Smetto quando voglio (ma anche no)

Titolo: Smetto quando voglio (ma anche no)

Autore: Riccardo Pozzoli

Editore: De Agostini

Pagine: 224

Prezzo: € 16,00

Uscita: 9 aprile 2019

Recensione

Un titolo ironico che invita alla lettura accostandosi con serenità, ma tenacia. Questa guida è scritta da un esperto del campo, quindi può essere sicuramente un valido aiuto per imparare e scoprire delle dritte costruttive, o per rinfrescarsi la memoria e migliorarsi sui social.

Tutto è illustrato in modo scorrevole e mai noioso, anche il format usato è moderno, pulito ed incisivo. C’è subito da affermare che quando i social vengono usati in modo responsabile, come scrive l’autore, non solo non provocano danni, ma possono fare la differenza e su questo sono assolutamente d’accordo.

Inoltre, cosa importantissima ed interessante, è che grazie ai social sono state abbattute le barriere e le distanze. Le persone sono più vicine e più informate circa i propri cari, gli amici, o i conoscenti (c’è anche da dire che molti sono iscritti ai social solo per farsi i fatti degli altri e su ciò stenderei un velo pietoso).

L’autore Riccardo Pozzoli ci illustra sia i pro, che i contro di determinati modi di agire sui social, o per lavoro, o per passione o per hobby. Ciò che è meglio fare e ciò che invece è meglio evitare.

Per chi è già dentro in questo mondo sarà una semplice rinfrescata di idee, almeno per me è stato così, già conoscevo molto di ciò che ha illustrato, ma per chi, invece, si sta addentrando in questo mondo è sicuramente una guida utile per farsi delle idee e partire nel modo corretto evitando errori.

È interessante notare come è stato diviso il libro, ossia in 21 giorni all’interno di sette parti che fanno riferimento ai vizi capitali (e purtroppo pare che l’ira sia il vizio più comune sui social) ed ognuno di questi può rispecchiare più un social di un altro.

Tra le varie informazioni ce ne sono alcune, molto interessanti, che fanno riflettere, per esempio:

“prima di coinvolgere una persona in qualunque modo chiedetevi se la cosa potrebbe farle piacere.

Inoltre ci segnala di tenere presente che ogni cosa che noi pubblichiamo resterà online sempre anche quando, magari, avremo cambiato idea su ciò che abbiamo reso pubblico, infatti Pozzoli ci consiglia:

“prima d premere il tasto invio sarebbe buona abitudine chiedersi se davvero abbiamo voglia e bisogno di condividere quel contenuto con i nostri follone”

Altro punto importante sui social è il fatto del like:

“il meccanismo del like è studiato per dare all’utente una piccola scarica di dopamina: una gratificazione istantanea, che lo spinge a cercare di nuovo quella sensazione di benessere e a passare ancora più tempo sui social”

Per quanto riguarda le foto, invece, è diventata una vera e propria mania fotografare le pietanze prima di mangiarle, è infatti come un rito a cui ormai quasi nessuno rinuncia.

All’interno della guida, quindi, troverete molte informazioni, consigli ed anche riflessioni che Riccardo Pozzoli ci pone circa il mondo dei social.

Un libro fresco, accattivante e costruttivo, che consiglio specialmente a chi si accosta per la prima volta con questo mondo. Per gli altri potrebbe essere utile per un ripasso e per scoprire, magari, qualche dritta in più.

Ciò che conta per tutti è usare veramente in modo consapevole i propri social, mettendoci la testa, il cuore ed il cervello, riflettendo su tutto ciò che si pubblica prima di farlo, perché poi potrebbe essere troppo tardi.

Trama

C’è chi li ama alla follia e ne fa un uso smodato. Chi li detesta e pensa siano la causa di tutti i mali della società. Chi non ammetterà mai di esserne dipendente, chi ci bazzica ma non si espone, chi ci si diverte senza subirli.

Che li si ami o si odi, è passato il tempo in cui si credeva che i social media fossero una moda passeggera: quindici anni fa, quando Facebook muoveva i primi passi, e i vari Snapchat, Instagram, Musically erano ancora da venire, senza saperlo stavamo assistendo a una svolta irreversibile nel nostro modo di comunicare.

Oggi ci serviamo dei social per rendere pubblici dettagli anche intimi delle nostre vite, per tenerci aggiornati, informarci, fare acquisti, e purtroppo anche per litigare, invidiare vite altrui apparentemente perfette, farci sfruttare dalle aziende e farci ingannare dai politici, fino a casi estremi di bullismo e persecuzioni.

È comprensibile che, insieme alla diffusione dei social, aumenti la preoccupazione per i loro risvolti negativi. Il “benessere digitale” è un’esigenza così sentita che spesso vengono proposte soluzioni drastiche (e irrealistiche) come chiudere tutti i propri account e sottoporsi a una vera propria dieta digitale.

Riccardo Pozzoli, invece, che della comunicazione sui social ha saputo fare una professione di grande successo, propone un approccio molto più fresco e amichevole. Se è vero che tutti noi siamo umani e commettiamo qualche peccato (o più di uno) sui social, possiamo scoprire insieme come disinnescare i comportamenti dannosi per noi e per gli altri.

In 21 giorni, il tempo che basta per acquisire nuove abitudini o trasformare quelle vecchie: non serve più tempo per imparare a incorporare in modo consapevole i social nella nostra vita quotidiana, senza permettere che ce la rovinino ma, anzi, cogliendone i vantaggi. Con un po’ di leggerezza e il giusto senso della misura.

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Comments

  • anna paola maga

    Agosto 17, 2019 at 9:32
    Reply

    penso che leggendo questo libro si possa scoprire qualcosa di nuovo e di sicuro interesse nell'approccio ai social

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