Titolo: Una Cadillac Rosso fuoco
Autore: Joe R. Lansdale
Editore: Einaudi
Collana: Einaudi. Stile libero big
Pagine: 272
Prezzo: 17,50
Uscita: 21 luglio 2020
Citazione (scelta da me)
– Stammi a sentire. Io voglio te e tu vuoi me. Potremmo farcela, se ci sbarazziamo di Frank. Tu, a differenza di lui, faresti ottimi affari. Avremmo il nostro impero in questa città, ci pensi? Una catena di drive-in, delle concessionarie, bei vestiti, belle auto, quattrini da spendere!
– Senti. Mi è piaciuto vederti senza mutande. E mi sento davvero meglio, adesso. Ma con questa storia non voglio averci niente a che fare.
– Pensaci, – disse Nancy.
– Ci ho già pensato, e so già che non mi piace.
Recensione a cura di Matteo Villa
Quando il noir incontra il Texas profondo e una Cadillac diventa il biglietto per l’inferno.
Cosa succede quando prendi un venditore d’auto stanco della vita, una femme fatale da manuale, un marito violento, una Cadillac rossa fiammante e ci metti la penna irriverente di Joe R. Lansdale? Succede che ti ritrovi con un romanzo noir pulp da divorare in pochissimo tempo. E date queste premesse cosa potrebbe mai andare male?
Il protagonista si chiama Ed Edwards. Nome semplice, vita complicata. Fa il venditore e al bisogno il “recuperatore” d’auto usate (il tizio che ti porta via la macchina se non paghi le rate), ha una madre acida e alcolizzata e una sorella piccola a cui vuole molto bene, ed è uno di quei personaggi che, fin dalla prima pagina, capisci che non ha passato una vita semplice. Sogna una via d’uscita, qualcosa che gli permetta di risalire la scala sociale, magari con un pizzico di fortuna.
A questo punto entra in scena Nancy Craig, moglie di un cliente da cui Ed deve recuperare una Cadillac rossa. Nancy è bella e letale. Una di quelle donne che nei romanzi noir non portano mai buone notizie. Tra i due nasce una relazione pericolosa e, come da manuale, arriva la proposta indecente: eliminare il marito di lei, incassare l’assicurazione sulla vita e fuggire verso un futuro dorato.
Ma, come Lansdale ci insegna, i piani ben congegnati raramente vanno come previsto.
O come dico io: date queste fantastiche premesse, cosa mai potrebbe andare male?
L’ambientazione è quella del Texas anni 50, con tutto il carico di razzismo, povertà e ipocrisia dell’epoca. Ed è un veterano della guerra di Corea, mezzo nero e mezzo bianco, costretto a spacciarsi per bianco in un’America che non perdona chi nasce con il colore della pelle sbagliato. Questo dettaglio non è solo sfondo, ma motore di molte delle sue scelte: la voglia di riscatto sociale, il desiderio di garantire un futuro migliore alla sorella minore, il bisogno quasi disperato di contare qualcosa.
Il romanzo scorre come un film, lasciando pensare che sia già tutto pronto per la cinepresa. I dialoghi sono fulminanti, carichi di ironia, le scene si susseguono con ritmo serrato.
Uno degli aspetti più riusciti è sicuramente la costruzione dei personaggi. Ed, nonostante i suoi difetti e le sue scelte discutibili, conquista il lettore. È umano, fragile, determinato. Nancy è ambigua e seducente, non solo la classica donna fatale, ma una figura piena di ombre e desideri repressi. Il tenente McGinty, il poliziotto che inizia a sospettare che qualcosa non quadri, è un comprimario degno di nota, duro ma non privo di senso dell’onore.
Da leggere se si è alla ricerca di un noir che rispetta le regole ma che, al momento giusto, le sa anche rompere. Non trascuriamo l’ottima penna, con uno stile che mescola pulp, dramma e sarcasmo. Infatti, pur raccontando una storia tutto sommato classica, riesce a rendere tutto coinvolgente, grazie a un protagonista ben costruito e a un’ambientazione credibile e originale.
Una Cadillac rosso fuoco è un romanzo che si legge con piacere e che lascia il segno. Se vi piacciono le storie criminali con personaggi borderline e atmosfera old school, questo libro fa per voi.
Un autore che riscontrerò sulla mia strada sicuramente…
TRAMA
“Ed Edwards lavora nel business delle auto di seconda mano. Un settore fatto di contachilometri truccati, catorci arrugginiti e l’idea che debba essere il cliente a non farsi fregare. Appesantito da una madre alcolizzata, che non perde occasione per farlo sentire un fallito, Ed aspetta soltanto la chance giusta per svoltare. Cosí, quando si ritrova a pignorare una Cadillac nuova di zecca che i proprietari hanno smesso di pagare, il suo momento sembra arrivato: la Caddy era di Frank Craig e del suo schianto di moglie Nancy, proprietari di un drive-in e un cimitero per animali. Stufa del marito ubriacone e desiderosa di rifarsi una vita, Nancy propone a Ed – con cui finisce a letto al secondo incontro – di uccidere Frank, riscuotere la loro assicurazione e gestire insieme gli affari. È un’offerta allettante, ma Ed avrà veramente il fegato di andare fino in fondo?”
INCIPIT
“Ripiegai l’assegno e me lo misi nel taschino sforzandomi di non sorridere. Il marito, un certo signor Diedre, aveva appena comprato una Buick usata che stazionava nel parcheggio da un bel po’ di tempo, e sua moglie, una tipetta in una nuvola di chiffon rosa e stupidi pizzi bianchi, sembrava abbastanza soddisfatta dell’acquisto da far felice quel tizio per tutta la notte senza troppi sacrifici.
La Buick avrà avuto un paio d’anni, un modello del ’62, ma il proprietario precedente, un ragazzino di diciassette anni col piede pesante, ci aveva fatto una quantità assurda di chilometri. Alla fine i suoi gliel’avevano tolta e lo avevano costretto ad accettare un lavoro come magazziniere in un supermercato.
Sapevo bene quanta strada aveva fatto quell’auto e com’era stata trattata, perché io stesso avevo tirato il contachilometri cosí indietro da poter dire che la macchina era di una vecchietta che la usava per andare in chiesa la domenica e a fare la spesa il lunedí; poi era morta all’improvviso e il figlio, non sapendo che farsene, aveva deciso di venderla. Storia semplice, balla semplice.”