci regala un irresistibile giallo a tinte filosofiche che omaggia Agatha Christie e le sue atmosfere, e in queste pagine esplora il comandamento “Non rubare” raccontandoci le conseguenze del furto più grave che un essere umano possa subire.