Titolo: Il caso Morel
Autore: Rubem Fonseca
Editore: Fazi
Collana: Darkside
Pagine: 195
Prezzo: € 18,00
Uscita: 28 marzo 2023
Traduzione: Daniele Petruccioli
Recensione
“Il caso Morel” scritto da Rubem Fonseca, edito da “Fazi Editore”, rientra nella collana “Darkside”. È un libro molto particolare e c’è da segnalare subito che è stato pubblicato nel 1973 diventando immediatamente un bestseller. Il genere a cui si avvicina è sicuramente il noir e la penna dell’autore è molto avvincente; infatti, la sua scrittura vi stupirà non poco.
A mio parere occorre, durante la lettura, porre parecchia attenzione perché non è tutto così facile da seguire e da intuire, anzi, a dire il vero, la bravura di Rubem Fonseca è proprio quella di non farci capire dove voglia arrivare, seguire infatti la sua storia mette a dura prova.
A volte per me è stato un po’ contorto, o meglio non sono abituato ad un libro scritto così. Tuttavia, ho trovato la sua scrittura molto affascinante e ha regalato al noir come un’innovazione e una storia parecchio elettrizzante e nuova, diversa dalle solite, oserei quasi dire geniale.
Nonostante tutto ciò posso anche capire se a qualcuno, come è successo inizialmente a me, trovasse fastidio nel corso della lettura. Oltre a tutto ciò devo anche segnalare che la terminologia è, ogni tanto, un po’ forte perché Rubem Fonseca non gira intorno ai fatti, va dritto al dunque e usa le parole che occorre adoperare, senza se e senza ma. Per tutto ciò che ho indicato, penso che “Il caso Morel” non sia indicato e adatto a chiunque, ma solo a chi ama il genere noir e a chi non si scandalizza per una terminologia, colorita, a volte un pochino spinta.
Il ritmo è vario e i due protagonisti, Paul Morel e Vilela, sono il punto forte del libro. Tutto, o quasi, ruota attorno a loro, sono due uomini molto carismatici, ben caratterizzati e delineati; quindi, lasciano indubbiamente il segno nei lettori. Personalmente non ho provato simpatia per nessuno dei due, a volte li ho trovati un pochino fastidiosi, ma ragionando ho anche pensato che ciò sia anche segno di grandezza dell’autore che è riuscito a proporre due personaggi che vanno oltre a ciò a cui siamo in genere abituati.
La vicenda noir è comunque interessante, particolarissima e riesce a lasciare il segno nel lettore che rimane, a volte, un po’ sconcertato e stupito, che cerca, nel corso dei capitoli, di capire meglio, ma che non sempre ci riesce e resta sbigottito, dubbioso, stranito. “Il caso Morel” vi catturerà, nel bene o nel male, per la sua unicità e vi regalerà una lettura più unica che rara.
Concludo con l’incipit:
“Matos e Vilela si incontrano davanti al penitenziario. Da solo Vilela non riuscirebbe facilmente a entrare, ma la presenza di Matos apre tutte le porte. Arrivano alla cella di Morel.
Un cubicolo minuscolo. Branda stretta con coperta grigia. Tavolo pieno di libri; radio portatile; lavandino; gabinetto; altri libri impilati sul pavimento.
Morel è un uomo magro, pallido, capelli scuri ingrigiti sulle tempie. Rughe profonde gli solcano la faccia. Indossa una camicia bianca e pantaloni grigi, tutti spiegazzati. Probabile che con quegli indumenti ci dorma.
«Ho due suoi libri, qui». Li cerca, ne trova uno soltanto. «L’altro è sparito. Vuole sedersi?». Morel indica a Vilela l’unica sedia della cella. «Vi lascio soli. Ho ancora parecchio da fare», dice Matos. «Grazie». Morel gli stringe la mano.
«Vi troverete bene. Per uscire, basta bussare alla porta e dire di chiamare l’ispettore Rangel».
Matos esce…
Trama
Vilela, ex commissario diventato scrittore di gialli, incontra in prigione Paul Morel, artista incarcerato con l’accusa di avere assassinato barbaramente una delle sue amanti, il cui cadavere è stato ritrovato su una spiaggia di Rio de Janeiro. È stato Morel a chiedere di vedere Vilela, per fargli leggere dei brani di un manoscritto in cui racconta la sua vita e (chissà?) la verità sull’omicidio.
L’ex commissario, che è in crisi creativa, accetta di leggere il libro, sempre più intrigato dall’ambiente descritto dall’artista: da una parte il gran mondo carioca tra il perverso e il gaudente, fatto di orge in grandi appartamenti lussuosi a Copacabana e di piccole angherie borghesi; dall’altra un sottobosco di prostitute, delinquenti e immigrati dalle zone povere del Brasile. Procedendo nella lettura, a Vilela viene voglia di indagare sul delitto.
A poco a poco, i nomi dei personaggi vengono sostituiti da quelli reali, le scene del libro si sovrappongono a quelle della vita vera, Vilela a Morel, i romanzi ai diari, fino alla risoluzione dell’enigma… O forse era la fine del romanzo? Pubblicato nel 1973 e da subito bestseller oltre ogni aspettativa, Il caso Morel aprì la strada a un’incredibile carriera: un romanzo geniale, costruito da una penna di prim’ordine, colto ma fatto per piacere a tutti, capace di attingere al basso per farne alta letteratura.