Io e Gio

Titolo: Io e Gio

Autore: Francesco Prosdocimi

Editore: Neo Edizioni

Collana: Dry

Pagine: 160

Prezzo: € 15,00

Uscita: 19 aprile 2023

Recensione

“Io e Gio” è il romanzo d’esordio di Francesco Prosdocimi, pubblicato da “Neo Edizioni”.

La storia è molto delicata, genuina e ricca di buoni sentimenti.

I protagonisti sono due giovani fratelli che, dopo la morte improvvisa dei genitori a causa di un incidente, decidono di cambiare città e casa, trasferendosi altrove per provare a ricominciare a vivere. Ovviamente non sarà facile dopo una tragedia del genere.

Pietro, il fratello maggiore, è ammirevole per l’amore e l’impegno che ci mette nell’accudire e stare vicino al fratellino Gio, cercando di alleviare in lui, almeno in minima parte, l’enorme dolore che prova. Adattarsi al nuovo luogo, alla gente e alle abitudini del posto li metterà a dura prova, ma piano piano cercheranno di tornare a galla.

La scrittura di Francesco Prosdocimi è semplice, scorrevole ed appassionante. Durante la storia il ritmo è dosato assolutamente bene, dando alla narrazione quella giusta enfasi. Inoltre, ci sono alcuni colpi di scena che regalano ulteriori emozioni, ma anche lacrime. Ebbene sì, non posso tenervi nascosto che in “Io e Gio” si soffre un pochino, infatti può accadere di versare qualche lacrima, ma tutto è così naturale e non imposto, l’autore, infatti, ci racconta la storia in modo genuino, sincero, onesto e non per commuovere, ma semplicemente perché la vicenda richiede di essere così schietta.

Tutto ciò ci porterà ad ammirare i due fratelli per la loro tenacia, per la loro forza d’animo, e si noterà la loro crescita caratteriale, specialmente per merito di Pietro che si farà “in quattro” per Gio, lo incoraggerà sempre, gli starà accanto in ogni momento, cercando per lui solo ciò che è meglio, dando la precedenza proprio ai bisogni del fratellino e non ai suoi personali.

Secondo me le descrizioni proposte dall’autore sono molto dettagliate, profonde e ricche di umanità, tanto da conquistare noi lettori. Lo stesso per quanto riguarda Pietro e suo fratello che, sicuramente, non passeranno indifferenti, ma scalderanno il vostro cuore, vi faranno tenerezza come è accaduto a me che li ho ammirati e, in alcuni momenti, avrei voluto abbracciarli per infondere loro speranza, coraggio e per incitarli a non mollare mai, nonostante le varie avversità che si trovano ad affrontare.

La morte è una delle protagoniste del romanzo, però non viene proposta in modo morboso, ma in maniera limpida come un avvenimento che, purtroppo, fa parte della vita.

Questo romanzo affronta tematiche importanti che vanno dalla vita alla morte, dalla forza di tornare a galla, a lottare per non farsi cancellare dal dolore, cercando anche di ricostruirsi una nuova esistenza in un posto nuovo, dove capita pure di affezionarsi a qualcuno del luogo.

Devo quindi ammettere che, secondo me, questo esordio in narrativa da parte di Francesco Prosdocimi è col botto perché, con la sua penna, riesce subito a fare breccia nel nostro cuore e a conquistare noi lettori, infatti, ne sono certo, sarò così anche per voi.

Vi consiglio questo libro per la sua potenza narrativa, per i due giovani e delicati protagonisti, per la freschezza che si respira tra le pagine nonostante i momenti negativi e le tragedie presenti e perché lancia un messaggio importante: andare avanti con la propria vita nonostante le varie avversità, le tragedie e la sofferenza.

Qui sotto, concludo, proponendo l’incipit:

“Carico l’ultima valigia nel bagagliaio della Yaris. Non ci sta più niente qui dentro. Papà lo diceva sempre che era troppo piccolo.

Mi viene da piangere, ma non posso.

«Hai preso gli scacchi?» Gio mi fa cenno di no con la testa.

«Corri a prenderli, allora».

Lo guardo tornare dentro di corsa. Correva così anche quando mamma lo chiamava sull’uscio perché iniziava a fare freddo. Ora non c’è freddo. Si sta bene. Si è sempre stati bene a casa nostra.

Gio torna con la pesante scacchiera di alabastro sottobraccio. Ce l’aveva regalata papà per Natale. Quella che avevamo prima aveva quasi tutti i pezzi rotti. Giocavamo spesso la sera

mentre mamma preparava la cena.

Cerco di non pensarci. «Dai, sali in macchina».

«Ma perché andiamo via?»

«Perché è meglio così. Fidati».

Gio sale davanti tenendo stretta la scacchiera. Non vuole metterla dietro, assieme ai dvd e tutto il resto. Chiudo la sua portiera e guardo di nuovo casa nostra…”

Trama

È ancora buio, Pietro ha appena caricato la Yaris del padre. Aspetta suo fratello Gio che, ancora assonnato, stringe la scacchiera avuta in regalo dai loro genitori. «Dove andiamo?» chiede Gio. «Lontano da qui» risponde Pietro. Li attende una piccola casa in un paese di montagna: il luogo che Pietro ha scelto per portare via suo fratello dal dolore e dai ricordi, dalla vita che avevano prima che un incidente stradale li rendesse orfani.

Non lontano scorre un torrente, più in là vive un uomo taciturno, c’è la nuova scuola, la squadra di calcio, una piccola comunità e i boschi che la cingono. E c’è Pietro, soltanto ventitré anni, che risponde alle domande del fratello che ne ha dodici. Francesco Prosdocimi esordisce con una scrittura che lascia cadere ogni orpello, punta al cuore delle parole, all’essenzialità dei dialoghi. Io e Gio è il racconto di un legame disarmante nella sua forza e nella sua tenerezza, è la ricerca ostinata di un nuovo inizio.

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