Sa funtana ‘e s’ùlumu

Titolo: Sa funtana ‘e s’ùlumu

Autore: Antonio Carta

Editore: Scatole Parlanti

Collana:Voci

Pagine: 159

Prezzo: € 15,00

Uscita: 16 febbraio 2019

Recensione

“Sa funtana ‘e s’ùlumu “ è un libro con un titolo particolare che mi ha intrattenuto con la sua storia gialla, con le indagini del sottoufficiale Luca Crobu che è uno dei vari protagonisti, ed un pizzico di storia.

Devo ammettere che il primo terzo della lettura non mi aveva preso molto e temevo di faticare, quindi, a finire il libro, ma poi all’improvviso, quando iniziano le indagini, la storia si è ripresa e mi sono appassionato parecchio. È diventata, quindi, assolutamente avvincente e piena di intrigo.

Vengono portati alla luce molti dettagli oscuri a tutti, molte notizie ed informazioni sui personaggi, oltre a seminare lentamente i vari indizi che permettono di risolvere in seguito il mistero sulla morte del conte Francesco Guttierrez con un finale che sbalordisce dal mio punto di vista.

Da segnalare che è un libro, non dico di nicchia, ma che dà grande spazio alla Sardegna, ai suoi usi e costumi. Infatti fin dal titolo si omaggia la nostra bella isola e anche all’interno, seppur molto raramente, si incontra qualche frase in dialetto.

Proprio per quanto riguarda “Sa funtana ‘e s’ùlumu”posso svelarvi il significato per chi come me non sa il dialetto sardo (mi sono informato grazie ad una mia amica della palestra) : “La fontana dell’olmo”

Per facilitarvi la lettura vi segnalo anche il significato di un’altra frase: “Maria ca’!!! Goi ti chelzo e mezus no!” e cioè: “Maria guarda…meglio di così non ti vorrei” In pratica “non potrei desiderarti meglio di come sei”.

Il libro, col procedere della pagine, sicuramente invoglia nella lettura, grazie al mistero  intorno alla figura del conte Francesco Guttierrez, alla nostra curiosità di scoprire il colpevole e specialmente le motivazioni. Tutte le indagini risultano interessanti e vengono svolte, con grande capacità ed abilità, da Luca Crobu che risulta essere un ottimo personaggio anche per eventuali prossime storie.

“Sa funtana ‘e s’ùlumu” è sicuramente ricco di sfumature, di dettagli e di descrizioni che dimostrano l’abilità del suo autore Antonio Carta che si sa muovere bene anche nel periodo storico in cui è ambientata la vicenda. I segreti della famiglia del conte vengono lentamente a galla, sorprendendo tutti noi lettori e facendoci capire, con tristezza, la mentalità di quel periodo storico circa determinati fatti e lasciandoci a bocca aperta per il modo di ragionare.

Durante la lettura, ovviamente, conosceremo anche altri personaggi interessanti come, per esempio, uno dei testimoni : Giommaria, oltre a suo padre Giovanni e a sua madre Antonia.

La storia, narrata con grande capacità da Antonio Carta, riesce ad affascinare noi lettori, catapultandoci con grande interesse in quegli anni, raccontandoci anche dell’educazione che veniva impartita e del modo di vivere in quel periodo.

Un libro che sicuramente piacerà sia agli appassioni di storia, che a quelli amanti dei gialli: ad entrambi consiglio assolutamente la lettura, inoltre a tutti i sardi che non possono farsi mancare nelle loro librerie questo libro scritto da un loro isolano.

Concludo con un passaggio.

“L’esperienza aveva insegnato al maresciallo che i maggiori fornitori d’indizi utili alle indagini, oltre ai parenti, sono coloro che quotidianamente condividono porzioni di tempo con la vittima. Perciò fu lui stesso a imporre la presenza dell’intera servitù. Viceversa, i membri della famiglia Guttierrez trovarono assai poco dignitoso rispondere alle domande di un semplice militare e, quantunque il caso giudiziario li riguardasse direttamente, già dai preliminari si mostrarono spocchiosi e reticenti…”

Trama

In un paese del Nord Sardegna, Ittiri, durante la prima decade del ventennio fascista, un ragazzo di nome Giommaria diventa testimone inconsapevole di un fatto di cronaca: il presunto omicidio del conte Francesco Guttierrez.

In seguito al misfatto, un abile sottufficiale dell’Arma dei Carabinieri, Luca Crobu, è incaricato dalla Procura di Sassari di svolgere le indagini preliminari. Nel corso degli accertamenti, il maresciallo scoprirà sconcertanti problematiche familiari che da tempo affliggono la famiglia della vittima, così come indicibili segreti di alcuni abitanti del posto.

In un’atmosfera a tratti surreale e favolistica, in cui il maestrale scatena tutta la sua quasi innaturale forza sul paesaggio e sugli uomini, la verità riuscirà a trionfare, al di là dei pregiudizi e delle inconfessabili debolezze che caratterizzano da sempre l’animo umano.

1 comments
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Comments

  • anna paola maga

    Gennaio 26, 2020 at 14:21
    Reply

    oltre alla segnalazione di questo libro, grazie anche per la lezione di dialetto sardo !

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