Titolo: Morte alle terme
Autrice: Beate Maly
Traduzione: Rachele Salerno
Editore: Emons Edizioni
Pagine: 250
Prezzo: € 15.50
Uscita: 4 aprile 2025
Recensione a cura di “Un libro in soffitta”
Il nuovo giallo di Beate Maly vede protagonista, per la quarta volta, la coppia di amici Ernestine, insegnante di latino in pensione, e Anton, farmacista ritiratosi dall’ attività lavorativa, ceduta alla figlia Heide.
Stavolta sono le terme di Baden bei Wien, realmente esistenti, a fare da sfondo a questo romanzo. Località termale nota per aver ospitato personalità del calibro di Beethoven e Mozart, Baden era frequentata dalla ricca borghesia che qui aveva scelto di acquistare sfarzose dimore storiche.
E la rinomata acqua sulfurea dalle innumerevoli proprietà curative è la motivazione che spinge Ernestine e il reticente Anton a trascorrere una settimana nel prestigioso Hotel Sauerhof.
La consolidata coppia di amici diviene testimone involontaria di un intrigo tra sospetti, amanti, furti di gioielli di impronta storica, concerti poco apprezzati, passeggiate notturne, eventi criminosi e rigide diete “salutari”.
Brio, ironia, eleganza e charme sono gli elementi che caratterizzano questo giallo dove l’alta borghesia mostra i segni di decadimento morale in un’ epoca, il 1924, in cui il mondo sta lentamente cambiando e il fiele e l’astio vanno “a braccetto”.
Affascinante giallo dalle atmosfere degli eleganti anni Venti.
Godibilissimo
/5
Trama
Tre settimane a bere acqua termale, ovvero acqua calda che puzza di uova marce. Questa è l’amara ricetta del dottore per Anton, farmacista in pensione con una insanabile passione per i dolci viennesi e una cistifellea malridotta. Ad accompagnarlo nel rinomato albergo a Baden, accorre l’immancabile Ernestine, che già si prefigura serate danzanti e passeggiate nei viali alberati.
Un rigorosissimo programma di cure/Fanghi fetidi e minestrine insapori li aspetta/no invece all’Hotel Sauerhof, oltre a una congerie di ospiti benestanti, tutti membri dell’alta borghesia salvo il burbero calciatore Pepi Kratochwil, il miglior attaccante della storia. Ed è proprio su di lui che ricadono tutti i sospetti quando sulla via del ritorno da un concerto viene scoperto un cadavere. Anton non può credere che il suo mito si sia macchiato di un simile delitto e niente e nessuno può tenere a freno la curiosità di Ernestine.
A quanto pare, tutti gli ospiti sono felici di sapere il calciatore in prigione. La chiave è ben seppellita nel passato, ma i due amici si confermano ancora una volta una grande squadra.