L’altro bambino

Buongiorno a tutti !!!

Il mio consiglio di oggi è un libro uscito verso la metà di novembre del 2019.

Sul suo sito la casa editrice ci dà una mano per aiutarci a capire se questa lettura può fare al caso nostro:

Se ti è piaciuto…

La camera di sangue di Angela Carter

Prendila così di Joan Didion

 Titolo: L’altro bambino

Autore: Joy Williams

Editore: Edizioni Black Coffee

Pagine: 315

Prezzo: € 19,00

Uscita: 13 novembre 2019

Traduzione: S. Reggiani

Trama

Questa è la storia di Pearl. La trama non conta. Del resto il mondo tangibile si dissolve davanti ai nostri occhi subito dopo le prime righe, mentre la osserviamo sorseggiare un gin tonic seduta nel bar di un hotel in Florida, con il figlio neonato, Sam, posato nell’incavo del braccio. Sta riflettendo che bere la aiuta. La aiuta a vedere le cose che la circondano più lucidamente e a tener fede al suo proposito di fuga, dal marito violento e dall’isola – luogo di follia e dolore – che la famiglia di lui chiama casa. Ma non andrà lontano: l’isola tornerà a reclamarla minacciando la sua già fragile percezione del reale e spingendola a dubitare della natura stessa del suo bambino. Bianco e nero, bene e male, nascita e morte si mescoleranno in una danza macabra di cui solo le creature innocenti, i bambini e gli animali, conoscono i passi, e di colpo la storia di Pearl non è più solo sua, ma di chiunque conosca il terrore di stare al mondo.

 

Nel 1978, quando L’altro bambino fu dato alle stampe. Joy Williams era un astro nascente: Esquire e Paris Review pubblicavano i suoi racconti e la National Book Foundation candidava State of Grace per il premio alle opere di narrativa. Ciononostante, il New York Times lo stroncò con una feroce recensione firmata da Anatole Broyard, il quale tacciava l’opera di eccessiva ermeticità. Il libro non fu più ristampato. Williams continuò a scrivere ma impiegò una decina di anni a portare a termine il successivo romanzo. Fu Rick Moody, a trent’anni dalla pubblicazione, a riabilitare L’altro bambino agli occhi del pubblico, invitando nella sua prefazione i lettori, ormai avvezzi ai raffinati arabeschi dell’autrice, a riconsiderarlo senza pregiudizi.

Oggi l’opera risulta non meno oscura e profetica di quanto doveva essere sembrata allora. Ma forse nelle sue stravaganze il lettore potrà riconoscere la singolarità di un pensiero che aveva semplicemente anticipato i tempi.

1 comments
0 likes
Prev post: Classifica TOP10 – 12 gennaio 2020Next post: L’arte della lentezza

Related posts

Comments

  • anna paola maga

    Gennaio 16, 2020 at 16:40
    Reply

    grazie per l'informazione

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultimi Articoli
Su di me

Book Blogger, fondatore del canale A Tutto Volume - Libri con Gabrio: l'inebriante mondo dei Libri in tutti i suoi punti di vista. Un luogo di incontro in cui conversare, divertirsi grazie ad un cocktail letterario, da bere o sorseggiare, che vi servirò giornalmente e che vi allieterà!
Scopri di più

Archivio Storico