Titolo: L’essenza della felicità

Autore: Maria Barresi

Editore: Minerva Edizioni

Collana: Egide

Pagine: 207

Prezzo: € 15,00

Uscita: 16 maggio 2019

Recensione

Avevo alte aspettative da questo libro, infatti, non appena ho letto il titolo, che trovo splendido, mi è nato un gran sorriso e mi sono detto che forse “L’essenza della felicità” mi avrebbe fatto bene, inoltre penso che sarete d’accordo con me circa la copertina che è meravigliosa. Ed ora che l’ho finito e sono qui a scrivere devo ammettere che non mi sono sbagliato.

Maria Barresi, riesce a coinvolgerci in una storia delicata, dolce e piena di vita. Quando si inizia a leggere il suo romanzo vi assicuro che difficilmente riuscirete a staccarvene. Fin dalle prime pagine si è subito coinvolti dalla scrittura dell’autrice che risulta essere nella sua semplicità, molto scorrevole, limpida e a tratti poetica. Riesce a farci percepire molto di ciò che racconta e secondo me anche i profumi.

Passando alle due principali protagoniste, Rosella (con una “s”) e sua nonna, devo ammettere che se la prima è  un personaggio interessante, a tratti inizialmente forse un po’ insicuro e timoroso, il secondo invece è formidabile nel suo modo di gestire la vicenda, nei suoi commenti e nelle sue riflessioni e idee. La nonna è una grande ed indimenticabile protagonista che ci trasmette tenacia, caparbietà, forza di lottare e inoltre risulta molto schietta e sicura in ciò che crede.

La nipote Rosella imparerà molto da questa energica donna e saprà migliorarsi grazie anche ai suoi consigli ed alla sua storia che scoprirà strada facendo. Vi segnalo anche i fantastici scambi di battute tra loro due: sono memorabili. La ragazza maturerà molto e nel corso del romanzo crescerà caratterialmente superando i vari ostacoli, sia quelli che ha dentro di sé, che quelli che la vita le ha fatto trovare lungo il suo cammino, sia prima con la perdita dei suoi genitori, sia successivamente con alcune disavventure e le diverse sfide da affrontare in vari campi.

“L’essenza della felicità” riesce a trasmetterci molte sensazioni e, come ho scritto prima, ha la capacità di farci percepire il profumo di bergamotto grazie alla brava penna di Maria Barresi.

Ho adorato questo libro e lo affermo in tutta sincerità perché è stata una lettura rilassante, piacevole e al cui interno ho trovato anche una storia ricca di mistero, di affetto, di speranza per il futuro e un certa dose di voglia di vivere, di ricominciare, che si fa spazio intensamente tra le pagine.

Questo romanzo potrebbe essere la vostra lettura ideale per le imminenti vacanze estive e sono certo che vi farà stare bene sia leggendolo, sia una volta terminato, conquistandovi come ha fatto con me e darà anche a voi una grande lezione di vita e cioè che “è nelle nostre radici che ritroviamo la felicità”.

 Concludo con un passaggio:

 “Nonna, ma tu non dicevi che l’amore e l’amicizia sono due sentimenti spontanei? Non bisogna vergognarsi quando arrivano, ma neanche inventarseli quando non ci sono?” “Sì, certo, ma a volte ti può sfuggire che quel che hai di fronte è il vero amore”

Trama

Rosella è una love trainer e lavora in un’agenzia matrimoniale di Milano.

Ha 25 anni ed è rimasta sola, senza genitori, senza fratelli e senza fidanzato. Vive con Cipria, una cagnetta rosa, e Golia, un pesciolino rosso. Ha una piccola eredità in Calabria: un agrumeto coltivato a bergamotti, che le ha lasciato sua nonna con cui ha vissuto da quando è rimasta orfana e che continua a frequentare negli ultimi anni d’estate, quando va a trovarla ad agosto.

Nonostante la nonna sia una donna molto presente nella sua vita, la nipote taglia i ponti con la terra d’origine fino a quando non le arriva una telefonata da un convento di suore, che desiderano incontrarla per svelarle una faccenda che la riguarda. La richiesta la manda in agitazione e acuisce il suo senso di inquietudine, sebbene abbia tanti amici e un bel lavoro.

Costretta a ritornare nella casa di sua nonna, anche se per pochi giorni sempre d’estate, ci rimane a lungo, grazie a un segreto che le stravolge la vita ma in cui, dopo tanto soffrire, trova la felicità.