Titolo: Il sentiero del sale
Autore: Raynor Winn
Editore: Feltrinelli
Numero di pagine: 320
Data di pubblicazione: 7 aprile 2022
Prezzo: € 19,00
Recensione a cura di Chiara
“Avevamo perso tutto, ma avevamo ancora un sentiero davanti.”
Il sentiero del sale di Raynor Winn è un memoir che racconta una dura caduta e una rinascita lenta, lungo uno dei percorsi costieri più impegnativi del Regno Unito.
La storia si apre con un evento traumatico che colpisce i protagonisti. Raynor e suo marito Moth perdono la loro casa a causa di un investimento fallimentare, in pochissimo tempo diventano dei senza tetto e, come se non bastasse, a Moth viene diagnosticata una malattia neurodegenerativa con una prognosi incerta.
Di fronte al crollo totale, la coppia prende la decisione di camminare percorrendo il South West Coast Path, un sentiero di oltre 1.000 chilometri che, passo dopo passo, diventerà un cammino interiore.
Il romanzo racconta una storia vera che riesce a toccare il cuore del lettore grazie alla bellezza dei luoghi e alla sincerità che riesce a trasmettere.
Raynor non descrive la natura con lo sguardo distante di una turista, ma come chi la vive nei dolori, nei crampi della fame, nelle notti sotto la pioggia, ma anche nella gratitudine verso una sorgente d’acqua o un riparo improvvisato.
Per Moth, segnato dalla malattia, il cammino diventa una forma di cura, fisica e simbolica.
Tra i momenti più toccanti ci sono le interazioni con altri viandanti, turisti infastiditi e gestori di campeggi che li guardano con sospetto. L’esperienza di essere senza casa viene descritta non solo come privazione di tutto ciò che ai protagonisti era caro fino a poco prima, ma anche come esperienza sociale. L’autrice ci mostra come la povertà sia spesso accompagnata dal pregiudizio, più che dall’empatia e di come chi vive ai margini venga spesso considerato invisibile.
Al centro della storia c’è un rapporto di coppia straordinario. Quello tra Raynor e Moth è un legame profondo e solido che gli permette di resistere insieme.
Il sentiero del sale è un memoir sincero e doloroso. È un libro da leggere lentamente, magari mentre si viaggia o si cammina, per riscoprire il valore delle piccole cose, dei legami e dei paesaggi.