Il libro di Katerina

Titolo: Il libro di Katerina

Autore: Auguste Korteau

Editore: Nutrimenti

Collana: Greenwich

Pagine: 159

Prezzo: € 16,00

Uscita: 17 settembre 2020

Traduzione: Michela Corvino

Recensione

Auguste Korteau, autore de “Il libro di Katerina”, ci propone una storia molto toccante, forte e anche assai triste che arriva al cuore di noi lettori. La particolarità, che salta subito all’occhio, è che non ci sono capitoli, ma tutto è diviso in brevissimi paragrafi che rendono la lettura molto scorrevole dando vita ad un ritmo assai veloce e coinvolgente.

Nella prima pagina si trova un albero genealogico utilissimo, che vi consiglio di tenere sempre a portata di mano, perché i personaggi che animano il romanzo sono molti e con nomi, a volte, anche un po’ complessi, a mio avviso. Inoltre, per quanto riguarda le prime pagine, occorre assolutamente avere sottomano la cartina perché l’autore ci presenta tutti i componenti delle varie famiglie.

“Il libro di Katerina”, inizia subito con un forte colpo di scena che ci lascia ammutoliti, poi si procede con un ritmo più tranquillo facendo la conoscenza del parentado. La donna è sicuramente il personaggio centrale di tutta la vicenda, insieme al figlio, e ci racconta, in un lungo monologo, tutta la sua vita ed i suoi rapporti con la famiglia. Non vi nascondo che ci si commuove parecchio e che molte situazioni, a cui ha dovuto sottostare, non sono particolarmente felici.

Katerina è indubbiamente una donna infelice, con una esistenza assai difficile da sopportare, anche per varie problematiche. L’autore ci descrive molto bene tutta la storia, infatti, in modo dettagliato, veniamo a conoscenza di varie situazioni non felici e problematiche. Si respira parecchia tristezza e tanta sofferenza.

Auguste Korteau scrive in modo, a volte, molto forte riuscendo a renderci la vicenda che racconta ben chiara e precisa. Tutto è descritto, infatti, con grande precisione e con una terminologia adatta ai vari avvenimenti. Inoltre è fenomenale che sia riuscito a raccontare e a mettersi nei panni di una donna e pure madre, così complessa e problematica. All’interno del romanzo affronta varie tematiche veramente importanti e forti come per esempio la depressione.

La storia familiare narrata, vista con gli occhi di Katerina, è assai toccante. La donna non ha avuto una vita facile e, spesso, ha dovuto combattere anche contro chi doveva volerle bene. Per leggere “Il libro di Katerina” bisogna essere forti e reggere le varie avversità, le tragedie e il dolore traboccante che si percepisce dall’abile penna di Auguste Korteau.

Indubbiamente non è un libro per tutti, ma per coloro che desiderano una lettura forte, impegnata, particolarmente intensa e potente. Bisognerebbe, anche se è difficile, non farsi coinvolgere dalla sofferenza della donna, che nel procedere con la lettura, provoca in noi un certo desiderio di proteggerla e di darle una mano.

Una curiosità: “Il libro di Katerina”, best seller in Grecia con 65.000 copie vendute, è anche diventato uno spettacolo teatrale che ha ottenuto un ottimo successo di pubblico e critica.

Concludo con un passaggio:

“Confesso che all’epoca anch’io ero indignata con mia cognata, perché ritenevo il suo gesto imperdonabile e disumano. Ci vorranno anni perché io capisca che, con ogni probabilità, fu il gesto disperato di una madre che voleva proteggere la sua prole da qualcosa di brutto. Qualcosa di molto, molto brutto.”

Trama

Katerina Chorianos nasce a Salonicco il Giovedì Santo del 1953. Cresce in una famiglia nella quale il benessere non manca – una grande casa sul lungomare, scuole private, insegnanti di lingue, sport, gite in automobile, vacanze estive – ma all’ombra di due genitori dall’indole ruvida e ingombrante: da una parte la kyra Irini, insensibile e fredda, “che aveva patito stenti e umiliazioni, vissuta e invecchiata senza conoscere la gioia dell’amore”; dall’altra il padre Minas, severo e irascibile, un uomo “tutto d’un pezzo a cui non potevi estorcere nessuna tenerezza”.

Katerina ha due fratelli e una sorella: con Aghis è amore ai limiti della morbosità, con Miron e Kliò è una guerra quotidiana fatta di piccole e grandi crudeltà. E poi, come una spada di Damocle, aleggia sull’intera stirpe dei Chorianos uno spettro: la minaccia oscura della malattia mentale. Auguste Korteau trasforma sua madre in protagonista e voce narrante di un romanzo familiare, doloroso ma mai cupo, anzi ironico, spesso sfrontato. E ripercorre così, grazie al racconto vivace e inquieto di “Katerina la pazza”, la storia di una famiglia, di un paese, e soprattutto di una donna capace di straordinari slanci e vittima di fragilità estreme, a cui neanche l’amore sviscerato per il figlio riuscirà a risparmiare la sofferenza di un destino inclemente.

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