La destinazione

Titolo: La destinazione

Autrice: Serena Penni

Editore: Il ramo e la foglia edizioni

Pagine: 174

Prezzo: € 15,00

Uscita: 24 novembre 2023

Recensione

“La destinazione” è il nuovo libro scritto da Serena Penni e firmato dalla casa editrice “Il ramo e la foglia edizioni”.

La trama mi ha incuriosito fin dall’inizio e, una volta che ho iniziato a leggerlo, me ne sono innamorato pagina dopo pagina.

Sono tre parti, in ognuna delle quali c’è un protagonista, tre persone tra loro legate. Infatti, nella prima troviamo Carla, nella seconda Paolo e nella terza Elisabeth. Le due donne hanno avuto una relazione con l’uomo e tutti e tre raccontano la propria versione, il proprio punto di vista e dei particolari della propria vita.

Il romanzo risulta parecchio intenso, profondo e malinconico. La scrittura dell’autrice è ottima, infatti è curata nei dettagli, coinvolgente al punto che, nonostante la mancanza dei dialoghi, non annoia mai, ma anzi i capitoli si divorano con grande interesse. Ho amato questo libro e lo inserisco tra i migliori che ho letto finora in questo 2024.

Tra le pagine c’è molta passione, ma anche tristezza e solitudine. Le vite dei tre personaggi non sono facili, ma hanno diversi problemi, anche seri, che saranno difficili da superare.

 

All’interno delle tre storie ci sono alcuni colpi di scena, alcuni anche forti e dolorosi che fanno sobbalzare il lettore.

“La destinazione” è un libro appassionante ed avvincente, ma che fa pure commuovere e ci pone davanti alle scelte, spesso difficili, che Carla, Paolo ed Elizabeth devono prendere circa le loro vite, scelte dolorose che li segneranno per sempre.

Indubbiamente il lettore cerca di capire da che parte stare tra loro tre, ma a mio avviso occorre terminare il libro per poter decidere, per avere le idee più chiare, perché le storie sono davvero ricche di sfaccettature e colpiscono parecchio.

Ho divorato questo romanzo e mi ha fatto palpitare il cuore più volte. Indubbiamente non è un libro per tutti, perché gli animi più sensibili possono restarne sconvolti, ma io ne consiglio la lettura perché ho amato tutto, nonostante i momenti forti e tristi.

Serena Penni è riuscita a descrivere i personaggi davvero bene, è stata bravissima a raccontarli anche sotto il difficile lato psicologico ed emotivo, tanto da renderci Carla, Paolo ed Elizabeth come se fossero tre persone che conosciamo da sempre. Un pregio del libro è anche la ricchezza dei dettagli, precisi e significativi, le scene raccontate in modo incisivo e schietto.

“La destinazione” è un romanzo carico di sfoghi personali; infatti, i tre protagonisti si lasciano andare, in tutta libertà, a ciò che hanno tenuto dentro di loro per troppo tempo, ma ora è giunto il momento di far sapere. In questo modo il lettore viene a conoscenza di passaggi anche intimi, di problematiche personali e di decisioni prese, di scelte dolorose fatte nel corso delle loro storie. Ognuno di loro ha il proprio carattere, la propria storia personale e chi legge può farsi travolgere dalle parole di tutti e tre, oppure essere colpito maggiormente da uno di loro.

A voi la scelta di leggerlo e di decidere. Io ve lo consiglio davvero tanto perché è un romanzo potente e splendido, scritto veramente bene che fa riflettere tantissimo!!!

Qui sotto vi propongo l’incipit:

“Stamattina, mentre varcavo la porta dell’ospedale, ho capito che è veramente finita. Mi sento libera, e mi sento sola. Forse, a essere sincera, mi sento più sola che libera. Lo so bene, la libertà non esiste; presto mi pioveranno addosso altri pesi, altre paure, altri desideri irrealizzabili e inutili speranze. La solitudine invece mi resterà accanto, la sento già adesso entrarmi dentro insieme al freddo di un inverno senza fine. La mia mente non sa staccarsi da te, il mio pensiero torna ancora e ancora sulla tua faccia, sul tuo corpo, sulla tua voce. Sola con me stessa, porto avanti un monologo che non sentirai mai e che riguarda noi. È tutto finito. Non ci sentiamo né vediamo più, e ormai ho smesso di contare i giorni…”

Trama

Carla, Paolo, Elisabeth, tre voci raccontano sé stesse e il desiderio che sembra consumarle: passioni e delusioni si contorcono nel tentativo di un equilibrio. La maternità e la paternità oscillano incerte nelle distanze che solo una delusione d’amore, forse assimilabile alla morte, sa rendere insormontabili. Il passato non lascia scampo, torna potente e configura il presente. Un passato che non è solo ricordo ma costruzione di una convinzione.

Se l’amore passionale invade violento lo spazio della vita altrui, allora è meglio rimanere nel recinto di un amore mite che si fa semplice affetto. Serena Penni marca stretti, in una scrittura snella e coinvolgente, l’affanno e le riflessioni di tre cuori; li insegue, implacabile, fino alla loro destinazione finale.

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