La nostra estate migliore

Titolo: La nostra estate migliore

Autore: Enrico Tommasi

Editore: Morellini

Collana: Luoghi e storie

Pagine: 208

Prezzo:

Uscita: 1° giugno 2022

Recensione

Enrico Tommasi è riuscito a stupirmi con il suo nuovo libro: “La nostra estate migliore”, pubblicato da “Morellini Editore”.

La storia tratta una bella e profonda amicizia tra Enrico e Antonio ed ammetto che già questo mi ha entusiasmato molto perché, quando c’è di mezzo questo sentimento che, se è vero e sincero, è tra i più importanti e costruttivi che ci siano.

Ho praticamente divorato il romanzo per diversi motivi: perché mi ha preso fin dalla prima pagina, perché è molto scorrevole, appassionante ed avvincente, perché tratta appunto di amicizia, perché è ricco di vita e di sentimenti.

La scrittura di Enrico Tommasi è, a tratti, pure molto profonda e arriva al cuore del lettore; infatti, vi anticipo che qualche passaggio è anche struggente e può far scendere una lacrimuccia, ma trovo sia assai bello ciò, perché vuol dire che lo scrittore ha avuto la capacità di smuovere qualcosa in noi e farci emozionare.

“La nostra estate migliore” è praticamente diviso in due parti: una che riguarda l’estate e, quindi, veniamo a conoscenza di come i due protagonisti l’hanno trascorsa (che gran bella estate, sarebbe bello passarne una così) e la seconda quando ritornano alla vita di tutti i giorni e qui è interessante restare alla finestra a vedere la loro quotidianità, le loro eventuali problematiche e soluzioni, i loro sogni e le loro speranze…

Enrico e Antonio sono molto ben descritti ed infatti riusciamo a farci un’idea di loro caratterialmente e di ciò che ruota intorno.

Il romanzo è davvero pieno di vita, di situazioni e di momenti interessanti ed emozionanti, prima di tutto la famosa estate che resterà indimenticabile nei loro cuori. I due protagonisti sono veramente due persone fantastiche, da ammirare e da stimare, mi hanno colpito molto ed è raro, in un libro, trovare interessanti entrambi i personaggi che ricoprono i ruoli principali. Inoltre, a mio avviso, c’è molto da imparare da questa storia e si apprezzano i vari argomenti affrontati.

Enrico Tommasi, con una scrittura gentile, profonda e molto gradevole riesce ad intrattenerci in modo assolutamente piacevole e costruttivo, risvegliando in noi anche alcuni ricordi del nostro passato. Ho apprezzato tanto la delicatezza e il tatto che ha usato per scrivere la storia, tutto senza eccessi e senza sensazionalismi, ma proposto in modo semplice, schietto e sincero.

“La nostra estate migliore” è un libro che commuove, che conquista la nostra attenzione e ci intrattiene dalla prima all’ultima pagina facendoci provare una girandola di emozioni. Oltre a tutto ciò è affascinante il fatto di aver fatto svolgere l’estate in luoghi, in cui pur non essendoci mai stato, mi attirano parecchio per la loro bellezza e in questo romanzo l’autore è riuscito ad invogliarmi ulteriormente.

Vi consiglio, quindi, “La nostra estate migliore” di Enrico Tommasi se avete voglia di immergervi nei bei ricordi, in luoghi fantastici e se siete desiderosi di conoscere la grande amicizia di Antonio ed Enrico, oltre alla loro storia una volta finita l’estate.

Ora vi propongo l’incipit:

“Era stata una di quelle estati che non t’aspetti e che ti entrano nelle pieghe dell’anima. Iniziata svogliatamente, con una sgradevole sensazione di rassegnata routine che, invece, mi aveva sorpreso e travolto con emozioni così intense che nemmeno una vita intera sarebbe riuscita a scolorire. Di quei mesi assolati e irripetibili avevo assaporato ogni istante con l’incosciente spensieratezza dei miei sedici anni e una curiosità febbrile nel voler scoprire ogni segreto di quel paesino e di quella terra tanto anonimi quanto ricchi di sorprese.

Eppure non mi bastava e, benché fosse ormai fine settembre, non accettavo l’idea che le vacanze fossero davvero finite e covavo segretamente il sogno di concluderle in bellezza, con un qualcosa di irripetibile, un’avventura che superasse tutte le altre…”

Trama

Milano, giugno 2020. Seduto su quel treno Enrico cerca di contenere le emozioni che riemergono prepotenti in questo viaggio inaspettato nei luoghi della sua adolescenza. Nel messaggio di qualche giorno prima, poche e scarne parole: “Nel magazzino c’è qualcosa per te, papà desiderava lo avessi tu”. Antonio, amico e fratello, se n’è andato da tre mesi lasciandogli qualcosa di misterioso.

Enrico scopre che ad aspettarlo ci sono un vecchio motorino e un libro dalle pagine ingiallite, L’isola di Arturo, oggetti dimenticati che gli faranno rivivere i momenti più intensi della loro giovinezza, la loro estate migliore. Dal Cilento fino a Procida, passando per la Costiera Amalfitana, Enrico rivedrà i fotogrammi dell’estate che lo legò per sempre ad Antonio.

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