Sommersione

Titolo: Sommersione

Autore: Sandro Frizziero

Editore: Fazi

Collana: Le strade

Pagine: 189

Prezzo: € 16,00

Uscita: 12 marzo 2020

Recensione

“Sommersione” è il secondo libro scritto da Sandro Frizziero, ma per me il primo che leggo scritto da lui. Questo nuovo romanzo, a mio avviso, va letto almeno un paio di volte per assimilarlo e per capirlo al meglio. Il protagonista non ha un nome e tutta la storia si svolge su un’isola.

L’ambientazione me la sono immaginata cupa e, a tratti dominata da una certa dose di silenzio e di calma.

L’uomo passa parecchio del suo tempo in solitudine e a riflettere. Devo ammettere che è un personaggio molto arrogante, irritante e anche con una certa dose di cattiveria interiore. Infatti molte sue azioni, specialmente verso la moglie, sarebbero da denunciare immediatamente. Non posso, quindi, affermare che mi sia piaciuto come protagonista della storia.

Indubbiamente ci permette di riflettere molto sulle sue azioni e sul suo modo di pensare. A volte risulta molto cattivo, manesco, irritante ed arrogante.

Il libro è diviso in quattro parti alle quali va aggiunto l’epilogo. Inoltre è privo di dialoghi, quindi tutto risulta molto fitto, descrittivo e particolarmente intenso.
Da notare una particolarità dell’autore: egli usa l’articolo davanti ai nomi femminili, da una parte forse per rendere tutto molto più colloquiale, dall’altra per dare un certo risalto a queste figure. Il protagonista, infatti, ha avuto dalla moglie, pure una figlia, ma nonostante ciò si ritrova da solo con i suoi pensieri.

Sicuramente, a mio avviso, non ne esce bene dalla storia. Infatti col suo modo di agire riesce ad attirarsi contro le mie antipatie (e chissà forse pure le vostre). Egli mi ha dato l’impressione di essere una persona viscida, contro tutti e tutto, ed inoltre si sente superiore alle donne in generale, tanto da arrivare anche ad alzare le mani. Veramente pessimo, il classico personaggio “politicamente scorretto”.

Indubbiamente lo stile narrativo di Sandro Frizziero è molto interessante, ben curato e preciso. La sua scrittura intensa arriva al lettore, tutto risulta molto pulito stilisticamente parlando. Alcune volte però, per i miei gusti, c’è l’utilizzo troppo forte di determinati termini ed espressioni che non ho apprezzato, seppure utilizzati per dare più enfasi alla descrizione.

Alcuni passaggi mi hanno particolarmente gelato il sangue per le azioni del protagonista.

“Sommersione” è un romanzo amaro, a tratti forte, la cui lettura, pur scorrendo bene, richiede concentrazione ed attenzione. Non vi troverete sempre d’accordo con ciò che leggerete, anzi vi arrabbierete e vi irriterete, proverete anche fastidio. Infatti a me è successo così, ma sicuramente questo serve per dimostrare che è un libro che non lascia indifferente, ha una forza e particolarità che riesce a stimolarci.

Ne consiglio la lettura a chi vuole un libro da leggere molto lentamente, a chi riesce a mantenere autocontrollo e ama le lunghe riflessioni.

Concludo con un passaggio del libro:

“Gli abitanti dell’Isola, pur soffrendo la mancanza di servizi pubblici e il crollo del valore degli immobili, sono particolarmente fieri del loro isolamento e ciò non può non derivare dall’indole schiva, per non dire timorosa, dei primi che vi sono giunti, attratti proprio dal carattere impervio e inaccessibile di questi luoghi.”

Trama

In fondo all’Adriatico, a nord, esistono isole filiformi che separano il mare dalla laguna veneta. In una di queste esili terre Sandro Frizziero ha trovato il suo tesoro. Non un forziere di zecchini d’oro, ma qualcosa di infinitamente più prezioso per un romanziere (e dunque anche per noi lettori): uno scrigno di passioni brutali e primarie, di ipocrisia, maldicenza, invidia, avidità; vale a dire, tutti i sinonimi dell’amore malinteso.

Conosco l’Isola a cui si è ispirato l’autore, perciò posso apprezzare quanto l’abbia trasfigurata in una sua potente iperbole poetica, facendola diventare uno stemma di malumori e malamori universali. Un posto da cui si riescono a vedere le stelle del cielo, sì, ma solo perché «sono i lumini di un cimitero lontano».

Sommersione racconta la giornata decisiva di uno dei suoi abitanti – un vecchio pescatore – forse il più odioso; certamente quello che sa come odiare più e meglio di tutti gli altri: la vicina con il suo cane; la moglie morta; la figlia a cui interessa solo la casa da ereditare; i vecchi preti dementi ricoverati in un ospizio; qualche assassino e qualche prostituta; i devoti di un antico miracolo fasullo, inventato per coprire una scappatella; i bestemmiatori che spesso coincidono con i devoti; i frequentatori della Taverna, unico locale dell’Isola oltre all’American Bar, ma di gran lunga preferibile perché «all’American Bar non c’è ancora un sufficiente livello di disperazione

 

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Comments

  • anna paola maga

    Marzo 15, 2020 at 13:43
    Reply

    trama interessante

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