Riviera

Titolo:  Riviera

Autore: Valentino Ronchi

Editore: Fazi Editore

Collana: Le strade

Pagine: 126

Prezzo: € 17,00

Uscita: 29 aprile 2021

Recensione

“Riviera” è una recente nuova uscita di “Fazi Editore”. Questo romanzo, scritto da Valentino Ronchi, è diviso in varie parti. Si inizia con la prima dal titolo “La conta”, per passare alla seconda intitolata “Glottologia”, per poi arrivare all’ultima: “La terrazza”. Se la storia finisce qua, non è così per noi lettori, infatti, successivamente, siamo inviatati a continuare la lettura con “Appendice 1” e concludere poi definitivamente con “Appendice 2”: piccolo glossario illustrato (che illustra le parole).

“Riviera” scorre abbastanza velocemente, infatti la scrittura possiede una certa dose di fluidità e di limpidezza, inoltre è ricco di descrizioni dettagliate che permettono di immaginarsi ciò che si legge. I dialoghi sono ben realizzati, ma mi attendevo qualcosa di più. Infatti le mie aspettative erano molto alte e forse è stato anche questo il mio problema.

Il libro, comunque, in linea di massima mi è piaciuto grazie anche ai posti in cui è stato ambientato, ma i personaggi mi hanno lasciato un po’ l’amaro in bocca, non mi hanno convinto del tutto, seppure, come noterete anche voi quando lo leggerete, sono stati ben delineati e ciò, indubbiamente, è un grande pregio dato che non sempre nelle storie avviene ciò.

Devo ammettere, comunque, che la storia è piena di vicissitudini, ricca di avvenimenti, a volte anche molto interessanti ed intriganti. Inoltre il ritmo a tratti è presente in forma gradevole da destare l’attenzione di chi legge.

Si racconta la vita in tutte le sue forme, con le varie problematiche e alcune diverse situazioni. Tutto ciò avviene in un centinaio di pagine, quindi ogni tanto risulta un po’ una corsa, ma si fa leggere con piacere, anche perché si ha il desiderio di capire i successivi avvenimenti.

Devo riconoscere che alcuni passaggi mi sono piaciuti molto perché assai vivaci, interessanti, intriganti, mentre altri un po’ meno perché li ho trovati troppo descrittivi e lenti. La prima parte è,  forse, quella che ho gradito di meno, mentre la seconda è stata la mia preferita.

A mio parere “Riviera” è un romanzo ben scritto ed originale che colpisce comunque il lettore per la storia a tratti interessante e per l’originalità della struttura narrativa, oltre ai due ricchi capitoli finali che ho apprezzato, specialmente il “piccolo glossario illustrato”. Inoltre voglio esprimere il mio totale apprezzamento per la meravigliosa copertina che appaga immediatamente l’occhio e trasmette diverse gradevoli sensazioni.

A questo punto mi sento di consigliare “Riviera”, di Valentino Ronchi, a chi piace trovare nei libri molte descrizioni, a chi ha voglia di dedicarsi ad un romanzo breve, ma molto, davvero molto ricco di avvenimenti e di eventi, inoltre a chi è curioso di scoprire la particolare struttura di questo romanzo.

Concludo, come spesso faccio, con l’incipit:

“Una manciata di vecchie ville allineate, al margine estremo della città di Milano. Si affacciano tutte lungo il canale, che qui in questo punto si sfila dalle ultime case verso il niente, alla fine di via Padova, ben oltre il viavai di macchine e di genti.

Attorno qualche orto, un po’ di boscaglia che borda il corso dell’acqua, tre, quattro vie che s’incrociano, una radura di avanzi di biciclette e rottami, di barattoli di vernici e vestiti, i rimasugli di una cascina che si allarga a nord. Il capannone di un timbrificio, una finitura metalli, qualche prato, e lunga la parata alta dei tralicci dell’elettricità che si allontana verso nord-est, puntando la pianura vuota.

Il nome altisonante di Riviera fu dato a questo posto alla fine del Settecento, quando nel giro di pochi anni questo fondo di terra divenne luogo di residenza patrizia durante le belle stagioni e di rade, brevi scampagnate per i meno abbienti. Di alcune di queste ville, del diciottesimo e del diciannovesimo secolo, si parla in fondo a qualche libro su Milano. Altre, per nulla conosciute, sono sorte nel Novecento, modeste villettine con qualche fronzolo, i giardini semplici, un’eleganza mediocre.”

 Trama

Marianna Delfini nasce nella periferia di Milano. Non in una periferia qualunque, però, ma in Riviera: un angolo defilato della città, sotto la tangenziale, dove lungo l’argine del canale sorge una fila di villette ordinate che osservano placide lo scorrere delle stagioni. In modo tranquillo e defilato scorre anche la vita di Marianna, una bambina quieta e dolce che abita con i genitori e i nonni materni.

La famiglia Delfini ha vissuto per generazioni lungo questa pittoresca sponda e, mentre Marianna cresce facendo i conti con le piccole gioie e gli inevitabili dolori di un’esistenza, il passato ogni tanto si riaffaccia per ricordare anche agli adulti com’è stato crescere e formare una famiglia. La migliore amica, la zia girovaga, la scuola, il primo amore, ma anche l’amara ingiustizia del lutto: le giornate della bella Marianna, insieme a quelle di chi le sta attorno, sono scandite e ricomposte come i riflessi della Riviera sulle acque del canale, attraverso una narrazione estremamente dettagliata che si sofferma sui momenti essenziali di una vita come tante, e quindi proprio per questo irripetibile e unica.

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