Titolo: L’uomo nell’ombra

Autore: Daniel Cole

Editore: Longanesi

Collana: La Gaja scienza

Pagine: 400

Prezzo: € 19,90

Uscita: 14 febbraio 2019

Traduttore: Alberto Pezzotta

Recensione

“L’uomo nell’ombra” è un thriller assolutamente particolare che si differenzia da molti libri di questo genere. Infatti si distingue per il fatto che non muoiono solo le vittime, ma muoiono anche gli assassini.

La protagonista, di questo secondo capitolo della trilogia di Daniel Cole, è Emily Baxter, donna dal carattere molto forte e determinato anche se, ogni tanto, mi ha dato l’impressione di lasciarsi andare un po’. ma ciò mi ha permesso di apprezzare il suo lato umano. Inoltre a tratti mi è parsa un po’ schiva e misteriosa.

Questo libro è comunque molto intrigante grazie ad un ritmo narrativo serrato, veloce ed a volte aggressivo. Sicuramente la scrittura di Daniel Cole arriva al lettore e lo intrattiene con piacere facendolo avventurare tra le pagine regalandogli anche una forte dose di adrenalina. L’autore ci propone una storia a tratti complessa ed avvincente, che ci mette ogni tanto a dura prova, imponendoci di riflettere sulla vicenda e sulle varie azioni dei protagonisti grazie ai diversi indizi che ci trasmette, però, in modo lento e dosato. Nonostante tutto ciò, devo ammettere che non mi ha convinto al cento per cento. Infatti sto ancora riflettendo sul motivo di questa mia indecisione.

Mi è sicuramente piaciuto, specialmente per l’adrenalina e i colpi di scena, ma è come se non mi fosse arrivato del tutto, l’entusiasmo che si dovrebbe provare leggendo un thriller così originale. Ho trovato questo libro molto introspettivo ed avvolto in una atmosfera a volte cupa e misteriosa che, da una parte mi ha invogliato nella lettura, mentre dall’altra mi ha portato a riflettere maggiormente e più profondamente sulla vicenda.

A differenza, forse, di altri libri di questo genere, “L’uomo nell’ombra” va letto lentamente senza farsi prendere dalla voglia di scoprire come procederanno i fatti e che cosa accadrà ai personaggi. Occorre, infatti, soffermarsi in modo tale da “gustarlo” meglio e godersi tutte le sue sfumature. Si respira, inoltre, anche una certa aria di diffidenza tra i vari personaggi, che risultano, molto particolari e misteriosi.

In conclusione, mi sento di consigliare questo thriller a quei lettori dai palati più fini e specialmente a chi già conosce l’autore Daniel Cole ed il suo stile narrativo grazie al libro precedente “Ragdoll” che penso proprio recupererò in modo da entrare meglio nell’ottica della sua scrittura.

Qui sotto vi lascio un passaggio:

“Così quello di oggi sarebbe il terzo” – “Tutti omicidi-suicidi” specificò Rouche.

“Avete pensato a qualcosa?” chiese Baxter

“Sì, che da qui in avanti possiamo aspettarci solo il peggio. Dopo tutto stiamo dando la caccia ai dei fantasmi.”

Rouche versò a terra il resto del suo caffè insapore, che sfrigolò e produsse vapore al pari di un acido. Chiuse gli occhi e alzò la testa verso il sole per poi riflettere a voce alta:

“Come si fa a catturare un killer che è già morto?

Trama

«Mi chiamo Emily Baxter e quello che mi aspetta è un compito impossibile, un enigma che sfida qualsiasi comprensione. Sono una detective di New Scotland Yard, sono fatta per questo lavoro. O così ho sempre creduto. Ma fermare questi omicidi sembra qualcosa al di là delle mie forze, e perfino di quelle dell’FBI e della CIA. Tutto per un semplice fatto: non muoiono solo le vittime, muoiono ogni volta anche gli assassini.

Sempre in coppia, omicidio e suicidio. Qui a Londra, ma anche oltre oceano, a New York. C’è soltanto un aspetto che può aiutarmi a trovare chi tira i fili nell’ombra. Ma è anche ciò che più mi terrorizza. Perché, per quanto possano sembrare distanti, questi omicidi hanno una cosa in comune. Quella cosa ha un nome: il mio. Quella cosa sono io.»