Da parte di madre

Titolo: Da parte di madre

Autrice: Federica De Paolis

Editore: Feltrinelli

Collana: I narratori

Pagine: 231

Prezzo: € 18,00

Uscita: 26 marzo 2024

Recensione

“Feltrinelli” ci propone l’ultimo lavoro di Federica De Paolis intitolato “Da parte di madre”. Ho letto la trama e me ne sono innamorato al punto da volerlo leggere assolutamente.

Il romanzo ha per protagoniste madre e figlia, ma man mano che leggevo e proseguivo nella storia mi sono rendevo conto che andava oltre a ciò che mi ero immaginato; infatti, mi ha sorpreso non poco perché ha raccontato ciò che mai avrei pensato. Ho divorato il libro, assetato di curiosità e carico di tensione per queste due donne protagoniste, in particolare la madre, che senza vergogna, in modo schietto e sincero si aprono ai propri lettori.

Ebbene sì la storia stupisce, sconvolge chi legge, pagina dopo pagina ci sono anche dei colpi di scena che non ci si aspetta e che ci travolgono come delle frecce.

“Da parte di madre” è un romanzo malinconico, triste che fa soffrire e che descrive la vita della madre, ricca di periodi difficili e dolorosi. La storia è assolutamente molto, molto intima e profonda, con passaggi di forte impatto emotivo ed intensi, non me l’aspettavo così. Inoltre, ci si commuove parecchio, si soffre, ma si prova anche un senso di malinconia e qualche attimo di serenità.

La scrittura di Federica De Paolis è ben curata ed incisiva, ma anche delicata e ricca di dettagli che rendono la lettura visibilmente riconoscibile. Un libro autobiografico che spiazza il lettore man mano che si procede nei capitoli, fino ad arrivare alla fine con il cuore in gola e gli occhi lucidi che si sono trattenuti per tutto il romanzo.

“Da parre di madre” è un libro vivo, pieno di vita vera, a tratti con una tensione che si taglia col coltello, ma molto coinvolgente. Ogni tanto mi sono dovuto fermare nella lettura, per prendere una boccata d’aria, perché alcune parti, a mio avviso, segnano parecchio.

La scrittura risulta, in alcuni momenti, come un fiume in piena, cattura l’attenzione del lettore con forza e tenacia. I personaggi sono assolutamente ben descritti, anche a livello psicologico e caratteriale.

“Da parte di madre” è una lettura che, forse, non è adatta a tutti, ma è comunque una storia potente che colpisce e fa riflettere, oltre a far commuovere, specialmente perché è una ricostruzione dell’autrice e ciò tiene ancora più viva la nostra attenzione. Complimenti, quindi, a Federica De Paolis per la forza e la bravura nell’aver narrato tutta la storia, immagino non sia stato per nulla facile.

“Da parte di madre” un libro che mi ha colpito parecchio, una lettura profonda che mette, in alcuni momenti, a dura prova.

Concludo con l’incipit:

“Mia madre sedeva sempre accanto al telefono, lo vegliava come una sentinella. La ricordo alle prime luci dell’alba appollaiata sul divano, stretta in un accappatoio bianco mentre succhiava le sue Muratti, avvolta nel fumo e nell’attesa. L’odore di nicotina era la prima cosa che sentivo sgusciando fuori dalla mia camera da letto. Percorrevo il corridoio domandandomi chi avrei trovato di fronte a me: che tipo di donna, di umore? Briosa, propositiva, oppure anchilosata dall’insonnia, con gli occhi annacquati dai pensieri?

Sorvegliava la segreteria telefonica: “Segreteria cinese, se non parli sei scoltese,” recitava la sua voce registrata su un piccolo nastro, nel lontano 1985. All’epoca avevo quattordici anni, vivevamo in un appartamento a nord della città, una mansarda bianca confinante con un altro appartamento che mia madre era riuscita a conquistarsi. Aveva semplicemente sfondato un muro, aprendo un varco su una casa identica alla nostra…”

Trama

Allegra ed entusiasta, oppure malinconica e afflitta. Bellissima e fragile, con lo sguardo appena velato da “certi pensieri soffocati”. Così Federica racconta sua madre, la “fantasmagorica mamma bionda” dai gesti istrionici, dal portamento elegante e disinvolto attraverso cui traspare, in filigrana, un’irrimediabile insicurezza.

L’autrice scava nella memoria per comporre il ritratto tenero e disincantato di una donna tutta luci e ombre, e al tempo stesso un tagliente spaccato di famiglia incorniciato nell’ambiente borghese di Roma. Con il suo sguardo di figlia, tra lo struggente desiderio di emulazione e la ricerca della propria identità, osserva la madre e la decostruisce. La rivede vicino al telefono, simile a un lepidottero intorno a un fascio luminoso, a sorvegliare la segreteria in attesa della chiamata di un uomo che non l’ama davvero. La rivede regina e poi schiava dei suoi amori – amori sghembi, fatti di assenza, desiderio, euforia e negazioni. La rivede madre e donna, modello e poi gabbia da cui liberarsi.

“Da parte di madre” è la storia di un legame indissolubile, di scelte sofferte, della vita che ti prende e ti trascina via ma alla fine ti riporta lì dove tutto ha avuto inizio: la prima casa, tua madre.

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