Obtorto collo

Titolo: Obtorto collo

Autore: Camilla H. Maturi

Editore: Scatole Parlanti

Collana: Voci

Pagine: 153

Prezzo: € 14,00

Uscita: 11 luglio 2019

Recensione

“Obtorto collo” è il titolo di un noir, come indicato anche in copertina, e segna l’esordio editoriale dell’autrice Camilla H.Maturi. Indubbiamente il nome del titolo è molto particolare, sono andato, quindi, a documentarmi un po’ per riportarvi una sorta di spiegazione e ho trovato la seguente:

“A collo storto”, cioè malvolentieri, controvoglia, con riluttanza.”

 La trama è, secondo me, molto intrigante e mi ha incuriosito parecchio. Oltre al titolo, anche la protagonista ha un nome non molto comune: Ipazia. Esso mi ha incuriosito parecchio e, durante la lettura, mi chiedevo spesso il motivo di tale scelta ed il suo significato. Per fortuna l’autrice ce lo svela dopo poco:

 “Mia madre mi diceva sempre che aveva scelto quel nome in onore a Ipazia di Alessandria, filosofa, astronoma e matematica”

Come notate già da queste poche mi righe si intuisce che è un noir elegante, sofisticato e particolare già da questi importanti dettagli.


La storia viene narrata alternando il passato col presente, quindi occorre porre parecchia attenzione per catturare tutte le sfumature e tutti i concetti della vicenda. A tratti essa, a mio avviso, risulta un pochino complessa, misteriosa specialmente nelle prime parti. Di queste vi anticipo che ne troverete cinque, precedute dal prologo. Le ultime sono le più movimentate ed interessanti, secondo i miei gusti.

“Obtorto collo” è un classico noir che lega mistero, passione, psicologia e morte. La scrittura di Camilla H. Maturi è molto particolare, ricercata e precisa. In alcuni momenti può risultare non del tutto facile intuire dove voglia arrivare con la storia, mischia le carte diverse volte, ma ciò crea sicuramente quel pathos che ricercano spesso i lettori amanti di questo genere. Il libro, come giustamente indicato anche in copertina, è un noir e si distingue dal genere thriller per vari aspetti che lascio a voi scoprire per non anticiparvi altro.

I personaggi risultano alcuni maggiormente descritti di altri, quindi qualcuno di loro è più facilmente inquadrabile rispetto ad altri. La protagonista è sicuramente il punto forte della storia perché ha un velo di mistero che la avvolge. A volte mi ha un po’ irritato per la sua debolezza o per alcune sue decisioni. Devo ammettere, infatti, che non mi è sempre stata molto simpatica. Ecco un altro dettaglio dei personaggi: non brillano in simpatia ed umanità, ma sono particolarmente misteriosi, indisponenti ed alcuni anche strafottenti. Tutti sono avvolti in un velo cupo che prevede anche l’appropriata ambientazione.

La lettura in sé richiede, come ho anticipato sopra, una dose di attenzione e di particolare predisposizione, da parte nostra, per entrare nella storia e cercare di raccogliere i vari indizi per capire la vicenda stessa.

Un libro, secondo me, colto e forse non adatto a tutti. Sicuramente piacerà a chi ama maggiormente il genere noir rispetto, magari, al giallo o al thriller che sono, per come la vedo io, tre tipi di storie diverse.

Per concludere, vi riporto un breve passaggio che compare nel primo capitolo ed in cui si intuisce la presenza di un grande e stuzzicante mistero gli ruota intorno. Infatti proprio quanto riporto sotto mi ha invogliato a portarlo alla luce.

“È paradossale come una condanna possa infine renderci liberi. Ma non dirò di tutto questo all’omuncolo. Non sarebbe il linea con il mio personaggio, la malinconica moglie del mostro che in una notte di follia le ha portato via tutto ciò che di più bello c’è nella vita: il vero amore”

Trama

Ipazia Maruelli è una donna come tante, con un passato relativamente banale, se non fosse per la disgrazia accaduta il 12 ottobre 2004 quando, diciottenne e al ritorno da scuola, trova la madre impiccata in cucina. “E così quel giorno sono morta un po’ anche io”.

Nonostante il trauma, cerca di proseguire la vita di tutti i giorni come le coetanee. Anni dopo, sposa il suo analista, diventa scrittrice e lavora nell’erboristeria del padre. Sembra procedere tutto normalmente fino a quando l’ingegnere Giulio Fraccani viene trovato morto in una camera d’albergo.

In un crescendo di suspense, grazie a una narrazione in cui le vicende del passato si alternano al presente, il lettore riuscirà finalmente a comprendere il misterioso disegno di una vendetta impensabile e di una giustizia solitaria.

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