Non chiamatemi matta

Titolo: Non chiamatemi matta

Autrice: Liliana Cannavò

Editore: Bonfirraro

Pagine: 271

Prezzo: € 20,00

Uscita: 15 luglio 2022

“Penso che tutti cadiamo, o siamo caduti, almeno una volta nella vita, con o senza Bipolare. C’è chi rimane in terra continuando a lamentarsi, e chi invece nonostante í graffi e le ferite, si rialza lotta e non si arrende. Come dire, quando la vita rovescia la barca e lì che dobbiamo nuotare e resistere. Questo è ciò che farò io, perché sono questa; una guerriera di nome Adelina”

Adelina

Trama

Un romanzo ambientato ai giorni nostri, ispirato dalle numerose testimonianze di chi, come la giovane protagonista, è stata vittima del pregiudizio sociale e dello stigma sulla malattia mentale. Tutto comincia quando i medici comunicano ad Adelina Parodi di soffrire di un lieve disturbo dell’umore che può causarle tristezza oppure euforia, disturbo che la psichiatria denomina Disturbo Bipolare II. All’epoca dei fatti aveva 23 anni. Da quel momento, Adelina, si troverà a dover fare i conti con lo stigma della “matta” cucitole addosso dalla società, e in primis dalla madre adottiva.

Pur stando bene, sarà per tutti la stramba, la squilibrata e la matta del secondo piano per i vicini. Qualsiasi cosa lei dirà o farà – dal ridere di una battuta, al piangere per amore, o arrabbiarsi con il fratellino – avrà per tutti un solo e inequivocabile significato: è matta. La protagonista combatterà con tutte le sue forze per difendere se stessa da chi con troppa superficialità la giudicherà, la emarginerà e la condannerà senza appello, cambiando il corso della sua vita.

Adelina, cercherà di riacciuffare la sua vita una volta per tutte e per questo farà una scelta drastica che la porterà lontano dalla sua città natale e dalla sua cultura di appartenenza. Quando in alcuni momenti di sconforto le sembrerà che tutto sia davvero finito si aggrapperà tenacemente all’amore della sua vita: Jamil Alamà, giovane studente in architettura conosciuto in Italia. Per riuscire nel suo obiettivo, Adelina, non smetterà mai di volersi bene. Cercherà di non rendere la sua vita una triste e solitaria battigia alla mercé delle onde del mare perché lei vorrà essere il mare, ma soprattutto vorrà essere se stessa.

Biografia

Liliana Cannavò

Di origini siciliane. Vive a Catania dove, dal 2000, lavora come psicologa nell’ambito della salute mentale. Ama viaggiare, non da turista ma da “esploratrice degli animi umani”.

Dalle sue numerose esperienze di viaggio, ha tratto interessanti spunti per i suoi romanzi.

La scrittura è arrivata per caso, alcuni anni fa, come antistress e per combattere una frequente emicrania. L’amante della sposa è il primo romanzo che ha tirato fuori dal cassetto dei suoi piccoli “tesori”, pubblicato da Harper Collins.

Incipit

«Adelina, mi sente? È ora di svegliarsi cara. Coraggio, le ho portato il suo pranzo. Mangi tutto, ripasso tra un po’», le sussurrò all’orecchio l’infermiera. Adelina aprì lentamente gli occhi, richiudendoli subito come se avesse avuto un faro bianco puntato in faccia. Era distesa con le braccia lungo i fianchi, sotto lenzuola fredde e bianche come neve. La luce della stanza era cupa e la finestra ben chiusa. Non capì né dove fosse, né cosa facesse in quella stanza grigia. Sollevò il braccio sinistro e sul polso vide lui: il braccialetto del suo tormento. Largo e in plastica bianca, con un codice a barre e il suo nome impresso a caratteri cubitali…

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