Le cronache di Château Lacrotte

Titolo: Le cronache di Château Lacrotte

Autrice: Maria Kassimova-Moisset

Editore: Voland

Collana: Amazzoni

Pagine: 328

Prezzo: € 18,00

Uscita: 16 giugno 2023

Traduzione: Giada Fratini

Curatrice: Giada Fratini

Recensione

Il romanzo “Le cronache di Château Lacrotte”, scritto da Maria Kassimova-Moisset  e pubblicato dalla casa editirce “Voland”, è nato grazie ad una serie comica di enorme successo lanciata sulla piattaforma “Storytel”. In Bulgaria è uscito nel 2021, mentre da noi è arrivato solo qualche mese fa, a giugno di quest’anno.

Dopo aver letto la trama mi sono convinto subito ad accettare di immergermi tra le sue pagine per scoprire se veramente fosse quel bel libro che il mio sesto senso mi consigliava di non perdere. Ebbene vi confermo subito che la risposta è sì. Infatti, me ne sono innamorato fin dalle prime pagine, ciò per vari motivi.

Prima di tutto per la scrittura, che mi ha conquistato immediatamente, per la sua freschezza e la sua grande ironia, poi per la storia super appassionante, a tratti spassosa e talmente piacevole che era un dispiacere staccarsene per tornare alla mia quotidianità, ma essendo un libro di oltre 300 pagine occorre un pochino di tempo per leggerlo tutto. Ovviamente non vedevo l’ora di tornare a godermi la lettura. Inoltre, i personaggi estremamente carismatici e ben caratterizzati.

“Le cronache di Château Lacrotte” è un romanzo a carattere familiare, costituito da capitoli molto lunghi in cui compare, alla fine di ognuno, una graziosa e piccola illustrazione. Inoltre ogni capitolo ha una frase che illustra il contenuto che si andrà a leggere, come una specie di brevissimo riassunto, ciò, a mio avviso, è assai utile.

La penna dell’autrice è veramente molto gradevole, ci fa sorridere spesso e gioca parecchio sull’ironia e anche sulle differenze culturali tra alcuni personaggi, proponendoci i vari rapporti, a volte complicate, di tutti loro, le cui difficoltà sono ingrandite pure per colpa delle lingue diverse e quindi dai problemi di comunicazione che sorgono inevitabilmente.

La famiglia è messa al primo posto con i suoi valori, i suoi pensieri e i suoi modi di vivere. I personaggi sono, a volte, comici per il modo di agire tra chi è di cultura diversa. Leggendolo si prova simpatia, allegria, quindi è il libro giusto per chi ha bisogno di un sano relax, di sorridere e di una bella dose di benessere, per chi vuole una coccola e svagarsi.

Personalmente mi sento di consigliarlo perché è stata una lettura che mi ha tenuto compagnia e mi ha rilassato, inoltre, ogni tanto, mi ha fatto sorridere in modo genuino e non capita spesso, quindi grazie a Maria Kassimova-Moisset di aver scritto questo romanzo e di averci fatto dono di una storia familiare così carina e gradevole ed ovviamente grazie a “Voland” perché l’ha portato in libreria per deliziare tutti i nostri palati di lettori.

Concludo proponendovi con piacere l’incipit:

“Esiste già il lavoro da organizzatore di bagagli in spazi minuscoli? Se la risposta è no, voilà, sono Kalina Găndeva, sposata de Lacrotte, campionessa olimpica di questa disciplina! Avreste dovuto vedere come sono riuscita a impilare tutti gli oggetti degli ultimi dieci anni della mia vita nel microscopico abitacolo della Fiat 500. Avete presente di quale automobile all’ultimo grido sto parlando? Esatto, proprio la macchinetta delle dimensioni di una babbuccia che sembra così romantica sulle cartoline dalla Toscana!

Soprattutto se è rossa e ha una vecchia valigia fissata sul tetto, una scatola rotonda per cappelli e un bouquet di lavanda… Ecco, ora provate a incastrare in quella macchinetta l’intero mondo bulgaro di una donna di 39 anni, previdente, in carriera e sempre pronta a tutto. Poi trovate posto anche ai bagagli ridotti all’osso del marito, monsieur Didier de Lacrotte, e alla sua inutile collezione di videocassette dell’adolescenza da cui solo la morte lo separerà, come dice sempre. Ci siete riusciti? Ok, ma non cantate vittoria, abbiamo appena cominciato.”

Trama

La bulgara Kalina ha sposato in seconde nozze il francese Didier e, nella macchina carica all’inverosimile di animali e cose, parte con il marito alla volta della Francia per conoscere i suoceri, gli aristocratici madame Geneviève e monsieur Jean-Baptiste de Lacrotte. Nella magnifica tenuta di famiglia, l’incontro tra i rappresentanti delle due culture innesca una serie di avventure surreali, dove fanno la loro comparsa personaggi memorabili: il proctologo sedicente buddista, la cantante fallita, l’interior designer con manie di grandezza e perfino i prorompenti zii di un remoto villaggio bulgaro…

Un romanzo spassoso e imprevedibile che trascinerà il lettore in una moderna commedia degli equivoci.

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