Perdersi

Titolo:  Perdersi

Autore: Elizabeth Jane Howard

Editore: Fazi

Collana: Le strade

Pagine: 417

Prezzo: € 20,00

Uscita: 8 ottobre 2020

Traduzione: Sabina Terziani e Manuela Francescon

Recensione

“Perdersi” è il nuovo romanzo fresco di stampa della famosissima scrittrice Elizabeth Jane Howard e firmato Fazi Editore. Già dalla copertina, come spesso accade per i libri di questa casa editrice, si resta affascinati e conquistati. Ma questa volta, secondo me, c’è un motivo in più. Infatti in essa c’è già racchiuso molto del romanzo. Leggendo questo libro ve ne accorgerete pagina, dopo pagina.

È il secondo romanzo che leggo di questa autrice e ho ritrovato il suo stile molto descrittivo, pacato e lento che ci fa assaporare le parole, le varie frasi e tutti gli attimi della storia. Penso che il suo modo di scrivere non sia adatto a tutti, ma solo a chi ha voglia di gustarsi in modo molto tranquillo le meravigliose storie che narra. Inoltre, con la sua penna, riesce a trasmetterci un senso di pace, facendoci estraniare dal resto delle cose, per tutta la durata della lettura. I capitoli sono abbastanza lunghi e hanno come titolo il nome di uno dei due protagonisti.

In questo suo lavoro ho respirato una certa dose di solitudine, di malinconia e di tristezza, ma sicuramente tutto è molto evocativo ed interessante anche a livello psicologico.

La storia raccontata in “Perdersi” è, inizialmente, molto pacata, ma si sente che qualcosa di strano si nasconde all’interno della narrazione ed in  particolare dei personaggi. I due protagonisti possiedono una propria personalità ben precisa, inoltre ho trovato interessante e coinvolgente il loro scambio di lettere che diventa sempre più frequente, appassionante ed intimo. Due anime che si incontrano, due persone che si scoprono…ma anche due modi diversi di vivere. Non voglio anticiparvi altro per lasciarvi il desiderio di gustarvi la lettura con tutte le sue sfaccettature.

Elizabeth Jane Howard riesce, come sempre, nell’intento di intrattenerci con una storia che si legge con trasporto, per chi ama il genere, arricchita da una piccola dose di intrigo, di curiosità e qualche interrogativo circa i due protagonisti, Henry Kent e Daisy Langrish,  e le loro diverse intenzioni.

Henry è un personaggio molto particolare, che regala alla storia un po’ di brivido e la movimenta, inizialmente diventa il giardiniere della donna… Ho adorato l’ambientazione del cottage, sono riuscito ad immaginarlo molto bene, inoltre ho quasi percepito il profumo delle rose e dei fiori di cui si parla. Un romanzo direi anche psicologico sotto diversi punti di vista.

Se Daisy mi ha trasmesso molta tenerezza e dolcezza, per Henry, invece, ho provato fin da subito molta antipatia per il suo modo di porsi e di agire. Elizabeth Jane Howard ci intrattiene con due protagonisti ben descritti e psicologicamente interessanti dei quali ci svela pian, piano i lati dei loro caratteri e della loro vita passata. In particolare ci racconta dettagli assolutamente significativi di Henry e del suo passato.

L’autrice affronta il delicato tema del plagio con grande maestria e profondità. Inoltre riesce a creare un particolare ritmo che, seppur lento, appassiona ugualmente il lettore, incuriosendolo ed affascinandolo con la storia narrata, ricca di particolari e di dettagli. Un turbine di sentimenti variegati che si dipanano lungo tutto il romanzo.

“Perdersi” è sicuramente molto affascinante per il modo in cui è scritto, coinvolgente e ricco di sfaccettature, ma a tratti l’ho trovato, per i miei gusti, un pochino troppo lento in qualche passaggio, seppure è riuscito a tenermi avvinghiato alle sue pagine.

Lo consiglio a chi ama perdersi nelle storie molto descrittive, ricche di enfasi e di dettagli. A chi vuole godersi una scrittura impeccabile, a tratti ipnotica. Agli appassionati di Elizabeth Jane Howard che amano il suo modo di scrivere i romanzi.

Concludo con una curiosità scritta sulla seconda di copertina:
“In questo nuovo romanzo l’autrice della saga dei Cazalet condivide, seppure in forma romanzata, un’esperienza tragica vissuta in prima persona;  Elizabeth Jane Howard si mette a nudo e lo fa con sincerità e un’umiltà davvero commoventi..”

 Trama

Henry è un ultrasessantenne solo e piuttosto male in arnese, che vive sulla barca di una coppia di amici. La sua è stata un’esistenza sfortunata e apparentemente segnata dalla crudeltà delle donne. Lettore e pensatore, è un uomo privo di mezzi, ma non di fascino.

Daisy è una drammaturga di successo, anche lei ha superato i sessant’anni e conduce una vita piuttosto solitaria in un piccolo cottage di campagna con giardino che ha da poco acquistato, dove contempla l’enorme vuoto affettivo che nessun uomo ormai riempirà più, nonostante una parte di lei continui a desiderare di essere amata ancora una volta.

Quando Henry si offre come giardiniere, all’inizio Daisy è diffidente, ma poi gli consente di insinuarsi pian piano nella sua vita quotidiana: bisognosa com’è di affetto e attenzione, abbocca facilmente al suo amo. La tensione sessuale tra i due cresce in modo graduale, fino a che Daisy ne è obnubilata e non è più in grado di vedere Henry per quello che realmente è, nonostante i suoi amici e sua figlia, perplessi e sospettosi, continuino a metterla in guardia…

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