Nuovo dizionario affettivo della lingua italiana

Titolo:  Nuovo dizionario affettivo della lingua italiana

A cura di: Matteo B. Bianchi con Giorgio Vasta

Editore: Fandango Libri

Pagine: 320

Prezzo: € 18,00

Uscita: 9 maggio 2019

Recensione

Ritorna in libreria, dopo dieci anni dalla sua prima edizione, un gioiellino: il “Nuovo dizionario affettivo della lingua italiana” e non appena l’ho avuto tra le mani ho iniziato a sfogliarlo con frenesia e con molta curiosità.  Esso si basa sulla geniale idea di invitare diversi autori ed autrici a scegliere una parola per loro significativa, che fosse legata magari a dei ricordi piacevoli o lavorativi e di spiegarla ai lettori.

In questo modo si è ottenuta una interessantissima raccolta di termini e di modi di dire, sia poco usati o curiosi, che moderni e famosi, o anche termini non appartenenti alla lingua italiana che sono appunto contenuti in questo nuovo dizionario curato da Matteo B. Bianchi (famoso scrittore e anche editor oltre ad essere un autore tv) con la collaborazione di Giorgio Vasta (autore e dal 2017 direttore del “Book Pride” la fiera nazionale dell’editoria indipendente).

Proprio a Matteo B.Bianchi è ovviamente affidata l’introduzione di questo libro e vi consiglio vivamente di leggerla perché è assolutamente interessantissima. Infatti ci racconta sia dell’origine del dizionario (che risale a settembre 2008), ma anche della sua riedizione avvenuta per festeggiare i 20 anni della casa editrice Fandango.

Quindi è stato necessario aggiornare il dizionario coinvolgendo ulteriori scrittori e scrittrici. In seguito ci spiega i parametri e i criteri che sono stati usati per dare vita a questa bell’opera. In questa riedizione troviamo ben 368 autori. Inoltre ci racconta molti aneddoti e curiosità di come ha preso vita l’intero dizionario. Per esempio di non superare le 2.000 battute e che è stata data la massima libertà per i contenuti.

Tra le varie curiosità c’è quella che non tutti coloro che sono stati contattati hanno accettato ed è divertente l’elenco di scuse da loro utilizzate per rifiutare.

“Nuovo dizionario affettivo della lingua italiana” lo si può leggere, ovviamente, in più modi: o in ordine alfabetico, quindi seguendo le pagine, oppure sfogliandolo e soffermandosi, inizialmente, sulle parole che più ci colpiscono e ci incuriosiscono, oppure, come ho fatto io, soffermandosi sugli autori che interessano maggiormente. Io mi sono  precipitato subito sulla parola scelta da Andrea Vitali.

Qualsiasi sia il vostro modo di leggerlo, resterete sicuramente conquistati da questo libro, sia per la sua particolarità che per l’interesse che provocano le parole presenti all’interno. Molte ci danno la possibilità anche di riflettere e di ragionare sui loro significativi ed inoltre abbiamo anche l’occasione di scoprire ed imparare termini nuovi o di rinfrescarci la memoria, o di scoprire curiosità.

Questo dizionario è, secondo me, da avere assolutamente nella propria libreria o sul comodino, e si presta a molti usi, come per esempio leggerlo e sfogliarlo con gli amici o in famiglia.

Ci sono parole e termini di tutti i generi e per tutti i gusti. Troverete al suo interno autori ed autrici più o meno famosi/e, ma tutto è assolutamente interessante e costruttivo.

Tra le varie parole vi segnalo: “Tecnicamente” di Michela Murgia, “Speranza” di Carmine Abate “Felicità” di Carmen Covito, “Radici” di Marcello Fois, “Buio” di Marco Vichi, “Zuzzurellone” di Vinicio Capossela e ovviamente “Nostalgia” di Andrea Vitali (che non è l’unico ad aver scelto questa parola).

Alla fine del libro ci sono due utili indici: uno con l’elenco delle parole in ordine alfabetico e un altro con l’elenco degli autori in ordine alfabetico per cognome e con il termine da loro scelto.

“Nuovo dizionario affettivo della lingua italiana” è un’opera a mio avviso molto ben curata e intrigante, curiosa e stimolante che mi ha fatto riflettere, sorridere, emozionare e passare del tempo in modo costruttivo e piacevole.

Trama

A dieci anni dalla sua prima edizione, per celebrare i suoi venti anni Fandango Libri pubblica il “Nuovo dizionario affettivo della lingua italiana”. Nel 2008 centinaia di autori e autrici furono invitati a partecipare a un lavoro collettivo basato su un’idea azzardata: quella di individuare una singola parola che per ciascuno di loro avesse un significato particolare perché, se le parole sono i “ferri del mestiere” degli scrittori, sono anche affetti, sono ricordi e sono storie.

Il Nuovo dizionario si è aperto all’ultima generazione di scrittori del secondo decennio degli anni 2000, per arricchire questa collezione unica. Il risultato è una raccolta eccentrica e a tratti spiazzante delle parole più disparate, dalle più semplici al dialetto, dai neologismi a frasi intere per indicare concetti insostituibili. Un volume insieme tradizionale e atipico, un piccolo monumento di scrittura dedicato alle parole della nostra lingua, una lettura in grado di offrire inaspettati spunti di riflessione.

Un vocabolario dove “trovare rispondenze e discordanze, capire quante e quali sono le parole che ci uniscono agli scrittori che amiamo, scoprire che certi termini del nostro privato idioletto sono inaspettatamente condivisi da poeti e narratori”.

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Comments

  • anna paola maga

    Luglio 1, 2019 at 11:56
    Reply

    penso valga la pena leggerlo per molti interessanti punti di vista

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