Titolo: Partita vinta
Autrice: Giulia Galli
Editore: Graus Edizioni
Collana: Tracce
Pagine: 100
Prezzo: € 15,00
Uscita: 8 aprile 2025
Recensione
“Partita vinta” è il romanzo, in parte autobiografico, di Giulia Galli e pubblicato dalla casa editrice “Graus Edizioni”. Inoltre, segna l’inizio della mia collaborazione con questa interessante realtà editoriale.
Parto col proporvi la citazione che troviamo in quarta di copertina,
“E’ solo crescendo che ci si imbatte nelle infinite parti di noi, quelle più belle e quelle più brutte, ed è negli anni che si realizza che tutto quel che accade serve a tracciare il passo, segnare la strada e sciogliere nodi.”
Il romanzo è molto breve, lo si legge con grande piacere ed interesse anche perché è uno di quei generi di lettura che gradisco particolarmente, ossia di formazione ed introspettivo. Al suo interno ho trovato diversi passaggi interessanti e profondi che ho sottolineato e sui quali mi sono fermato a riflettere.
Da parte della protagonista Giulia, che allena una squadra di pallavolo, c’è tanto affetto. È molto legata alle sue giocatrici e cerca di aiutarle il più possibile, cercando anche di essere una loro confidente, di dare loro una mano a superare i problemi personali, compresi quelli più dolorosi, come nel caso di Alessandra che ha perso il padre.
Giulia cerca sempre di motivare e di incoraggiare le sue giocatrici, oltre a consolarle quando perdono, facendole ragionare che evidentemente era giusto così, ma incitandole a rifarsi nella prossima partita.
“Partita vinta” è un romanzo sull’adolescenza con le sue gioie e con i suoi dolori, con i suoi problemi e con le varie situazioni che ancora non si conoscono bene e non si sanno come gestire.
L’autrice ci illustra anche le varie difficoltà nell’entrare in contatto con loro per diversi motivi che possono essere caratteriali, per paure varie, per insicurezze, timidezze o altro. Inoltre, ci propone una riflessione sul ruolo dei genitori: devono sostenere le decisioni di un figlio, anche quando i desideri dell’uno non coincidono con i sogni dell’altro.
Giulia Galli affronta vari temi molto importanti ed attuali e fa riflettere i lettori con dei passaggi istruttivi e costruttivi!!!
Le ragazze che compongono la sua squadra sono, ovviamente, tutte diverse caratterialmente, ognuna con i propri problemi e Giulia si rende sempre disponibile per aiutarle, per ascoltarle, per consigliarle come una sorella maggiore o una madre.
Durante la lettura ci si imbatte pure in passaggi profondi e commoventi. Ho apprezzato ed ammirato parecchio la figura della protagonista ossia di Giulia, ha sempre la parola giusta per sollevare da terra le sue giocatrici.
La scrittura dell’autrice è scorrevole, semplice, lineare, ma riesce ad arrivare al cuore ed alla mente del lettore illuminandolo con consigli e con passaggi di grande umanità.
Il libro si conclude con delle pagine di riflessioni impostate per parola chiave. Un’idea utile ed originale che ho apprezzato molto. Mi complimento con Giulia Galli per averci proposto questo suo libro e per le varie tematiche affrontate.
Invito a leggerlo, è breve, non vi porterà via molto tempo, ma vi farà riflettere e vi aprirà ulteriormente gli occhi sul mondo degli adolescenti.
Qui sotto vi propongo l’incipit:
“Qualcuno dice che, se fai della tua passione un lavoro, non lavorerai mai un giorno della tua vita. Questa definizione mi calza a pennello.
Ciò significa che non esistono feste, orari, pause pranzo prestabilite. Esiste solo “il giusto”, in equilibrio tra dovere e piacere.
Non sono dipendente dal mio lavoro, ma credo che esista una continuità fluida che mi permette di oscillare tra l’essere presente nello studio di Pilates, essere presente a me stessa ed essere presente per le ragazze che alleno.
Sì, mi occupo anche di una squadra di pallavolo femminile; ci vediamo ogni settimana e si chiama, non a caso, la “Good Vibes Team”.
Sto andando proprio da loro, in questo momento, anche se è domenica. La moto sfreccia tra il traffico, supera una macchina, poi un’altra…”
Trama
Giulia allena una squadra di pallavolo e, nel corso della partita, osserva le sue ragazze adolescenti. Lo fa da allenatrice e da sorella maggiore perché lei conosce bene i problemi di quella fase di vita, ci è già passata: ha attraversato le pene d’amore, le insicurezze e le difficoltà in cui ora si imbattono Alessandra, Monica, Ilaria e Giovanna.
Il vero dolore e il silenzio vissuto a causa della morte del padre le hanno fornito gli strumenti per guidare oggi le sue ragazze. Set dopo set, l’autrice accompagna il lettore in un viaggio interiore in cui il rispetto per sé e per l’altro, l’onestà e la gratitudine assurgono a valori imprescindibili per condurre un’esistenza piena, in cui la sofferenza è fonte di crescita e l’altro diventa “strumento” di evoluzione personale, perché è lo specchio in cui si riflettono paure e mancanze.