Sussurri

 Titolo: Sussurri

Autrice: Ashley Audrain

Editore: Rizzoli

Collana: Rizzoli narrativa

Pagine: 360

Prezzo: € 18,50

Uscita: 3 ottobre 2023

Traduzione: Isabella Zani

Recensione

“Sussurri” è il nuovo libro scritto da Ashley Audrain e pubblicato, come il precedente, da Rizzoli.

Della stessa scrittrice ho letto nel 2021: “La spinta”, di cui trovate ovviamente la recensione sul blog, semplicemente cliccando qui.

Mi ricordo che, nonostante un paio di passaggi, a mio avviso un pochino prevedibili, tutto fu assai interessante. Dopo aver letto quel libro, quindi, le mie aspettative sul suo nuovo lavoro erano abbastanza alte. Purtroppo, invece, non sono state confermate.

La trama attuale mi aveva incuriosito molto, la sua scrittura ne “La spinta” mi aveva catturato, ma questa volta con “Sussurri” non posso affermare di essere stato conquistato. L’ho trovato un po’ troppo lento, a tratti noioso per i miei gusti, inoltre l’aver dedicato ogni capitolo a uno dei personaggi che si alternano, mi ha fatto perdere spesso il filo della storia e mi ha mandato in confusione. Inoltre, secondo me, ne ha risentito anche il ritmo che ho trovato assai debole.

Psicologicamente parlando, invece, è stato abbastanza interessante, ma per la protagonista non ho provato assolutamente simpatia, ma anzi mi ha irritato spesso e l’ho trovata davvero insopportabile, a differenza degli altri personaggi che ho gradito maggiormente.

Le prime pagine mi sono sembrate troppo lineari e si sa già che cosa accadrà (se si legge prima la trama), tutto è assolutamente prevedibile, occorre quindi tenere duro e superare almeno le cento pagine, per poi trovare un romanzo che inizi un po’ a conquistare e ad appassionare. A mio avviso non è un thriller per diversi motivi che non voglio anticiparvi per non rovinarvi la lettura, quindi aspettatevi altro, in tal modo non resterete delusi e magari gradirete “Sussurri” più di me.

Non sono, quindi, rimasto molto soddisfatto, ma abbastanza dubbioso, però salvo sicuramente, almeno, la scrittura che è assolutamente da promuovere; infatti, la penna di Ashley Audrain è affascinante in alcuni punti e cattura in altri, ma secondo me, sono troppo pochi per farmi dare dei voti alti al libro.

Inoltre, avrei delineato maggiormente i personaggi, almeno i principali. Mi dispiace molto affermare ciò dato che “La spinta” mi aveva conquistato, ma questa volta, invece, non mi ha incollato alle pagine, non ho sentito l’adrenalina che volevo e non mi ha intrattenuto come se stessi leggendo un thriller.

Qui sotto vi propongo l’incipit:

“Si porta due dita sotto il naso e fiuta la madre del bambino mentre gli occhi si spalancano nel buio della cucina. L’orologio del forno dice 23.56. Il petto. Si sente soffocare. È un attacco di cuore? È questa la sensazione di un attacco di cuore? Deve muoversi. Va avanti e indietro sul parquet di rovere bianco e sfiora cose, la levetta del tostapane, la maniglia inox del frigorifero; le banane fragranti che si ammollano nella fruttiera. Cerca una familiarità che lo tenga con i piedi per terra. Che lo riporti indietro. Una doccia. Dovrebbe farsi una doccia. Arranca per le scale come un bambinetto. Si rifiuta di guardarsi nello specchio del bagno. Gli brucia la pelle. Si sfrega. Gli sembra di sentire una sirena. È una sirena?…”

Trama

I Loverly, proprietari della casa più lussuosa di Harlow Street, hanno organizzato un pomeriggio di fine estate tra amici: un party favoloso dal primo all’ultimo dettaglio, ma solo fino a quando Whitney Loverly, l’impeccabile padrona di casa, donna magnetica che richiama in egual modo malevolenze e ammirazione, si scaglia urlando contro il primogenito di dieci anni. Una scenata che gela all’istante l’atmosfera festaiola e gli invitati.

Nove mesi più tardi, verso mezzanotte, quello stesso bambino cade dalla finestra della sua cameretta ed entra in coma. Whitney gli siede accanto nella stanza d’ospedale satura di apprensione e angoscia, rifiutandosi di parlare con chiunque, compresa la sua migliore amica Blair, di cui non riesce nemmeno a sopportare la vista. I fatti che seguono nei tre giorni successivi, mentre si consuma il dramma del piccolo Xavier, la cui sorte è sospesa in un fermo immagine, stringono il campo sulle famiglie di Harlow Street. In particolare, sulle tre donne che ruotano intorno a Whitney – Blair, Rebecca, Mara – di cui vengono svelati segreti e bugie: sussurri, che a poco a poco s’insinuano sotto la spessa coltre che ha sempre protetto, o meglio coperto, i rapporti di buon vicinato.

I sussurri sono le invidie, i desideri, le confusioni, le intuizioni silenziate; e Ashley Audrain si conferma maestra di seduzione nel delineare le paure e la furia delle donne quando diventano madri, quando diventano amiche, ogni volta che scelgono.

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