Intervista all’autrice: Annalisa Giuliani

Buongiorno a tutti !!!

Questa settimana la protagonista dell’intervista è Annalisa Giuliani, autrice del libro “Contrappunto a quattro voci” edito  Ianieri Edizioni

Se vuoi puoi anche leggere la mia recensione: clicca qui.

Intervista

1 – Come è nata l’idea di scrivere il tuo libro “Contrappunto a quattro voci”?

In “Contrappunto a quattro voci” ho voluto raccontare storie di vuoti e di infelicità.  Ho voluto affrontare il tema della violenza domestica non nei dettagli, di questi siamo quotidianamente informati dalle cronache, ma attraverso  il sentire dei vari personaggi, il malessere che resta ad abitare dentro e che modifica il modo di stare al mondo.   E’ stato un lavoro introspettivo e sofferto perché ho raccontato vita vera con le sue ferite e cicatrici. Considero la scrittura come qualcosa di complementare e mai estranea alla vita e in “Contrappunto a quattro voci” ho cercato di dare vita sui fogli alle esistenze  che ho incontrato e ascoltato.

2 – Mi descriveresti il tuo libro con tre aggettivi?

Innanzitutto breve: sono solo 100 pagine per 100 grammi. Vero,   racconto vite incontrate realmente. Il terzo aggettivo lo lascio a chi vorrà leggerlo, Sono convinta che la scrittura può dirsi compiuta, non quando chi  scrive traccia l’ultimo punto nell’ultima pagina, ma solo  quando incontra il punto di vista del lettore.

3 – Puoi indicarci un pregio e un difetto dei quattro protagonisti?

Viola, Emiliano, Ester, e Edoardo sono i quattro protagonisti della storia. Fragili esistenze ma accomunate dallo stesso desiderio di salvezza. Ciascuno ha il proprio carico di imperfezione ma La perfezione rimane sempre uguale a sé stessa, è l’imperfezione a rendere reali e vere le persone

4 – Come sei riuscita a coordinare tutti i personaggi alternandoli nei vari capitoli?

La scrittura per me è un processo strano, è più simile ad un viaggio avventuroso che ad uno organizzato, la meta da raggiungere trova strade inaspettate, sentieri impervi e i compagni di viaggio si rivelano nel cammino, molto spesso  meravigliandomi. La scrittura, per me  è una proiezione del profondo che non può essere governata. I protagonisti della storia si sono alternati e incastrati in maniera molto naturale, forse mi ha aiutata la mia passione per la musica,  così come nella spartito le note si incastrano in un contrappunto di suoni, così sul foglio i protagonisti si sono incastrati  in un contrappunto di parole.

5 – Quale messaggio vorresti arrivasse per primo ai tuoi lettori dal tuo libro?

Viola, Emiliano, Ester ed Edoardo, suggeriscono un messaggio semplice:  la vita ha bisogno di parole plurali.  Il peso del dolore può essere sopportato  se viene condiviso,   perché la compassione, intesa nel suo significato più profondo, quello etimologico “Cum patior” cioè  partecipazione alla sofferenza dell’altro,  è un sentimento profondo  capace di dar vita a legami saldi,  a una comunione intima e autentica in cui le anime si riconoscono.

6 – Ci puoi raccontare, se c’è, un aneddoto sul tuo libro?

Mentre scrivevo, le mie curiosissime alunne mi chiedevano anticipazioni, mi facevano mille domande sulla trama. Considerando che in quell’anno scolastico si erano appassionate alla poesia ho assegnato loro delle parole chiedendo di interpretarle con un loro pensiero. Le  parole assegnate corrispondevano al titolo dei singoli capitoli: Mancanze, Memorie, Approdi, Sogni, Corde, Corrispondenze. Le ragazze senza nulla sapere del contenuto del libro  hanno scritto versi che interpretavano in maniera precisa ciò che avevo scritto. Ho deciso così di inserire i loro pensieri all’inizio di ogni capitolo. Un  omaggio alla loro curiosità e alla loro sensibilità.

7 – Come ti descriveresti con tre aggettivi?

Curiosa, ostinata, disordinata.

8 – Puoi anticiparci se hai in progetto un altro libro?

Ci sono sempre storie che bussano alla mia porta, io intanto le scrivo e poi chissà…

9 – Quali sono i tuoi autori e libri preferiti: puoi citarmene un paio?

E’ difficile rispondere a questa domanda, sono una lettrice avida, non voglio far torto a nessuno dei libri sparsi nella mia casa.  Cito un autore, un amico che ha creduto prima di me nella mia scrittura e la cui scrittura è per me  fonte di  riflessione e partecipazione  emotiva mi riferisco a  Sandro Bonvissuto e ai sui  libri:  “Dentro” e  “La gioia fa parecchio rumore”.

10 – Infine una curiosità: qual è stato l’ultimo libro che hai comprato e/o letto?

L’ultimo libro comprato e letto è Tre Piani di Eskol Nevo.

Biografia

Annalisa Giuliani nasce nel 1968 ad Atessa (CH), dove vive e lavora. Vincitrice di concorsi per racconti brevi, tra cui la menzione speciale (2013) e il primo premio dellagiuria tecnica (con Sogni nella casa di bouganville, 2015) del “Premio John Fante”. Il suo romanzo d’esordio, L’amore coniugato, ha ricevuto numerose recensioni e il consenso dalla critica.

Grazie di aver partecipato all’intervista.

Alla prossima

Gabrio

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