Ti riconosco dalle mani

Titolo: Ti riconosco dalle mani

Autore: Benedetta Ercoli

Editore: Scatole Parlanti

Collana: Voci

Pagine: 241

Prezzo: € 14,00

Uscita: 23 ottobre 2018

Recensione

Al centro di questo primo libro di Benedetta Ercoli c’è un viaggio compiuto dai due protagonisti, Bianca e Gheorghe. Durante le pagine scopriamo meglio entrambi ed anche coloro che ruotano attorno alle loro vite. L’autrice riesce a descriverli e a farceli immaginare con le loro varie caratteristiche. Le descrizioni sia dei personaggi che delle situazioni sono molto palpabili.

La scrittura di Benedetta è assolutamente scorrevole, molto fluida, moderna. Le parole che usa per raccontare le vicende sono fresche, attuali, giovanili e ciò rende il romanzo molto adatto specialmente per un pubblico giovane che si appassionerà, forse maggiormente, rispetto ad un target più anziano e riuscirà anche ad immedesimarsi in alcuni passaggi.

Durante la lettura è interessante il fatto che possiamo prendere posizione rispetto, per esempio, al comportamento di Bianca o di Gheorghe e ciò rende tutto più movimentato e coinvolgente. Entrambi hanno i loro pregi e i loro difetti. A volte, infatti, compiono errori, forse maggiormente la ragazza, nel prendere alcune decisioni.

Da segnalare che, all’interno del romanzo, si trovano anche diversi temi importanti che vengono proposti per far notare, appunto, alcune problematiche anche attuali, per esempio il fatto che il ragazzo sia rumeno.

C’è molto amore tra loro due, ma anche litigi, screzi e discussioni. Si prendono e si lasciano, insomma è una storia abbastanza movimentata e ogni tanto è arricchita con qualche colpo di scena.

Alcuni passaggi sono, a mio avviso, più lenti, altri invece più scorrevoli ed interessanti. La parte finale è veramente molto coinvolgente e ci mette a dura prova per la sua intensità, obbligandoci a ragionare, a riflettere circa ciò che abbiamo letto.

Durante i capitoli di “Ti riconosco dalle mani” ho provato vari tipi di sensazioni e di emozioni. Mi sono arrabbiato, ho sorriso, mi sono messo a riflettere… Insomma Benedetta Ercoli ci propone un romanzo anche ricco e carico di sentimenti e di rapporti umani, non sempre idilliaci e sereni, ma comunque veri e schietti. Man, mano che si procede nella lettura si notano diversi cambiamenti nei personaggi anche se, secondo me, Bianca ha ancora molta strada da fare. Ho provato per lei sia simpatia, che antipatia, infatti è, a mio avviso, un personaggio molto variegato e particolare, a tratti anche leggermente arrogante, ma pure molto debole emotivamente ed interiormente fragile. Gheorghe, invece, a volte mi è sembrato troppo buono e paziente.

Altro punto molto chiaro ed interessante che si affronta nel libro è la voglia di scappare dalla vita di tutti i giorni, di affrontarne una nuova. È forte la voglia di evasione, di fare nuove esperienze e di non essere etichettati, né giudicati ed inoltre di imparare.

“La partenza furtiva con Gheorghe si sta trasformando in un viaggio culturale, un’esperienza sensoriale sotto diversi aspetti…”

Entrambi hanno molte speranze per il futuro, tra cui trovare una nuova e costruttiva armonia tra di loro e con la vita.

“Ti riconosco dalle mani” è una lettura con alcuni spunti interessanti che può sollevare qualche domanda e coinvolgervi in riflessioni. Come ho scritto sopra mi sento di consigliare questo romanzo specialmente ai giovani.

Concludo proponendovi un passaggio del prologo:

“Voleva partire, andarsene via con Gheorghe. Lui era un selvaggio, uno zingaro, uno straniero…ti prendo e di porto via. Sì, le richiamava subito in mente la canzone di Vasco e un romanzo che adorava, ma la prima volta che lesse la scritta sul telefono capì che le ipotesi erano due: o era tutto un gioco, o era realtà. Per capirlo a fondo, non restava che assecondarlo per non lasciarsi divorare dai dubbi…”

Trama

Prendere e partire. Meglio se con un compagno di viaggio verso il quale si nutre un sentimento radicato nel tempo, scolpito ma non urlato, represso inconsciamente a causa dei pregiudizi che pervadono la nostra società.

I chilometri che separano Bianca e Gheorghe ci sono e si fanno sentire, ma le motivazioni a mollare tutto per una folle corsa fuori dalla realtà quotidiana hanno la meglio. In ballo c’è la voglia di costruire un futuro, tentando di mettere da parte le divergenze di entrambi e salvare i bei ricordi.

Bianca si sofferma sui dettagli della storia con “pollo”, palpabile e irraggiungibile, con cui ha condiviso risate e silenzi sullo sfondo di una provincia asfissiante. Una somma di speranze che si nutre dei propri fallimenti, alla ricerca di un equilibrio difficile.

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