Ciao a tutti!!!
Oggi vi propongo l’intervista a Daniela Iurilli, autrice del libro “Di pancia e di testa” edito “Scatole Parlanti”.
Puoi recuperare anche la mia recensione cliccando qui.
Intervista
1 – Come è nata l’idea di scrivere il tuo libro “Di pancia e di testa”?
Nel mio caso l’idea di scrivere un libro è nata nel momento in cui, durante la pandemia, mi sono trovata in una condizione di tempo libero che, dopo lo sconcerto iniziale, mi ha stimolato il desiderio di distogliere l’attenzione dal battage televisivo per stare più consapevolmente al mio interno, non solo abitativo (!!), e dedicarmi a qualcosa di nutriente e buono per me stessa. Avevo nel proverbiale…”cassetto”, alcuni scritti che poi, ulteriormente sviluppati, sono diventati alcuni capitoli del libro.
Di fatto ho ripreso a scrivere senza neanche aver ancora concepito l’idea di realizzare un libro. Scrivevo dei pezzi la sera per il puro piacere di mettere insieme alcuni ricordi importanti della mia vita e partire da lì per consentirmi di far volare la fantasia immaginando svolgimenti e esiti diversi. A fine serata, prima di andare a dormire, ormai a notte fonda, inviavo il prodotto della mia creazione tradotta in testo, a mio fratello che vive a svariati fusi orari da me e che è un attento lettore. Al mio risveglio trovavo i suoi entusiastici commenti. Dopo un po’ di settimane è stato lui ad incoraggiarmi a riunire quegli scritti che stavo realizzando con tanto trasporto e reale godimento, per farli diventare…un libro.
2 – Mi descriveresti il tuo romanzo con tre aggettivi?
Reale, commovente, divertente.
3 – Un pregio e un difetto di Gemma?
Gemma è coraggiosa ma irrimediabilmente inquieta e contraddittoria.
4 – Quali sensazioni hai provato durante la stesura del romanzo?
Un piacere immenso nello scrivere per il puro gusto di scrivere. Il mio non è stato un bisogno di esternare per liberarmi di qualcosa. E’ stato puro piacere di scrivere e ciò che ho amato di più è stata la ricerca dei termini, delle sfumature, della struttura della frase, del flusso morbido della scrittura che scorre come l’acqua anche se dietro c’è tanto lavoro per renderla fluida. Come dipingere, senza fretta e senza compulsione!
Magari adesso se dovessi scrivere un altro libro cambierei stile ma per Di pancia e di testa la scrittura rispecchia il titolo, a mio parere.
5 – Potrebbe esserci un seguito?
Eh sì, potrebbe proprio. Me lo chiedono in tantissimi, direi quadi tutti i mei lettori. E’ che devo ritrovare quella condizione di “vuoto” dal quotidiano per immergermi nella scrittura lenta e prolifica. Io per scrivere ho bisogno di avere la testa libera e almeno 5-6 ore davanti a me senza interruzioni di sorta. Al momento non riesco a ritrovare questa condizione. Ma l’ho in mente e intanto sto mettendo i semi.
6 – Secondo te le persone in genere agiscono di più di pancia o di testa? E Tu?
Credo che le persone in genere agiscano più di testa perché nella testa ci sono quelle voci materne e paterne che hanno creato le nostre strutture di fondo che alla fine fanno parte di noi e non sono separabili da noi…ma poi ovviamente ognuno è diverso e ognuno segue un proprio percorso. Io ho agito molto di testa, con qualche saltuaria ribellione da ragazza, e ben più di pancia, con qualche saltuaria moderazione razionale, da…matura!
7 – Ci puoi raccontare, se c’è, un aneddoto sul tuo libro?
La scelta della copertina: l’editore mi aveva proposto un’immagine di donna che proprio non “sentivo” corrispondere all’energia di Gemma. E poi non volevo proprio darle un volto sulla copertina! Com’era possibile peraltro che mi si proponesse il volto di una babbiona che niente aveva a che fare con la mia dinamica, inquieta, coraggiosa, femminile, sensuale, spirituale, contraddittoria e speranzosa seppur “matura” Gemma? Ma l’editor aveva fatto davvero un briefing giusto all’ufficio immagine??! Non volevo un volto e non volevo qui volti. Era il lettore che avrebbe dovuto immaginarsela in base alle avventure e alle riflessioni che questa donna, normalissima e straordinaria al tempo stesso, attraversava con tutta la sua passione del vivere e nonostante tutte le botte della vita.
Ma quando entri nella produzione editoriale ci sono dei tempi da rispettare e così arrivammo ad un fine settimana in cui l’editore, dopo che avevo respinto tre proposte, mi disse che avevo tempo da venerdì sera a lunedì mattina per fare io una proposta e che se non fosse andata bene avrebbero dovuto, gioco forza, scegliere loro senza il mio consenso. Fu un week end da paura: ricordo di non aver staccato letteralmente per ore gli occhi dalle banche di immagini che mi avevano messo a disposizione. Nulla, assolutamente nulla che traducesse ciò che avevo in mente. Ero disperata.
La mia creatura rischiava di essere menomata da una copertina sbagliata che avrei odiato nel tempo a venire. Fu domenica sera che il mio compagno, in maniera distratta e senza neanche vera intenzione, mi mostró al volo un’immagine già pronto a passare ad una successiva. E lì fu un istante. Feci un urlo: era lei! Quella che meglio mi rappresentava Gemma: di schiena ma con tutti i dettagli del suo spirito d’avventura, dei suoi “strumenti” di comunicazione e del suo orizzonte sempre aperto. All’editore piacque e mi fecero i complimenti per la scelta. Quella diventò la copertina e quella copertina ancora mi soddisfa! Molto.
8 – Come ti descriveresti con tre aggettivi?
Coraggiosa nel bene e nel male. Inquieta. Appassionata della vita. Eh lo so, Gemma mi assomiglia…
9 – Quali sono le tue passioni e hobby?
Viaggiare e danzare. Dedico tutto il mio tempo libero a questo!
10 – Infine una curiosità: qual è stato il tuo ultimo libro che hai comprato e/o letto?
L’ultimo in termini di narrativa è “Avanti parla” di Lidia Ravera. Bellissimo! L’ultimo saggio invece, che poi è la terza volta che rileggo è “Le leggi del destino” di Rudiger Dahlke.
Biografia
Daniela Iurilli, nata nel 1965, vive e lavora tra Lucca e Milano. È Naturopata Heilpraktiker perfezionata in Nutrizione e Dietetica Applicata e si occupa da più di vent’anni di Alimentazione e Salutogenesi. La sua precedente laurea in Lingue e Letterature Straniere a indirizzo psicosociologico, la orienta a integrare, nella vita e nel lavoro, visione scientifica e scienze umanistiche. Formatrice esperta di divulgazione e comunicazione per la salute, tiene corsi e workshop in tutta Italia. Collabora stabilmente con la rivista “L’Altra Medicina”. Di pancia e di testa è il suo primo romanzo.
Grazie di aver partecipato all’intervista
Ciao
Gabrio