Titolo: Nulla va perduto
Sottotitolo: Vita straordinaria di Leda Rafanelli
Autore: Paolo Ciampi
Editore: Edizioni Spartaco
Collana: Dissensi
Pagine: 247
Prezzo: € 15,00
Uscita: 2 dicembre 2022
«Mi sono donata questo nome, oltre il bel nome che porto, poi che Djali vuol dire: di me stessa, ed io son sempre appartenuta solo a me stessa». Imprevedibile, appassionata, autentica. Sempre controcorrente, ma anche al centro dei grandi eventi che hanno segnato il ventesimo secolo. «La mia vita è un romanzo, anzi, lo sono le mie vite. E io sola ne sono l’autrice».
Trama
È Leda «Djali» Rafanelli, insieme anarchica e musulmana – tra le prime italiane ad abbracciare l’Islam – ma anche scrittrice, poetessa, giornalista, veggente, amante di molti.
Paolo Ciampi – autore di biografie che sono romanzi o forse di romanzi che sono biografie – propone ai lettori la storia di una donna dimenticata ma capace di parlare ai nostri tempi. Protagonista di grandi battaglie in un’epoca in cui tutto sembrava possibile, Leda ha attraversato il futurismo e altre avanguardie, ha avuto a che fare con personaggi quali Marinetti e Carrà, ha respinto l’amore di Mussolini quando quest’ultimo era ancora un socialista rivoluzionario, capendo prima di tutti gli altri di che pasta era fatto.
Ciampi racconta dando voce anche a se stesso perché molte sono le questioni che Leda pone direttamente. Quale libertà, quale responsabilità, in tempi dove ha gioco più facile l’indifferenza? E quanto ci manca oggi quel «noi» su cui contava Leda?
«Nella mia Vita libera – ostacolata solo dalla fatalità della lontananza – solo i Compagni, solo gli Anarchici, non mi hanno mai deluso. Dai più illustri ai più umili, tutti sono stati per me Luce, Calore, Vita, e solo unita alla schiera dei ribelli, dei refrattari, degli Individui che vanno contro corrente, sono rimasta IO».
Libro pubblicato con il contributo della Regione Campania.
Incipit
“Sono piantato su questo sedile, in fondo al terminal per l’ultimo volo della notte. Peccato non essersela presa comoda, col ritardo che hanno appena annunciato. Ci stava un ristorantino. Un piatto di tiella, oppure i ciceri e tria, prima di salutare la Puglia. O almeno una bella focaccia barese, perché no.
Invece sono qui, ragnatele nello stomaco e occhi fissi sul tabellone delle partenze. Con i neuroni che funzionano al mimino, stesso bisogno di riposo del personale dell’aeroporto. Al minimo, ovvero quanto basta per girare intorno a questa storia, ma larghi, larghi e lenti. Chissà se ha davvero un senso oggi. Uno insegue una vita che non c’è più e resta con un niente tra le dita. Succede e questo pare proprio un caso da manuale.
Bari aeroporto, ecco ciò che rimane della domenica. Evidente che mi presenterò a casa a notte fonda. Dovrò infilarmi subito a letto, con la preoccupazione della sveglia.
Insopportabile il viaggio di ritorno se la mattina dopo tocca lavorare…”
Biografia
Paolo Ciampi, giornalista e scrittore fiorentino, si divide tra la passione per i viaggi e la curiosità per i personaggi dimenticati nelle pieghe della storia. Ha all’attivo oltre trenta libri con diversi adattamenti teatrali e riconoscimenti nazionali come lo Spadolini per la biografia e il Maldini per la letteratura di viaggio. I suoi romanzi più recenti sono stati segnalati al Premio Strega.