L’assassino ci vede benissimo

Titolo:  L’assassino ci vede benissimo

Sottotitolo: La lunga notte di Contrera

Autore: Christian Frascella

Editore: Einaudi

Collana: I coralli

Pagine: 283

Prezzo: € 18,00

Uscita: 30 giugno 2020

Recensione

“L’assassino ci vede benissimo” di Christian Frascella è il terzo libro di una trilogia, ma si può leggere anche come se fosse un libro a sé perché ogni storia è conclusiva, dato che si completa una volta arrivati alla fine del giallo. A me è capitato di partire da questo titolo, ma ovviamente leggerli in ordine è molto meglio, perché ci si gusta maggiormente il personaggio. Quindi vi segnalo in ordine di uscita: “Fa troppo freddo per morire” (Einaudi 2018), seguito da  “Il delitto ha le gambe corte” (Einaudi 2019).

Non è il giallo a cui sono abituato di solito, quindi ci ho messo un pochino ad entrare nella storia e a seguire il protagonista Contrera, cercare di capirlo ed imparare a conoscerlo. Infatti ha un carattere molto particolare, non mi ha trasmesso simpatia. Penso, comunque, che sia proprio lui il pezzo forte di tutta la storia, perché, col suo modo di agire e di comportarsi, provoca anche irritazione, nervoso, dato che, a volte, è arrogante, ma ciò riesce a tenerci incollati alle pagine per scoprire le sue decisioni e come procederà la vicenda. Forse leggendo i tre libri in ordine lo si può inquadrare meglio ed entrare in sintonia con lui.

La storia è assolutamente molto movimentata, possiede un ottimo ritmo narrativo, che oserei dire serrato, inoltre è ambienta nell’arco delle ventiquattro ore.

Tutto ciò comporta la necessità di porre molta attenzione alle vicende, infatti, a mio avviso, non ci si può permettere di distrarsi. Sicuramente questa lettura può piacere o no, ma non è noiosa.

A mio avviso, Christian Frascella scrive bene, sa come gestire il ritmo, le parole (molto schiette e dirette) e sa tenere tutti i fili della storia. Inoltre ha creato questo personaggio, di nome Contrera, che è assolutamente molto umano, con tutti i suoi difetti e qualche pregio. Una persona assolutamente sagace e genuino, forse troppo.

Ecco, dal mio punto di vista, ho trovato qualche passaggio leggermente eccessivo. Nonostante ciò, però, è stata una lettura che mi ha tenuto compagnia e mi ha incuriosito. Una storia diversa dalle solite, sia come velocità di narrazione, che come modo di far svolgere le azioni. Mi hanno colpito anche le risposte e le battute di Contrera e, inoltre, si assiste anche alla sua vita privata che non è delle migliori, come a dimostrare che non si può essere bravi in tutti i campi.

 “Alla fine devo sempre fare i conti con la mia condizione di essere umano, e pagarne il prezzo”

“L’assassino ci vede benissimo” è un giallo, ricco di dialoghi, che sa come tenere i lettori incollati alle pagine, ma devono essere portati per il genere ed essere molto aperti, sapere seguire le scene serrate e movimentate e non scandalizzarsi per una terminologia a volte colorita.

Trama

Capelli sale e pepe e una lingua affilata, il talento autodistruttivo di un ex poliziotto cacciato per corruzione, un terrore ancestrale per i legami. È ancora lui, Contrera. Ed è in gran forma. Nonostante l’ex moglie, rimasta incinta dopo un’ultima notte di passione. Nonostante la nuova travolgente compagna, che è ancora all’oscuro di tutto. Nonostante la figlia adolescente che galoppa su una strada non proprio raccomandabile – d’altronde, chi è lui per giudicare?

Ma non c’è tempo per mettere in ordine i tasselli di questo girotondo femminile, perché una sera di novembre due uomini vengono freddati in un locale del quartiere multietnico torinese Barriera di Milano. E guarda caso Contrera si trova sul luogo del delitto – stavolta ha rischiato grosso.

Il principale sospettato è Eddie, un metro e novanta, nero come la notte in una miniera di carbone, grande amico di tante disavventure. Non resta che cercare di incastrare il vero colpevole prima che le cose si mettano troppo male per lui. Anche perché Sergione, il peggiore razzista sulla faccia di Barriera, ha radunato la Ronda, un manipolo di residenti e forze dell’ordine in incognito, esasperati dalla piega violenta presa dal quartiere e decisi a riportare l’ordine, non prima di averne lavato le strade col sangue.

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