Due di noi

Titolo: Due di noi

Autrice: Camilla Rocca

Editore: Garzanti

Collana: Narratori moderni

Pagine: 313

Prezzo: € 16,90

Uscita: 21 maggio 2024

Recensione

“Due di noi”, scritto brillantemente da Camilla Rocca, è stato il libro protagonista del mio primo “Silent reading party”, organizzato dalla casa editrice “Garzanti” che ha pubblicato questo ottimo romanzo. L’esperienza è stata a dir poco meravigliosa, infatti, dopo dieci minuti di meditazione, io e altri lettori e lettrici, ci siamo immersi nella lettura, rigorosamente in silenzio, per almeno un’ora per poi discuterne tutti insieme. Ovviamente non sono riuscito a leggerlo tutto in quell’incontro, ma il giorno dopo, a casa, ho sentito il desiderio di continuare il libro perché ero curioso di scoprire i vari avvenimenti della storia.

Al centro di “Due di noi” c’è una coppia di gemelle Alice e Viola e ciò mi è piaciuto fin da subito perché hanno un rapporto fantastico, ed è interessante vederle in azione dato il loro forte legame.

Oltre a loro, ovviamente, ci sono altri personaggi, tra cui il fratello Tommaso, il ragazzo di Alice, ossia Francesco, poi troviamo anche Matteo, quello di Viola.

I motivi per cui mi è piaciuto “Due di noi” sono tanti, tra questi il fatto che il luogo in cui è stata ambientata la storia è Milano, ossia la mia città, in questo modo, durante la lettura, ho ritrovato moltissime zone a me note e mi ha risvegliato anche diversi ricordi, ma non sono stati gli unici. Infatti, nel libro ho trovato alcuni passaggi che mi hanno ricordato momenti del mio passato e tutto ciò è stato davvero emozionante ed appassionante.

“Due di noi” tocca con garbo molti argomenti importanti come l’adolescenza, l’amore, la famiglia, la scuola, i rapporti tra le persone, i momenti delle decisioni, il sesso, la crescita personale, i ricordi e tanto altro ancora.

Inoltre, è capito di ritrovarmi in alcuni passaggi, per esempio in questo:

“Prevedere le conseguenze mi aveva sempre fatto sentire tranquilla e ancora più prepararmi all’imprevedibile…”

La scrittura di Camilla Rocca è davvero splendida, dolce, intensa e profonda. Questo è il suo primo romanzo e posso affermare, con sicurezza, che è partita alla grande perché è riuscita a tenermi incollato alle pagine e farmi anche commuovere.

La sua scrittura è molto evocativa, è scorrevole ed avvincente; infatti, ho letto il libro in pochissimo tempo. Ci sono diversi passaggi che meriterebbero di essere citati, infatti ne ho sottolineati davvero tanti, ma lascio a voi il compito di procurarvi una copia di questo gradevolissimo romanzo e di farvi conquistare dalla storia narrata con grande bravura. Sono certo che vi coinvolgerà, risvegliandovi i ricordi della vostra adolescenza, inoltre, vi affezionerete ai personaggi, in particolare alle due gemelle e al loro rapporto davvero speciale.

Camilla Rocca scrive nel modo più corretto possibile, anche quando deve affrontare temi importanti e delicati e, all’interno del romanzo, ce ne sono diversi. Inoltre, è una storia che rende possibile un confronto sia con se stessi, che con chi lo ha letto, permette di instaurare una bella chiacchierata costruttiva, proprio come è accaduto nell’evento del “Silent reading party” di cui vi ho parlato all’inizio, il libro, infatti, si presta parecchio essendo ricco di storie, di vita e di forti emozioni.

“Due di noi” racconta anche di crescite personali, inoltre potrebbe essere inserito, secondo me, tra le letture di formazione, che io adoro.

Durante la lettura si sorride, si soffre, si gioisce, si riflette… preparatevi a un romanzo che non vi lascerà indifferenti, inoltre è adatto a tutti. Ovviamente ve lo consiglio caldamente, perché a me ha regalato tanto, ho amato leggerlo e penso che sia uno di quei romanzi che meritano anche una seconda lettura per assaporare meglio tutto il suo contenuto.

Concludo riportando l’incipit del primo capitolo che segue il prologo:

“Viola ballava con gli occhi chiusi, la bocca piegata in un vago sorriso beato, quasi estatico, i capelli lunghissimi che oscillavano davanti alle spalle. Sapevo che quando ballava in quel modo voleva dire che aveva bevuto il cocktail di troppo, quello che fa dimenticare il mondo attorno e godere della serenità della tabula rasa che si crea nella mente. Non si dimenticava di me però, quello mai, nemmeno dopo un’infinità di bicchieri di troppo.

Ogni tanto apriva gli occhi, mi cercava con lo sguardo, faceva un gesto come per dire “sicura che non vuoi ballare?”, io rispondevo di no scuotendo la testa, allora lasciava ricadere le palpebre, come un sipario. Tornava nel suo isolamento etilico, un paradiso di beatitudine psichedelica…”

Trama

Alice e Viola sono gemelle identiche. Viola si è affacciata per prima al mondo, Alice l’ha seguita da vicino stringendole forte la caviglia. A unirle, un legame che loro soltanto sono in grado di comprendere e una promessa che si sono scambiate da piccole, intrecciando i mignoli: «Non ti mentirò mai».

Per tutti, sono indistinguibili: hanno gli stessi amici, frequentano gli stessi posti, hanno le stesse abitudini e gli stessi sogni. Al punto che, quando si guarda allo specchio, Alice non sa se vede il proprio riflesso o quello della sorella. Finché, all’ultimo anno di liceo, una frase che non hanno mai udito prima sconvolge la loro vita: «Per me, siete diverse». È Francesco a dirlo ad Alice, durante una festa. Di poco più grande, Francesco è tormentato da una famiglia difficile e non ha alcuna voglia di sprecare la vita a rimuginare. Giorno dopo giorno, insegna ad Alice a osare, a viaggiare di notte per vedere l’alba sul mare, a partire per Parigi all’improvviso.

Ad allontanarsi dal guscio che l’ha sempre coccolata. Alice, ora, vuole vivere la sua vita. E, mentre tutto sembra perfetto, la promessa tra Viola e Alice si incrina: nulla sarà più come prima. Ma anche l’illusione di un amore non è eterna e Alice rischia di perdere ogni riferimento. Nell’estate degli opposti, tra l’esame di maturità e i mesi in cui la libertà assume un nuovo sapore, lei e Viola si scoprono invincibilmente diverse. Eppure, da quella diversità, dalle delusioni e dalle separazioni, emerge una nuova certezza: quei due mignoli intrecciati non si separeranno mai.

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