Macchie nel nulla

Titolo: Macchie nel nulla

Sottotitolo: e altri racconti

Autrice: Monica Ferraioli

Editore: Scatole Parlanti

Collana: Voci

Pagine: 123

Prezzo: € 14,00

Uscita: 8 ottobre 2021

Recensione

Nel mese di gennaio, come libro di racconti, ho scelto “Macchie nel nulla” scritto da Monica Ferraioli e pubblicato dalla casa editrice “Scatole Parlanti”.

Leggendo questo volume si scopre subito che i protagonisti, di ogni singolo racconto, sono persone assolutamente comuni, che si incontrano nella nostra quotidianità. Tutto ciò l’ho trovato immediatamente molto interessante perché permette, ad ogni lettore, anche di immedesimarsi nel caso trovasse un racconto simile a determinati momenti della propria vita.

L’autrice ha una penna assai schietta, sincera, infatti senza giri di parole ci propone ogni racconto nel modo più limpido possibile e con i suoi personaggi descritti nel bene e nel male, con i loro pregi e i loro difetti. A volte veniamo a conoscenza di alcuni protagonisti non particolarmente simpatici, altre volte invece più alla mano. Ognuno di loro ha la sua precisa e dettagliata personalità, inoltre sono tutti ricchi di carisma.

Ogni capitolo di “Macchie nel nulla” è carico di emozioni di vario genere, ma anche di problemi di ogni tipo che i diversi personaggi devono affrontare e così tutto diventa parecchio “umano”, a volte pure aggressivo, sia le situazioni, che il loro modo di agire.

I rapporti tra di loro risultano ogni tanto burrascosi o complessi, necessitano spesso, infatti, di chiarimenti e noi lettori restiamo curiosi di scoprire come proseguirà il racconto e come si concluderà.

Il ritmo è sempre molto acceso, veloce, scattante come si addice a un libro di racconti che non può permettersi di cadere nella noia, poiché sono poche le pagine a disposizione di ognuno di essi per narrare le vicende ed arrivare alla conclusione.

Personalmente ho trovato quasi ogni storia di “Macchie nel nulla” avvincente ed appassionante, ma i personaggi spesso non particolarmente simpatici, tutt’altro.

Leggendo “Macchie nel nulla” è come assistere ad una serie tv, ma al posto dei vari episodi, ci sono i singoli racconti. Tutto è, quindi, anche affascinante da seguire ed ognuno di essi provoca in noi sensazioni varie, pure contrastanti.

Non tutto ciò che è proposto da Monica Ferraioli si può dire essere delicato e profondo, infatti le storie sono anche aggressive, come alcuni personaggi, sia uomini che donne, ma tengono viva la nostra attenzione. Ѐ, a mio avviso, un libro vivace che si legge con piacere ed interesse, nonostante, ogni tanto, ci si può anche arrabbiare un pochino. I rapporti umani sono indubbiamente al centro di ogni storia e noi assistiamo al loro svolgersi.

Se amate i libri di racconti, non dovete farvi scappare “Macchie nel nulla” perché è originale, particolare e molto “verace”. Al suo interno scoprirete episodi a voi più congeniali e piacevoli, altri più irritanti e duri, ma sempre curiosi da seguire. Questa volta non ho trovato racconti preferiti e meno gradevoli, li metto tutti sullo stesso livello, proprio per il loro elemento aggressivo che li contraddistingue. A mio avviso non è un libro relax, ma un volume che fa anche riflettere, arrabbiare, agire e che non annoia mai grazie ai vari problemi esposti e al modo di reagire ed agire dei protagonisti.

Qui sotto vi propongo l’incipit del primo:

“Così si arrivò tutti quanti, feriti ed esistenzialmente mezzi storpi come eravamo, a un nuovo pranzo di Natale.

Dal pomeriggio precedente, ero alle prese con il mio piatto forte, l’anatra farcita, essendo ben noto anche ai nani da giardino in che senso l’anatra farcita richieda una preparazione alquanto scrupolosa e particolare. Intanto, per togliere di mezzo l’odore di selvatico, secondando l’accuratezza silenziosa e tremenda dell’evisceratore, avevo strofinato l’interno e l’esterno dell’anatra con dell’aceto; poi una spruzzata di brandy, e in seguito avevo provveduto a predisporle un giaciglio di erbe aromatiche in vista della notte.

Era stato a quel punto – mentre provvedevo a predisporle il giaciglio per la notte – che mi era tornato in mente un passaggio d’un libro realmente molto bello, un ricordo di quando ancora l’amore era al centro dei miei pensieri di post-adolescente romantica: al diavolo, avvenne esattamente mentre riponevo l’anatra – che non avrebbe più partecipato a degli amplessi, se mai le anatre parteciparono ad amplessi – che sogghignando pensai a Lady Chatterley intenta a posare dei nontiscordardimé sul petto del suo guardiacaccia. E poi il guardiacaccia la ricambiava legandole ai seni freschi ramoscelli di quercia e intrecciandole ciuffi di giacinto di bosco fra i peli del pube, coronando la composizione con l’aggiunta di una rosa selvatica al centro dell’ombelico.”

Trama

I personaggi di questi racconti sono individui comuni, spesso in conflitto con se stessi, con gli altri o con l’ambiente in cui si trovano a vivere. La lotta che puntualmente emerge sembra arrivare dalla frustrazione, dall’incapacità di comunicare o di far cadere le maschere che inquinano l’autenticità di rapporti umani sempre in bilico, talvolta a un passo dalla risoluzione o, al contrario, dall’abisso della disperazione.

Senza fuochi di artificio o finali a sorpresa, queste storie ci ricordano che ogni partitura, tracciata sapientemente dalla penna di Monica Ferraioli, potrebbe diventare prima o poi, nel bene o nel male, anche la nostra.

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Comments

  • Monica

    Febbraio 6, 2023 at 18:01
    Reply

    Grazie!

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