Madonna col cappotto di pelliccia

Titolo: Madonna col cappotto di pelliccia

Autore: Sabahattin Ali

Editore: Fazi

Pagine: 209

Prezzo: € 16,00

Uscita: 10 gennaio 2019

Traduttore: B. La Rosa Salim

Recensione

Questo nuovo libro edito da Fazi  è molto intimo e assai intenso. Lo si può dividere in due parti: una in cui si racconta del protagonista Raif Effendi e del suo lavoro con il collega Ankara. Successivamente, quando il primo morirà, (non è spoiler dato che è scritto anche nella trama) il secondo troverà un taccuino in cui scoprirà un Effendi inedito e leggendo la sua vita si farà un’altra idea di quel collega così schivo, a tratti assente e quasi si pentirà di averlo trattato con sufficienza.

Raif Effendi non era così freddo e distaccato come appariva nella prima parte del romanzo, ma anzi era una persona che sapeva amare intensamente e forse fin troppo. In questa seconda parte entra in scena il famoso dipinto “Madonna con il cappotto di pelliccia” ed avverrà l’incontro con una certa Maria, donna bellissima, enigmatica e particolare a cominciare dal modo di vedere le varie situazioni e la vita. Da qui tutto diventerà molto più intenso, passionale e anche psicologicamente interessante.

Se la prima parte è forse un pochino più triste e mi ha ricordato molto il libro “Stoner” (che ho amato follemente), nella successiva si provano sensazioni ed emozioni diverse e anche contrastanti. La storia tocca sicuramente le corde del cuore di tutti noi, è impossibile, infatti, non farsi coinvolgere anche se i due personaggi, specialmente lei, provocano reazioni contraddittorie. Maria è a volte un pezzo di ghiaccio e lui risulta succube, altre volte il lettore è titubante circa questa storia d’amore perché non capisce del tutto come si svilupperà e se ci sarà un futuro.

La scrittura è assolutamente poetica, a tratti passionale ed intensa riuscendo ad avvolgere il lettore durante la storia, coinvolgendolo in una atmosfera ricca di sentimenti mutevoli ed enigmatici. Inoltre è sicuramente struggente e provoca, in chi legge, reazioni di vario genere, lasciandogli, forse, anche un po’ di amaro in bocca. I personaggi sono molto ben delineati e descritti, anche in modo  intimo e psicologicamente stimolanti. In particolare Maria e Raif Effendi che caratterialmente risultano pieni di sfaccettature.

Questo libro ha al suo interno dei passaggi particolarmente interessanti e trascinanti che restano in mente anche dopo averlo concluso. Per giorni ho pensato ai tre protagonisti e mi sono fatto cullare dalle emozioni che mi hanno trasmesso, compreso quel velo di piacevole malinconia e di tristezza, ma la vita è anche così. “Madonna col cappotto di pelliccia” è una storia d’amore molto particolare e diversa dalle solite, introspettiva e che mette a nudo l’intimità del cuore.

Tra i vari passaggi (tra cui due pagine intere che ho adorato follemente e che meritano molto) vi propongo quello in cui per la prima volta Raif Effendi vede il dipinto :

“…Ancora oggi, dopo tanti anni, mi è impossibile descrivere ciò che provai in quel momento. Ricordo solo che ero pietrificato davanti al ritratto di una donna con il cappotto di pelliccia. Gli altri visitatori mi spingevano a destra e manca, impazienti di vedere il resto della mostra, ma io non riuscivo a schiodarmi da lì. Cosa c’era in quel dipinto? So già che le parole non basteranno a spiegarlo. L’unica cosa che posso dire è che quella donna aveva una strana espressione, un po’ selvaggia, un po’ altera, uno sguardo potente che non avevo mai notato in nessun’altra”

Trama

Ci sono incontri casuali in grado di segnare un’intera esistenza. E ci sono storie che restano segrete per una vita intera ma poi, una volta raccontate, fanno il giro del mondo. Quando ad Ankara, negli anni Trenta, un giovane conosce sul posto di lavoro Raif Effendi, viso onesto e sguardo assente, è subito colpito dalla sua mediocrità. Man mano che i due entrano in confidenza, questa prima impressione non fa altro che ricevere conferme: schernito ed evitato da tutti sul lavoro, Raif viene maltrattato persino dai suoi familiari. Quale può essere la ragione di vita di una persona simile? Quale, se c’è, il segreto dietro una vita apparentemente inutile?

Il taccuino di Effendi, consegnato in punto di morte al collega, contiene le risposte, raccontando una storia tutta nuova: dieci anni prima, un giovane e timido Raif Effendi lascia la provincia turca per imparare un mestiere a Berlino. Visitando un museo, rimane folgorato dal dipinto di una donna che indossa un cappotto di pelliccia, e ne è così affascinato che per diversi giorni torna a contemplare il quadro. Finché una notte incrocia una donna per strada: la stessa donna del dipinto. Maria. Un incontro che gli sconvolgerà la vita.

(P.S. La pelliccia nella foto è sintetica)

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