Il gran mondo

Titolo: Il gran mondo

Autore: Pierre Lemaitre

Editore: Mondadori

Collana: Scrittori italiani e stranieri

Pagine: 619

Prezzo: € 23,00

Uscita: 6 settembre 2022

Traduzione: Elena Cappellini

Recensione

“Il gran mondo”, pubblicato da “Mondadori”, è scritto egregiamente da Pierre Lemaitre. Posso subito anticiparvi che rientra tra i miei libri preferiti di quest’anno. Infatti, nonostante la sua notevole mole, con ben oltre 600 pagine, l’ho letto con grande interesse e mi ha appassionato moltissimo!!!

La scrittura dell’autore è avvincente, scorrevole e ricca di momenti da ricordare, infatti si resta attaccati alle pagine. La penna di Pierre Lemaitre conquista immediatamente e ha la capacità di catturare l’attenzione del lettore, grazie anche ai personaggi molto ben descritti e assai carismatici.

“Il gran mondo” non è solo una saga familiare ben scritta, ma anche un libro di avventura che ci porta in alcuni posti del mondo, per esempio a Parigi, Saigon o anche solo restando a Beirut, grazie ai suoi personaggi. Infatti, si viaggia parecchio seguendo le vite della famiglia Pelletier.

Ognuno dei quattro figli ha lati caratteriali ben marcati che li contraddistinguono. Etienne, per esempio, è ironico, con una struggente gioia di vivere ed è quello che lascia il vuoto in casa una volta che se ne va per affrontare la sua vita. Egli è il mio personaggio preferito, quello che ho apprezzato maggiormente, secondo me è il più carismatico e ricco di personalità.

Helena è la figlia che resta per un po’ con i genitori dopo la partenza dei suoi fratelli. È astiosa, provocatoria, istintiva, ribelle, un pochino infantile e, a volte, agisce senza riflettere.

Il primogenito Jean, detto Bouboule, è succube della moglie Geneviève, quindi caratterialmente debole e privo della capacità di decidere con la sua testa e di imporsi. La donna ha sbalzi di umore, è acida, crudele, vendicativa e pensa principalmente ai suoi interessi.

Il secondogenito, Francois si impegna per diventare un giornalista affermato a Parigi e si percepisce la sua passione per questo lavoro. Vuole essere libero e indipendente, ma dovrà fare i conti con un impedimento.

I genitori dei ragazzi seguono le imprese dei figli, ma poi non restano più solo a guardare, anche a causa di uno dei vari colpi di scena che movimenta tutto e mescolando le carte della loro vita.

Pierre Lemaitre ci racconta una splendida saga familiare, che cattura la nostra attenzione e ci fa leggere con frenesia i vari capitoli che, a mio avviso, hanno anche dei titoli intriganti in grado di incuriosire il lettore. Tutto è molto curato, oltre ad essere scritto assolutamente bene e le descrizioni sono così precise che sembra di essere presenti sul luogo del racconto.

Durante la lettura, lo scrittore ci permette di conoscere sempre meglio i vari personaggi e ora della fine è come se facessero parte della nostra vita da sempre, come se fossero nostri parenti o amici.

“Il gran mondo” provoca ricche e svariate emozioni, ci sono momenti forti, altri di tensione, alcuni tristi, altri di speranza…Nonostante il numero di pagine, non è mai una storia noiosa, non stanca, ma anzi più si procede nella lettura e più ci si appassiona, ne sono rimasto assolutamente conquistato.

Vi consiglio caldamente “Il grande mondo”, fatevi conquistare dai suoi personaggi e dalla loro storia ricca di momenti appassionanti ed avvincenti!!! Bellissimo!!!!

Qui sotto vi propongo l’incipit:

“Nel corso degli anni, la processione di famiglia che percorreva l’avenue des Français aveva conosciuto diverse varianti, ma non aveva ancora assunto l’aspetto di un corteo funebre. Nonostante fosse viva e vegeta, quell’anno sembrava che stessero accompagnando madame Pelletier verso l’ultima dimora.

Mentre il marito, come al solito, camminava davanti con passo solenne, lei si trascinava alle sue spalle, fermandosi di continuo per rivolgere al figlio Étienne lo sguardo di una moribonda che implora il colpo di grazia. Dietro di loro, da bravo primogenito, Jean detto Bouboule avanzava con passo rigido insieme alla mogliettina Geneviève, che trotterellava tenendolo a braccetto. François chiudeva la fila in compagnia di Hélène.

In testa al corteo, monsieur Pelletier salutava sorridendo gli ambulanti che vendevano angurie e cetrioli, rivolgeva un cenno di mano ai lustrascarpe, sembrava un uomo in marcia verso il trionfo, cosa peraltro non lontana dalla realtà…”

Trama

Beirut, 1948. Louis Pelletier e sua moglie Angèle sono emigrati da molti anni in Libano e hanno avuto quattro figli. Negli anni Venti Louis ha acquistato un modesto saponificio trasformandolo nel “fiore all’occhiello dell’industria libanese” e ne va enormemente fiero. Il figlio primogenito Jean, detto Bouboule, ventisette anni, è un uomo senza ambizioni, succube della terribile moglie Geneviève, con la quale si è trasferito a Parigi deludendo le aspettative del padre che l’avrebbe voluto alla direzione del suo impero.

Il secondogenito, l’intraprendente François, sogna di fare il giornalista. Partito per Parigi, riesce a farsi assumere nella redazione di cronaca del giornale più popolare del momento. Nella capitale francese arriverà anche la figlia più giovane, Hélène, fragile e ribelle che entrerà in un giro di persone poco raccomandabili.

Diversamente, il terzogenito Étienne, un sensibile “idealista senza ideali”, decide di seguire il suo amante, un militare in missione in Indocina, e si stabilisce a Saigon dove si scontrerà con una durissima realtà. Mentre i genitori rimangono soli e ignari a Beirut, in un’epoca in cui tutto sembra possibile e non lo è affatto, i figli devono fare i conti con amare delusioni e le conseguenze delle loro azioni, finché il passato irrompe nelle loro vite con il suo pesante bagaglio di inconfessati segreti.

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