Le città di carta

Titolo:  Le città di carta

Autore: Dominique Fortier

Editore: Alter Ego Edizioni

Collana: Specchi

Pagine: 189

Prezzo: € 16,00

Uscita: 21 settembre 2020

Traduzione: Camilla Diez

Recensione

La figura di Emily Dickinson è sicuramente molto affascinante, ma anche misteriosa, infatti non si conosce molto di lei.

Ad aiutarci a scoprire maggiormente circa la sua vita ci viene in aiuto Dominique Fortier che con il suo nuovo libro e precisamente il sesto, “Le città di carta”, ci svela alcuni lati non noti. Inoltre con questo suo lavoro si inaugura la collana di narrativa straniera di Alter Ego Edizioni e devo ammettere, in tutta sincerità, che lo fa col botto.

Oltre ad essere un libro molto curato nei dettagli, come carta e copertina, l’ho letto con estremo piacere e curiosità. Sono rimasto incantato dalla scrittura dell’autrice che riesce ad accendere, nel lettore, l’interesse già dalla prima pagina e, cosa non sempre facile, a trattenerlo fino alla conclusione del romanzo.

All’interno de “Le città di carta” veniamo a conoscenza di molte notizie, curiosità e ricche informazioni della vita di Emily Dickinson. Infatti a scopriamo i lati del suo carattere, i suoi pensieri e perfino il suo modo di vestire. Leggendo questo libro il nostro bagaglio culturale ci guadagna parecchio.

I capitoli sono brevi, ma molto ricchi ed intensi, grazie alla penna di Dominique Fortier che sa evidenziare i tratti salienti e senza fronzoli, scrivendo in modo asciutto e parecchio gradevole, dando così al libro un ritmo assolutamente piacevole, scorrevole ed invitante.

Questo romanzo si può leggerlo o tutto d’un fiato, anche perché non è facile staccarsene, dato che una pagina tira l’altra, oppure un po’ alla volta per assaporare al meglio tutte le notizie e rifletterci. Ho anche sottolienato diversi passaggi che mi hanno colpito e catturato maggiormente la mia attenzione.

Finalmente scopriamo maggiori dettagli circa Emily Dickinson ed è sicuramente un bene per noi lettori, specialmente per i suoi affezionati estimatori. Si apprende circa i vari luoghi dove ha vissuto e soggiornato, tra cui la sua esperienza nel seminario femminile di Mount Holyok a Homestead (dove insieme alle sue compagne si raccontano anche i propri sogni per il futuro), che è una parte che mi ha colpito ed interessato parecchio, oltre ai vari lati della sua vita durante le diverse fasi di crescita, da quando è bambina fino a quando diventa donna.

Inoltre, grazie a Dominique Fortier, facciamo la conoscenza della sua famiglia, dei suoi rapporti con loro e delle sue amicizie. Tutto è assolutamente ben scritto e vi assicuro appassionante.

Personalmente “Le città di carta” mi ha conquistato fin da subito, ma leggendolo ho potuto confermare le alte aspettative che avevo e ne sono rimasto veramente soddisfatto. Un ottimo esordio per quanto riguarda la narrativa straniera di “Alter Ego Edizioni”.

A tutti voi lettrici e lettori non posso far altro che consigliarvi questo libro perché vi arricchirà e vi permetterà di trascorrere dei momenti piacevoli, facendovi apprezzare il mondo dei libri ed amare ancora di più la figura di Emily Dickinson

Concludo con un passaggio del romanzo:

“Nella sua stanza ci sono un letto, un comò, un tavolino con una sedia e pile di libri ovunque. Nei libri ci sono tutti i paesi del mondo, le stelle del cielo, i fiori, gli alberi, gli uccelli, i ragni e i funghi. Moltitudini reali e inventate. Nei libri ci sono altri libri, come un palazzo di ghiaccio in cui ogni specchio riflette un altro specchio, via via più piccolo, finché gli uomini non diventano delle dimensioni di una formica. Ogni libro ne contiene cento. Sono porte che si aprono e non si chiudono mai. Emily vive in mezzo a un’infinità di correnti. Le ci vuole sempre uno scialletto di lana”

 Trama

Chi era Emily Dickinson? Più di un secolo dopo la sua morte, di lei non sappiamo quasi nulla. Nacque nel 1830 in Massachusetts, morì nel 1886 nella stessa casa. Non si sposò e non ebbe figli, gli ultimi anni li trascorse in clausura nella sua stanza. Tra quelle mura ha scritto centinaia di poesie, che ha sempre rifiutato di pubblicare.

Oggi viene considerata una delle figure più importanti della letteratura mondiale. Partendo dai luoghi in cui la poetessa ha vissuto – Amherst, Boston, il seminario femminile di Mount Holyoke, Homestead -, Dominique Fortier tratteggia la sua vita: un’esistenza essenzialmente interiore, vissuta tra giardini, fantasmi familiari e viaggi attraverso le pagine dei libri.

“Le città di carta” ci restituisce un delicato riflesso della Dickinson e ci fa riflettere sulla libertà, sul potere della creazione, sui luoghi in cui abitiamo e che a loro volta ci abitano. Un cammino incantato di grazia e bellezza.

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