Le mezze verità

Titolo: Le mezze verità

Autore: Elizabeth Jane Howard

Editore: Fazi

Collana: Le strade

Pagine: 329

Prezzo: € 18,50

Uscita: 17 ottobre 2019

Traduzione: Manuela Francescon

Recensione

“Le mezze verità” mi ha attirato molto dalla trama e dalla fama dell’autrice, quindi tutto ciò mi ha invogliato a leggerlo. La storia è, indubbiamente, ben raccontata, i personaggi sono assolutamente ben delineati e descritti tanto da far arrivare al lettore i loro stati d’animo e le loro peculiarità.

Inoltre ho notato che l’autrice è veramente molto brava con le descrizioni che abbondano a scapito, a volte, dei dialoghi e ciò mi ha un po’ spiazzato perché, pur essendo un romanzo godibile con anche un leggero tocco di giallo all’interno che tiene viva la lettura, mi ha un po’ rallentato.

Il libro è diviso in tre parti: il mese di aprile per la prima parte, il mese di agosto per la seconda parte ed infine dicembre per la terza parte.

La scrittura di Elizabeth Jane Howard è comunque meravigliosa, molto precisa, pulita e raffinata. Sono rimasto positivamente sorpreso dalla sua penna che, in alcuni passaggi, mi ha regalato emozioni di diverso genere. All’interno della storia i vari protagonisti ci trasmettono, spesso, le loro pene e i loro malesseri per la vita che trascorrono.

Si respira, ogni tanto, un’aria di velata tristezza e di infelicità che comunque ci conquista e ci fa avvicinare ai protagonisti, coinvolgendoci, perché siamo ansiosi di capire che cosa accadrà a loro. Inoltre essi ci incuriosiscono con i loro modi di agire e la scrittrice è davvero brava a giocare con la loro psicologia e le loro problematiche.

Un romanzo lento, ma profondo, con i protagonisti, tutti legati tra di loro, con parentele diverse, che si alternano nel dominare la scena e a raccontarci i vari avvenimenti. Da una parte abbiamo May con i suoi due figli Oliver ed Elizabeth e dall’altra il suo secondo marito Herbert e sua figlia Alice.

Tra tutti questi devo ammettere che Herbert è quello che più mi ha irritato e colpito negativamente per il suo comportamento, un personaggio che non mi è assolutamente piaciuto, ma che ha saputo mettere un po’ di movimento nella storia. Tutti dimostrano il proprio carattere ricco di sfumature, con i loro pregi e difetti che la Howard riesce brillantemente ed egregiamente a mettere in luce.

Per i miei gusti è anche molto interessante ed affascinante dove la storia viene in gran parte ambientata e cioè nella grande villa in cui abitano i due coniugi.

Tra discorsi vari, misteri e cose non dette, si procede nella lettura seguendo le vicissitudini di tutti i personaggi ed assistendo alle loro decisioni e ai cambiamenti. Tutto è descritto e raccontato con un tocco garbato, dosato e con una sensibilità che mi sembra caratterizzi la scrittura dell’autrice.

Mi ha colpito come ognuno cerchi la propria strada e la percorra in modo diverso, sono tutti legati, secondo me, dal desiderio di trovare una certa dose di serenità rispetto alla vita che stanno vivendo.

Infatti, tra le pagine, si respira un’aria di malinconia che spinge i protagonisti ad agire per cercare di raggiungere i propri obiettivi, nel bene o nel male. I colpi di scena sono rari, per i miei gusti, ma comunque qualcuno è abbastanza intenso da scuotere noi lettori, regalando dei piccoli brividi.

Qui sotto un passaggio del romanzo:

“…Il giorno dopo Oliver era di pessimo umore. Elisabeth sapeva che le persone molto intelligenti sono più umorali delle altre e gli preparò un’abbondante colazione, che lui però non mangiò. Disse che la festa era stata roba da ragazzini, una perdita di tempo: non stava andando da nessuna parte. E non aveva alcuna intenzione di mettersi a scrivere un romanzo alla sua età…”

Trama

May Browne-Lacey ha da poco sposato in seconde nozze il Colonnello Herbert; entrambi hanno figli dai precedenti matrimoni e vivono in una casa di singolare bruttezza nelle campagne del Surrey, fortemente voluta dall’uomo e acquistata con l’eredità di May. Alice, la figlia di Herbert, si sta per sposare, più per fuggire dal padre che per amore.

Il Colonnello non piace nemmeno ai due figli di May, Oliver ed Elizabeth: lo considerano un borioso tiranno che si comporta in modo strano e opprime la madre. Oliver, un ventenne brillante e ironico, abita a Londra, non ha un lavoro stabile e vorrebbe tanto sposare una donna ricca che lo mantenga. Elizabeth, la sorella minore, che nutre un complesso di inferiorità nei suoi confronti, è una ragazza ingenua e sentimentale.

Quando quest’ultima decide di trasferirsi a casa del fratello per cercare lavoro, May, rimasta sola nel Surrey con Herbert, inizia a pentirsi amaramente di averlo sposato. Intanto Elizabeth trova lavoro e anche l’amore, Oliver cerca la sua ereditiera mentre si fa mantenere dalla sorella, e Alice, incinta e infelice, vorrebbe scappare di nuovo.

In questo sottile ritratto di una famiglia in crisi, ognuno deve fare i conti con una mezza verità che lo tormenta; ma la tragedia è dietro l’angolo e quando arriva spazza via quell’aria di non detto che così a lungo ha gravato sui protagonisti.

In “Le mezze verità” Elizabeth Jane Howard trascina il lettore in una commedia dalle sfumature noir che è anche un romanzo sulle molteplici declinazioni dell’amore: l’amore coniugale, quello familiare, quello passionale e quello che proprio amore non è.

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Comments

  • anna paola maga

    Novembre 19, 2019 at 8:57
    Reply

    Mi intriga

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